L'Italia sta per raggiungere la fase più acuta di questa ondata rovente portata dall'anticiclone africano il quale, nei prossimi giorni, continuerà a garantire piena stabilità ed un'ulteriore ascesa dei valori termici, difatti le massime sfioreranno o addirittura supereranno i 40 gradi su molte aree di pianure e zone vallive.

 

Per un primo cambio sul fronte meteo-climatico occorrerà attendere il prossimo fine settimana, quando assisteremo ad un parziale incremento dell'instabilità su alcune regioni; novità significative potrebbero però arrivare solo nel corso dell'ultima decade del mese, quando l'alta pressione delle Azzorre ritornerà nel Mediterraneo.

 

Analisi e previsione

La nostra penisola si trova nella morsa dell'anticiclone nordafricano il quale non mostrerà particolari cenni di affanno almeno fino al prossimo weekend con caldo ovunque intenso da Nord a Sud, addirittura esaltato da un ulteriore incremento dell'umidità che renderà le giornate insopportabili. Il clou dell'ondata di caldo è difatti prevista in questa seconda parte della settimana, con effetti anche su parte del weekend, quando i valori massimi guadagneranno qualche grado e l'afa diventerà opprimente specie lungo le coste e sulle metropoli.

 

Le condizioni più difficili sono quindi attese in Val Padana e sui litorali della penisola, mentre sulle aree interne avremo un contesto invece torrido. Un quadro meteorologico prettamente stabile con al più qualche isolato temporale ad evoluzione diurna sui rilievi alpini, localizzati principalmente sui settori dolomitici, questo grazie ad un lieve cedimento dei valori barici. Nella giornata di venerdì 19 luglio avremo quindi una fenomenologia più diffusa sulle regioni del Nord, garantita da blande infiltrazioni più fresche in quota le quali contribuiranno alla formazione di eventi meteo a sfondo temporalesco sulle Alpi, in occasionale estensione alle aree limitrofe della Val Padana, in particolare su Emilia, Veneto e Friuli.

 

Quanto farà caldo?

L'ultima elaborazione dai centri di previsione conferma l'incremento termico, e quindi il caldo intenso, almeno fino al weekend. Diverse aree metropolitane potrebbero difatti registrare massime di rilievo, con punte di 42-43°C su alcune zone della Sardegna e Sicilia, 40°C sulla Puglia settentrionale e 38-39°C tra Firenze e Ferrara.

Anche a Roma si sfioreranno i 40°C ove potenzialmente si potrebbe superare il record assoluto registrato un anno fa nello stesso periodo, mentre al Nord il caldo verrà calmierato dai temporali pomeridiani, a Milano per esempio sono attesi valori massimi attorno ai 33°C, ma qui sarà l'afa che ci creerà qualche problema.

Non solo in pianura e sulle coste, l'arroventata si farà sentire anche sui monti, infatti alla quota media di 1.500 metri sono attesi valori fino a 25-26°C, che si registreranno in Sardegna nella fase di picco massimo.

 

Si cambia nel weekend, break con temporali

Qualche novità è prevista nel corso del fine settimana quando un cambio della circolazione atmosferica in sede europea porterà un parziale sollievo anche su parte delle nostre regioni. Ma andiamo con ordine, perché nella giornata di sabato 20 luglio la situazione non subirà particolari variazioni, con l'alta pressione ancora ben salda al territorio, favorendo condizioni stabili e molto calde da Nord a Sud. I classici temporali ad evoluzione diurna andranno ad interessare sempre i rilievi alpini, soprattutto quelli altoatesini.

 

Attenzione invece per domenica 21 luglio quando i valori barici subiranno una flessione ad iniziare dalle regioni settentrionali, con temporali in formazione sui rilievi ed in estensione anche a molti tratti della Val Padana, in particolare sul comparto orientale: verranno colpite soprattutto Emilia Romagna, Veneto e Friuli. I forti contrasti termici con l'aria caldo-umida nei bassi strati e quella più fresca in discesa dal Nord Europa favoriranno lo sviluppo di temporali intensi e violenti, accompagnati da colpi di vento, nubifragi e grandinate. Non è escluso che alcuni fenomeni potranno raggiungere anche parte delle regioni adriatiche centrali, specie le Marche.

 

Per quanto riguarda invece l'aspetto termico, solo nel corso della giornata domenicale la colonnina di mercurio lascerà per strada qualche grado, soprattutto al Nord e successivamente anche al Centro.

 

La nuova settimana

Per un cambiamento occorrerà purtroppo attendere ancora, perché il caldo intenso continuerà la propria azione sull'Italia per almeno 7-10 giorni, anche se non ovunque allo stesso modo. Difatti le correnti più fresche ed instabili interesseranno le regioni settentrionali allentando la morsa dell'anticiclone, pur senza pregiudicare il dominio dello stesso.

Nei primi giorni della nuova settimana le temperature si manterranno quindi costantemente sopra media, riprendendo in alcuni casi i gradi persi nel corso del weekend, con una parziale accentuazione del caldo soprattutto al Nord.

 

Stop al caldo africano a fine luglio

Un possibile cambio di scenario potrebbe interessare il Paese nel corso della terza decade del mese. Fino a quel momento, quindi probabilmente verso il 23-24 luglio, il sole dominerà sulla penisola pur con qualche fenomeno ad evoluzione diurna non escluso sulle Alpi, le uniche aree ove ci sarà qualche pausa in queste assolate giornate estive. Le prime avvisaglie di un graduale cambiamento arriveranno intorno al 25 luglio, quando si aprirebbe la strada per le più fresche correnti oceaniche.

 

In questo frangente potremmo assistere ad un vero break con refrigerio generalizzato e significativo, spingendo a latitudini più basse l'anticiclone africano e la bolla d'aria rovente che ne consegue. I termometri vireranno verso il basso dapprima al Nord, poi anche al Centro Sud dopo aver sfiorato i 40 gradi e oltre per diversi giorni.

 

Niente paura per i vacanzieri, perché si tratterà solo di una breve pausa più fresca, ove non mancherà comunque il sole, ma in un contesto termico più piacevole. Nel lungo termine alcuni modelli previsionali intravedono inoltre la possibilità di una rimonta del più mite anticiclone delle Azzorre dopo l'irruzione più fresca, il quale garantirebbe una fase estiva piacevole per fine luglio.

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