Non è semplicemente piantando milioni di alberi che salveremo il mondo. Fondamentale, come sempre, resta la consapevolezza delle nostre azioni e la perseveranza.

 

Famosi studiosi a livello mondiale hanno affermato che piantare miliardi di alberi sia il modo più efficace per risolvere il problema che dovrebbe maggiormente assillarci: la sopravvivenza della specie umana, la nostra sopravvivenza unitamente a quella dei nostri cari. Siamo infatti probabilmente giunti alla resa dei conti.

 

Deforestazione, incendi, eventi estremi, cataclismi e guerre, cementificazione e menefreghismo. Malgrado ciò, sembra che le cose che maggiormente ci preoccupino siano la notorietà, la ricchezza, la nazionale di calcio, la felicità.

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Come colui che taglia il ramo su cui è seduto, l'uomo spesso ugualmente agisce in modo scellerato. Sicuramente discutibile, forse deleteria, la sua presenza sulla Terra. Egli ha operato dimenticandosi, come spesso accade, dei "fondamentali": bere, respirare, mangiare e conseguentemente espellere scorie. Vivere, insomma, per poter esistere e potermi esprimere. Azioni fondamentali, tra l'altro, per poter sperare di essere famoso, ricco e felice.

 

Ancora una volta il nostro amico albero, e le piante in genere, tornano pienamente a farla da protagonista con le loro caratteristiche e le loro funzioni, ormai ampiamente ben note.
In questa corsa a chi pianta più alberi, vengono forse però dimenticati alcuni aspetti ugualmente necessari.

 

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Messa a dimora di un albero

(Fonte: Alfonso Paltrinieri - Associazione Pubblici Giardini)


Il primo aspetto da evidenziare è che non basta piantare alberi: è indispensabile saperli piantare e poi anche mantenerli.


Per fare ciò, i luoghi di impianto devono essere idonei, le tecniche di impianto adeguate, gli alberi devono essere di buona qualità e adatti al luogo di impianto, selezionati secondo un criterio di rusticità e attuando la poli specificità nell'impianto (non piantiamo una sola specie perché diversità non solo è ricchezza ma garanzia di limitazione della eventuale diffusione di patologie…).

Non basta fare una bella casa: bisogna mantenerla funzionale.
Non basta fare figli: bisogna accudirli.

 

Se fondamentale è la produzione di ossigeno, capacità ampiamente riconosciuta al mondo vegetale, ricordiamoci come anche l'enorme massa d'acqua dei mari e degli oceani sia anch'essa grande produttrice di ossigeno, e del bene che l'acqua in generale rappresenta.
Acqua, elemento fondamentale del sistema di connessioni tra quegli elementi come sono essenziali alla vita.

 

piccolo-orto-itinerante-fonte-alfonso-paltrinieri-associazione-pubblici-giardini.jpegPiccolo orto itinerante

(Fonte: Alfonso Paltrinieri - Associazione Pubblici Giardini)

 

Si parla poi sempre più di quanto sia importante alimentarci con cibi sani, prodotti e coltivati nel rispetto della vita nelle sue più ampie sfaccettature, confidando che sia ancora possibile.
Per questo dovremmo avere la capacità e possibilità di coltivare e produrre anche solo parzialmente il nostro cibo, curare un orto, come ugualmente piantare e curare i nostri alberi.

Ci è chiesto pertanto di attivare un approccio olistico verso ciò che ci circonda. Nelle nostre azioni, nel nostro vivere quotidiano avere attenzione e capacità di osservazione, unitamente ad uno spirito operativo e creativo.

E tutto questo malgrado le brutture e le violenze continuino a farla da padrone. 
Noi, piccoli uomini, non dobbiamo smettere di sperare e di operare per il bene attraverso azioni semplici, azioni che però devono essere complete nel suo manifestarsi. Dopo questa doverosa digressione, torniamo ai nostri beniamini.

 

Il secondo aspetto che dobbiamo considerare è che il luogo di impianto deve essere adeguato.
Il luogo di impianto dovrebbe possedere terreno fertile, ricco in sostanza organica, preparato con cura all'operazione di posa, adeguato per dimensione e permettere lo sviluppo armonico dell'apparato radicale, capace perciò di far sviluppare e svolgere pienamente quelle azioni che l'albero attua per poter essere vigoroso e robusto, sano e saldo.

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La fertilità del suolo e l'incremento della sostanza organica sono e saranno fondamentali nell'immediato futuro per la gestione dell'acqua perché un terreno fertile e ricco di humus ha capacità elevate di trattenimento dell'acqua meteorica.


Di nuovo rammentiamo come la parte più importante dell'albero sia quella preclusa alla nostra vista, e di come l'apparato radicale necessiti non solo di acqua e nutrienti, ma anche di aria attraverso scambi gassosi con il terreno e con l'esterno.

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Queste cose devono essere ben chiare perché, al di là di ciò che è, o che sarà, della nostra professione e della nostra vita, dobbiamo/dovremo imparare a piantare e custodire le piante e gli alberi con criterio e in modo giudizioso.
E dovremo altresì imparare a realizzare e gestire un orto. 
E certamente con la coltura verrà la cultura, con la cultura la bellezza, con la bellezza il ringraziamento e una speranza di vita.

 

A cura di Alfonso Paltrinieri, Associazione Pubblici Giardini, Delegazione Emilia Romagna


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