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Peste suina e dintorni

Tra le numerose normative emanate nel mese di giugno merita di essere messo in evidenza il Decreto Legge numero 75 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 giugno.

Quasi ad imitare il fantasmagorico contenuto della "milleproroghe" che abitualmente si incontra a fine anno, questo decreto legge spazia su molti argomenti anche fra loro assai distanti, occupandosi di sport, di lavoro, dell'organizzazione del Giubileo della chiesa cattolica per l'anno 2025 e infine della peste suina africana.

Nei 44 articoli che compongono questo Decreto Legge, è il numero 29 che si occupa delle misure di contrasto alla peste suina africana, che sta continuando a colpire in numerose regioni i cinghiali selvatici, rappresentando un pericolo per l'eventuale trasmissione del contagio agli allevamenti di suini.

Nei vari paragrafi di questo articolo si definiscono i compiti del Commissario Straordinario, al quale spetta anche la facoltà di intervenire in caso di inerzia o mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle autorità regionali.

 

Merita un cenno anche l'articolo 30, che prevede un potenziamento dei sistemi di controllo sulla corretta applicazione della Politica Agricola Comunitaria (Pac), affidando ad Agecontrol le attività di controllo e contrasto alle frodi agroalimentari.

 

Nelle pieghe del bilancio dello Stato sono poi stati trovati 5 milioni di euro da mettere a disposizione per le attività di Leo, acronimo di Livestock Environment Opendata, organizzazione che a dispetto del nome è del tutto italiana ed ha fra i suoi principali punti di riferimento l'Associazione Italiana Allevatori (Aia) e Coldiretti.

I dettagli si possono leggere all'articolo 31 del Decreto Legge.


Un piano di emergenza per i mangimi

Tornando alle normative emanate nel mese di giugno, sulla Gazzetta Ufficiale numero 131 del 7 giugno troviamo pubblicata l'intesa raggiunta dalla presidenza del Consiglio dei Ministri nell'ambito della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni in merito all'adozione del piano di emergenza nazionale per gli alimenti e mangimi.

L'obiettivo è quello di garantire misure rapide per reagire a eventi che non possano essere affrontati con le consuete misure di gestione nel settore alimentare e dei mangimi.

Il piano va aggiornato ogni cinque anni e comunque ogni qualvolta si renda necessario.


Rimborsi al settore avicolo

Ci sono 40 milioni di euro messi a disposizione delle aziende del settore avicolo che nel periodo fra il 23 ottobre del 2021 il 31 maggio dell'anno seguente si sono trovate costrette a fare i conti con i danni derivanti dall'influenza aviaria.

Lo stabilisce il decreto del ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 132 dell'8 giugno.

Come specificato nell'articolo due, possono accedere a queste provvidenze sia le grandi imprese del settore avicolo sia gli allevamenti purché in grado di dimostrare di aver subito danni in conseguenza dei provvedimenti di carattere sanitario adottati.


Lotta alla siccità

Parrebbe fuori luogo parlare di scarsità idrica dopo le emergenze avvenute in Emilia Romagna.

Eppure non va dimenticato che nel periodo precedente si era assistito al problema opposto in conseguenza dell'assenza di piogge.

Così sulla Gazzetta Ufficiale numero 136 del 13 giugno è pubblicata la conversione in legge del decreto recante disposizioni urgenti per il contrasto alla scarsità idrica e per il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche.

 

Influenza aviaria

Il tema dell'influenza aviaria torna in primo piano con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale numero 151 del 30 giugno del decreto del ministero della Salute sulle modalità applicative delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli. 
Come precisato all'articolo cinque, punto centrale delle azioni di verifica e controllo sarà costituito dal sistema informativo ClassyFarm, il cui ruolo in ambito zootecnico e veterinario diviene sempre più importante.


… e quella Europea

Nuovi limiti per i residui

Passando alle normative emanate a livello comunitario, iniziamo dalla Gazzetta Europea del 2 giugno dove è pubblicato il Regolamento 2023/1068 della Commissione, che modifica i livelli massimi di residui (Lmr) di cyantraniliprole.

Come spiegato da Fitogest, si tratta di un insetticida che svolge la sua azione attivando i recettori rianodinici che si trovano nelle fibre muscolari dei fitofagi.

In particolare per le lattughe a foglie aperte l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha proposto di fissare questi limiti a 15 mg/kg.


Restando in tema di Lmr, sempre sulla Gazzetta Europea del 2 giugno è pubblicato un altro Regolamento (2023/1069) con il quale sono modificati i parametri relativi ai seguenti principi attivi: bixafen, ciprodinil, fenexamide, fenpicoxamid, fenpirossimato, flutianil, isoxaflutole, mandipropamide, metossifenozide e spinetoram.


Scadenza rinviata

Ancora in tema di agrofarmaci, va ricordato che la data di scadenza dell'approvazione del Bacillus thuringiensis subsp. israelensis Serotype H14, ceppo AM65-52 è stata posticipata al 31 marzo del 2026.

È quanto stabilito dal Regolamento 02023/1085 pubblicato sulla Gazzetta Europea del 5 giugno.

Si ricorda che questo principio attivo ha azione insetticida e acaricida e può svolgere azione di controllo degli artropodi.

 

Ancora sulla Gazzetta Europea del 5 giugno è stabilito il posticipo al 31 marzo del 2026 della scadenza della deltametrina.

Si tratta di un insetticida piretroide che agisce sugli insetti per contatto ed ingestione.

 

Sulla Gazzetta Europea del 6 giugno trova pubblicazione la decisione di esecuzione 2023/1097 che non approva l'impiego della cianammide come principio attivo nei biocidi per l'igiene veterinaria e per gli insetticidi e acaricidi.


"Alieni" pericolosi

C'è preoccupazione per la presenza di Spodoptera frugiperda (Smith), un lepidottero dannoso per diverse specie di piante erbacee coltivate e selvatiche.

Per arginarne la diffusione già nel 2018 la Commissione europea era intervenuta con un suo Regolamento che istituiva talune misure di emergenza.

Ora il Regolamento 2023/1134, pubblicato sulla Gazzetta Europea del 9 giugno intensifica le azioni tese a contrastare l'ingresso e la diffusione di questo lepidottero.

In particolare si stabiliscono i criteri per individuarne la presenza e le azioni da intraprendere in caso di emergenza.


Controlli per il bio

Interessa i prodotti biologici il Regolamento 2023/1175 pubblicato sulla Gazzetta Europea del 21 giugno.

Vi è stabilito che gli Stati membri utilizzino il sistema informativo Ofis per divulgare i risultati delle indagini ufficiali delle eventuali misure adottate per evitare la presenza di prodotti e sostanze non autorizzate nella produzione biologica.


Aiuti al vitivinicolo

Interviene sulle situazioni di crisi del settore vitivinicolo il Regolamento della Commissione pubblicato sulla Gazzetta europea del 26 giugno.

Si precisano all'articolo 2 le condizioni per accedere alla distillazione temporanea, come in presenza di un aumento considerevole delle scorte o in presenza di una caduta dei prezzi medi di mercato.

L'articolo 3 precisa la definizione di “vendemmia verde”, mentre l'articolo 4 si occupa fra l'altro delle misure di promozione.

 

Sempre per il settore vitivinicolo, interviene un ulteriore Regolamento con il quale si consente una modifica ai programmi nazionali di sostegno, ma non oltre il 15 ottobre di quest'anno.

I dettagli si possono leggere sulla Gazzetta Europea del 29 giugno.