Lasciato Scansano ci dirigiamo verso Grosseto dove prendiamo l'Aurelia fino a Livorno, e da qui a La Spezia, verso le 5 Terre.

Le prime notizie su questo straordinario territorio risalgono all'XI secolo, quando nacquero Monterosso e Vernazza sotto l'egemonia militare e politica di Genova, e poi Corniglia, Manarola e Riomaggiore. L'economia era basata sulla pesca e sull'agricoltura, un'agricoltura di frontiera, in perenne lotta con l'ambiente difficile delle montagne a picco sul mare completamente terrazzate, con i muretti a secco costruiti per coltivare orti e per allevare viti. Viti allevate a pergola bassa, per proteggere il terreno dall'arsura del sole e conservare la poca acqua disponibile e per tenere puliti dalle infestanti i terreni sottostanti. Tutto questo comportava e comporta una fatica ed una passione sconfinata, che le moderne tecniche hanno alleviato ma non eliminato.

Cinque Terre - Trattamenti sui vignetiA Groppo di Riomaggiore andiamo a visitare la Cantina della Cooperativa Agricoltura delle 5 Terre dove entriamo a contatto con una realtà di integrazione tra ambiente, viti e vino che non avevamo ancora incontrato.

Il rischio maggiore è che la difficoltà di coltivazione di queste aree, con grandi fatiche e continui e pesanti lavori di manutenzione dei muretti, porti ad un progressivo abbandono della presenza dell'uomo, con colonizzazione della vegetazione spontanea, che trova nel pino marittimo una delle sue principali infestanti. Purtroppo questa progressiva sostituzione è ben visibile.

Per contrastare l'abbandono dei terreni la Cantina opera in attivo supporto ai viticoltori, sia attraverso la costruzione di sistemi di conduzione dell'acqua sia attraverso la costruzione e la manutenzione di trenini a monorotaia che percorrono le ripide pendici dei monti aiutando gli agricoltori nello svolgimento delle più pesanti operazioni colturali e, soprattutto, nelle operazioni di vendemmia.

 

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Panorama delle Cinque Terre: sono ben visibili i terrazzamenti

Terrazze - vigneti - 5 terre

Tutto questo garantendo una remunerazione del raccolto che compensa gli enormi sforzi necessari per produrlo. L'uva viene pagata oltre i 2€ al chilo, mentre quella passita per la produzione dello Sciacchetrà sfiora i 3€ al chilo. La Cantina opera in stretto contatto con il Parco Nazionale delle Cinque Terre che, tra l'altro, ospita anche una straordinaria raccolta di 1.200 viti selvatiche italiane, 1.000 vitigni provenienti dai paesi del Mediterraneo oltre ad altri vitigni di provenienza incerta. Tutto questo a garanzia della conservazione della biodiversità vitivinicola nazionale e a supporto della divulgazione e della didattica indispensabile sostegno della conoscenza della varietà vinicola italiana.

La cantina propone tre cru della D.O.C. 5 Terre - Costa de Sera di Riomaggiore, Costa de Campu di Manarola, Costa da' Posa di Volastra - eccellente espressione dell'ambiente da cui nascono, e delle loro relative differenze. Ma il vero protagonista di questo incontro è lo Sciacchetrà, ottenuto dalle stesse uve presenti in zona, lasciate appassire a lungo sui graticci all'ombra, al riparo dei raggi solari, ma insaporite e protette dai venti di mare provenienti dalle gole che circondano la cantina. Le uve che compongono questi vini sono Bosco Vermentino e Albarolo che vengono vinificate separatamente e quindi miscelate secondo i disciplinari della DOC.

 

I Viaggi del Fantic

I Viaggi del FanticAbbiamo intrapreso un tour "virtuale", una serie di incontri con alcune interessanti realtà della produzione vitivinicola italiana, presentati da Isagro Italia.
Lo scopo è quello di seguire le linee di sviluppo della viticoltura nazionale legata alla produzione di vini di qualità, ed alla loro commercializzazione. Il percorso toccherà numerose aree viticole italiane, dalle pendici delle Alpi fino a Pantelleria. Nelle puntate precedenti, disponibili nell'archivio de 'I Viaggi del Fantic', il tour è iniziato in Sicilia, per risalire fino alla valle del Caffaro, ai confini tra la provincia di Brescia e di Trento.

Toccheremo aziende di dimensioni e caratteristiche molto diverse con l'intento di vedere in quali modi un settore d'avanguardia come quello della nostra produzione vinicola si stia adeguando alle modifiche del mercato e come la competitività internazionale stia plasmando la nostra maglia aziendale.

Fantic è un marchio registrato da Isagro Italia.

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