Sono i distributori e i consumatori a richiedere sempre più spesso informazioni sul processo produttivo del vino. Per questo anche gli attori che giocano un ruolo di primo piano a monte della filiera, i fornitori di mezzi tecnici, sono sempre più impegnati nello studio di soluzioni per la protezione sostenibile della vite.
Un quadro normativo chiaro pone i confini e traccia le linee guida dello sviluppo dell'agricoltura sostenibile. Formazione obbligatoria e certificata per tutti gli operatori, il controllo delle attrezzature irroranti, la promozione attiva di tutte le pratiche di difesa integrata sono tre dei pilastri della direttiva Uso sostenibile (128/2009) che entrerà nell'ordinamento giuridico italiano grazie al Piano d'Azione Nazionale (Pan) che ogni stato membro dell'Ue redigerà per fissare obiettivi e tempistiche.
Syngenta da tempo si occupa di gestione responsabile ed etica di un agrofarmaco dalla sua scoperta fino al suo utilizzo ed oltre (la product stewardship); un ambito di questa mission è il coinvolgimento dell'azienda nel progetto Tergeo, promosso da Unione Italiana Vini per implementare pratiche di viticoltura sostenibile.
"Il tema sostenibilità - ha sottolineato Giorgio Goria, responsabile commerciale servizi di Unione Italiana Vini, durante un recente incontro organizzato presso il Castello di Brolio (Gaiole in Chianti, Toscana) - abbraccia vari campi: recuperare efficienza in uno o più di questi ambiti è l'obiettivo di Tergeo".
Gli strumenti per costruire questo modello di sostenibilità in viticoltura ed enologia sono i cosiddetti "applicativi". Approvati dal Comitato tecnico scientifico del progetto, di cui alcuni già in fase di applicazione in alcune delle cantine che hanno aderito all'iniziativa e hanno scelto di implementare questa piattaforma presso le proprie strutture.
Nel corso dell'incontro, Giuseppe Frova, portfolio manager Vite di Syngenta, ha approfondito quali sono i quattro progetti dell'azienda per l'agricoltura sostenibile che sposano la filosofia del progetto Tergeo. Si tratta di attività già avviate a partire dal 2010, come ad esempio il percorso formativo certificato da DNV Italia che ha coinvolto solo l'anno scorso più di 2.000 agricoltori: iniziative che rientrano oggi nel pacchetto degli applicativi disponibili anche per gli aderenti a Tergeo.
1) il corso di formazione sull'"Uso sostenibile degli agrofarmaci", il cui prossimo appuntamento è ad Andria (Ba) il prossimo 4 aprile. Gli agricoltori sono coinvolti in una prima fase di aula con al massimo 25 persone ed in una sessione in campo. Su www.agricoltura-responsabile.it sono scaricabili apposite Linee guida.
2) la metodologia "A.T. - Tecniche di applicazione", per adattare il dosaggio dei singoli fitofarmaci alle condizioni vegetative del vigneto. "Perché parliamo di qualità dell'applicazione? Perché occorre ridurre il più possibile gli effetti della deriva nella distribuzione degli agrofarmaci - ha evidenziato Frova - Il 50% dell'efficacia del prodotto viene perso per pratiche scorrette di irrorazione". Il miglioramento delle tecniche di applicazione si raggiunge attraverso vari step:
- il supporto agli agricoltori per la regolazione degli atomizzatori, verificata ad esempio con apposite cartine idrosensibili;
- il controllo della quantità di deposito ottimale dell'agrofarmaco sulla pianta - la tecnologia Tracer, basata su un tracciante fluorescente -,
- l'adattamento dei dosaggi in funzione della massa vegetativa (Tree Row Volume), grazie al metodo Cas (Crop o Canopy Adjusted Spray). Una sperimentazione che ha toccato aziende come la Mortelle di Antinori e la Remole (Marchesi de' Frescobaldi) ottenendo una riduzione del dosaggio pari rispettivamente al 21% ed al 24%.
3) Operation Pollinator: il progetto mira a testimoniare che viticoltura e biodiversità possano coesistere; sono coinvolti 13 Paesi dell'Unione europea, Usa e Svizzera. Syngenta, enti ufficiali e catene della grande distribuzione giocano un ruolo attivo. Consiste nella semina a bordo campo di essenze (ad esempio leguminose) che consentano lo sviluppo di un'ampia fauna di impollinatori (api comuni, api selvatiche, bombi, sirfidi). Nei campi Operation Pollinator, rispetto ad aree di set aside, si è registrato un aumento fino al 15% della presenza di insetti impollinatori. Il Psr della Regione Umbria lo contempla fra le misure finanziabili.
4) il protocollo "Q.S.S. - Qualità Sostenibile Syngenta", relativo alle pratiche in grado di aumentare la sostenibilità della difesa. Fornisce protocolli di difesa del vigneto che garantiscano produzioni di qualità nelle giuste quantità.
Download:
• I progetti Syngenta per l'agricoltura responsabile
• Syngenta per la viticoltura sostenibile
Nell'ambito di Tergeo sono inoltre disponibili ulteriori applicativi:
- l'attività sperimentale in campo "Indicatori per confrontare differenti modalità di gestione della flora spontanea nel sottofila del vigneto" (Monsanto);
- l'indagine/questionario sulla "Caratterizzazione del rischio derivante dall'esposizione di prodotti fitosanitari" (Centro di Ricerca Opera Università Cattolica Piacenza);
- l'attività sperimentale in campo "Gestione sostenibile del terreno in vigneto" (Fondazione Edmund Mach - Istituto agrario di San Michele all'Adige e Cantina Mezzacorona);
- la rete di diagnostica "Pre Lab Unit System" per il materiale vegetale vivaistico e viticolo" (Ipadlab - spin-off Unimi);
- le "Prove trattori e macchine operatrici" (a cura di UIV).
"Tergeo si configura quindi come un sistema di aggregazione e condivisione tra domanda e offerta, capace di risolvere le inefficienze di informazione, formazione, sperimentazione in campo e comunicazione" ha commentato Goria, presentando le 112 cantine attualmente aderenti al progetto (obiettivo 2012: 500), insieme ai partner che dovrebbero diventare 25 entro l'anno.