Il Cso - Centro Servizi ortofrutticoli di Ferrara ha ospitato e organizzato un incontro in collaborazione con Novamont, Cafer e Riff98 e con il patrocinio dell'assessorato provinciale all'Agricoltura rivolto ai tecnici operanti nell'ambito dei progetti di assistenza tecnica provinciale per parlare di materie plastiche biodegradabili in agricoltura.
Il tema è di stretta attualità oggi, considerando il fatto che lo smaltimento delle materie plastiche (quali teli per la copertura delle serre o dei piccoli tunnel o pacciamature o per altri usi come i diffusori di ferormoni per la confusione sessuale in frutticoltura o gli imballaggi) rappresenta un problema importante per le aziende e naturalmente un costo elevato che grava sulle spalle dei produttori.
E' chiaro che risulta sempre più indispensabile favorire e sostenere anche a livello legislativo l'utilizzo di materiali biodegradabili che non vadano a gravare sull'ambiente in termini di produzione di rifiuti.
In particolare oggi in orticoltura l'uso della plastica biodegradabile può portare ad importanti risparmi in termini non solo ambientali.
E' il caso della pacciamatura biodegradabile in Mater-bi, un prodotto che si ottiene dall'amido di mais o di altri cereali, che biodegrada per il 90% in appena 6 mesi tempi e non necessita quindi di asportazione dal campo dopo l'utilizzo e di diffusori di ferormoni per la confusione sessuale oggi molto usati in frutticoltura al fine di limitare la presenza dei parassiti di alcune importanti specie frutticole.
"Oggi – dichiara il direttore del Cso, Luciano Trentini – questi temi sono all'ordine del giorno, considerata anche l'importanza delle coltivazioni orticole in Italia che coprono una superficie di circa 450.000 ettari di cui almeno 100.000 ettari vengono coltivati su terreni totalmente o parzialmente pacciamati".
"Basti pensare – continua Trentini – a colture importanti come le fragole, i meloni, i cocomeri, le zucchine, specie orticole che stanno diventando sempre più importanti nell'alimentazione soprattutto oggi che l'obesità rappresenta il problema del futuro, specialmente per i giovani consumatori”.
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