1,3-dicloropropene è un fumigante introdotto sul mercato da Dow Chemical (ora Dow AgroSciences) nel 1966 negli Stati Uniti e negli anni '80 in Italia. Il principio attivo è autorizzato nei principali stati del Sud Europa per la fumigazione dei terreni principalmente contro i nematodi, ma efficace anche contro insetti e funghi terricoli, oltre ad avere una certa efficacia nei confronti dei semi delle erbe infestanti. Dow AgroSciences e Basf AG hanno presentato un dossier congiunto allo stato relatore Spagna, che ha preparato la monografia che ha costituito la base della discussione con gli altri stati membri e con l'EFSA, che nella sua relazione conclusiva ha evidenziato le criticità che hanno portato alla revoca della sostanza attiva, tra le quali figurano la carenza di informazioni tossicologiche ed ambientali delle impurezze clorurate che si formano in notevoli quantità in seguito all'applicazione del prodotto. Anche la presentazione di un indagine di monitoraggio condotta a livello comunitario non ha dimostrato la conformità della sostanza ai parametri comunitari di sicurezza e la conseguente revoca dei formulati nei rispettivi paesi dovrà essere attuata entro il 20 marzo 2008, con i consueti dodici mesi quale periodo massimo di smaltimento scorte. Poiché la revoca di questo prodotto potrebbe in un qualche modo innalzare le richieste di utilizzo del bromuro di metile, sostanza dannosa per lo strato di ozono, quale male minore potrebbe essere consentito una proroga nello smaltimento delle scorte del'1,3 dicloropropene di altri 18 mesi, per facilitare la sostituzione di entrambi i prodotti nella lotta ai nematodi.
Metomil è un insetticida carbammato introdotto sul mercato americano da Du Pont nel 1968 e commercializzato in Italia a partire dagli anni '80. L'insetticida è impiegato su colture frutticole, orticole, ornamentali e industriali contro lepidotteri, coleotteri e rincoti. I notificanti Du Pont (principale) e Mahkteshim hanno presentato separatamente due dossier allo stato relatore UK, di cui solo il primo è risultato completo. Il rapporto dello stato relatore, dell'Efsa e la discussione con gli altri stati membri hanno evidenziato criticità insormontabili quali un rischio eccessivo per gli operatori, i lavoratori e gli astanti, oltre ad un impatto risultato inaccettabile su uccelli, mammiferi, organismi acquatici, api e altri artropodi non bersaglio. La conseguente non iscrizione nell'allegato 1 della direttiva 91/414 comporterà la revoca entro il 19 marzo 2008 dei relativi formulati, con dodici mesi di smaltimento scorte.
Trifluralin è un erbicida di pre-emergenza utilizzato nei cereali e nelle colture orticole, industriali, ornamentali e negli incolti, introdotto negli USA da Dow Chemical (ora Dow AgroSciences) nel 1963 e in Italia a partire dagli anni '70. I notificanti Mahkteshim Agan, Dow AgroSciences e l'italiana I.Pi.Ci (queste ultime rappresentate dalla Joint Venture Dintec) hanno formato una task force per la presentazione di un dossier congiunto allo stato relatore Grecia. La valutazione dei dati disponibili ha evidenziato problemi di natura ecotossicologica e ambientale, specialmente l'alta tossicità per i pesci e l'elevata persistenza nel terreno, unita ad una notevole capacità di bioaccumulo e alla capacità di contaminazione di luoghi distanti da quelli di utilizzo. L'inevitabile non iscrizione della sostanza attiva nell'allegato 1 comporterà, come nel caso del metomil, la revoca dei formulati entro il 20 marzo 2008 con dodici mesi di smaltimento scorte.
Benfuracarb, carbammato geodisinfestante della società Otsuka, è stato introdotto in Europa negli anni '80 in formulazione granulare per applicazioni al terreno su varie colture orticole, ornamentali e industriali e liquida per trattamenti alla parte aerea. Il benfuracarb ha come metabolita attivo il carbofuran, anch'esso sostanza attiva ad attività fitosanitaria, revocata qualche mese prima. Nonostante molte delle problematiche dei due principi attivi fossero comuni, i notificanti (FMC per il carbofuran, Otsuka per il benfuracarb) hanno presentato dossier separati, entrambi rivelatisi inadatti a salvare le rispettive molecole. In particolare il Benfuracarb è “caduto” per aspetti legati al metabolita Carbofuran, di cui non è riuscita a dimostrare la sicurezza nei confronti dei consumatori delle derrate provenienti dalle colture trattate, delle acque sotterranee, degli uccelli, dei mammiferi, degli organismi acquatici e della fauna tellurica. Probabilmente se i notificanti avessero raggiunto un accordo nel presentare allo stato relatore Belgio un dossier congiunto, la sorte delle molecole sarebbe stata diversa. La tempistica di revoca del Benfuracarb è la medesima del metomil (20 marzo revoca dei formulati e dodici mesi di smaltimento scorte).
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