La Gazzetta italiana…
Ortive che vanno e vengonoL'attività legislativa del mese di aprile inizia con la definizione del nuovo assetto del Registro nazionale delle specie ortive, con rinnovi, cancellazioni o proroghe.
Il dettaglio è pubblicato sulla Gazzetta ufficiale numero 89 del 14 aprile, dove sono elencate le 121 ortive che hanno ottenuto il rinnovo sino al dicembre del 2030.
Curioso notare che il pomodoro è l'ortiva con il maggior numero di varietà che hanno ottenuto il rinnovo.
Sono solo 15 invece le ortive cancellate dal registro per la mancata presentazione della domanda di rinnovo. Vi figurano asparagi, fagioli, fave, melanzane e peperoni.
Ancora sulla Gazzetta ufficiale numero 89 trova posto l'iscrizione di una nuova varietà di melone, l'Alvi 39.
Un nuovo disciplinare per il Radicchio rosso di Treviso
SI occupa di ortive anche la Gazzetta ufficiale numero 90 del 15 aprile, in questo caso per la modifica del disciplinare di produzione della denominazione "Radicchio rosso di Treviso".
Come specificato all'articolo 3, hanno titolo di venir qualificate con il marchio Igp le produzioni di radicchio rosso esclusivamente e totalmente realizzate entro i territori delle provincie di Treviso, Padova e Venezia e solo nelle zone che lo stesso articolo 3 precisa.
Come confermato all'articolo 7, l'organismo di controllo preposto alla verifica del disciplinare di produzione è Csqa Certificazioni.
La parcella la controlla il satellite
Assume particolare importanza quanto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale numero 94 del 20 aprile, che ospita il Decreto primo marzo 2021, inerente l'identificazione delle parcelle agricole secondo gli schemi previsti dal Sistema informativo agricolo nazionale (Sian)
Come precisa l'articolo 2, il Sistema di identificazione delle parcelle agricole (Sipa) è un registro di tutte le superfici agricole, unico per l'intero territorio nazionale, realizzato e aggiornato in conformità alle norme dell'Unione europea e nazionali.
Grazie a fotografie aree e satellitari sarà possibile determinare l'uso del suolo e le superfici massime ammissibili ai regimi di aiuto dell'Unione europea.
All'articolo 4 si prevede che tutte le aziende agricole siano tenute a dichiarare consistenza aziendale e piano colturale annuale.
Queste informazioni verranno poi confrontate con le risultanze del Sipa per i controlli amministrativi.
L'agroalimentare nella legge Delega
Si chiama legge di delegazione europea e il suo compito è quello di recepire le direttive europee e di attuare gli altri atti dell'unione.
Questa volta il compito è stato affidato alla legge del 22 aprile, la numero 53 del 2021.
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale numero 97 del 23 aprile, contiene molte indicazioni che riguardano il mondo dell'agroalimentare.
In particolare all'articolo sette si dettano i principi e criteri per l'attuazione della direttiva in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti fra imprese della filiera agricola e alimentare.
Diviene così operativa la direttiva europea che pone vincoli alle vendite sottocosto a scapito dei produttori e impone il rispetto dei tempi per il pagamento delle fatture.
Non meno importante è l'articolo 14 con il quale si prevede l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni europee relative alle malattie trasmissibili degli animali.
Fra i vari punti elencati figura la predisposizione di un piano di emergenza nazionale in caso di focolai di numerose malattie infettive.
C'è "Più impresa"
Pur non essendo pubblicata sulla Gazzetta, chiudiamo questa carrellata sulle normative nazionali ricordando che dal 30 aprile è aperto il nuovo portale "Più Impresa", predisposto da Ismea, dedicato all'imprenditoria giovanile.
Con questo intervento si codifica l'estensione sull'intero territorio nazionale del contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile.
La misura è dedicata ai giovani che intendano subentrare nella conduzione di un'azienda agricola o che siano già attivi da almeno due anni e intendano migliorare la competitività della loro azienda.
…e la Gazzetta europea
Agrofarmaci vecchi e nuoviApriamo l'aggiornamento delle normative europee di interesse per il settore agricolo con il lungo elenco di sostanze per le quali Bruxelles ha stabilito la proroga dei periodi di approvazione.
Eccone di seguito i nomi: abamectina, Bacillus subtilis (Cohn 1872) ceppo QST 713, Bacillus thuringiensis sottospecie aizawai ceppi ABTS-1857 e GC-91, Bacillus thuringiensis sottospecie israeliensis (sierotipo H-14) ceppo AM65-52, Bacillus thuringiensis sottospecie kurstaki ceppi ABTS351, PB 54, SA 11, SA 12 e EG 2348, Beauveria bassiana ceppi ATCC 74040 e GHA, clodinafop, clopiralid, Cydia pomonella Granulovirus (CpGV), ciprodinil, diclorprop-P, fenpirossimato, fosetil, mepanipyrim, Metarhizium anisopliae (var. anisopliae) ceppo Bipesco 5/F52, metconazolo, metrafenone, pirimicarb, Pseudomonas chlororaphis ceppo MA342, pirimetanil, Pythium oligandrum ceppo M1, rimsulfuron, spinosad, Streptomyces K61 (precedentemente s. griseoviridis), Trichoderma asperellum (precedentemente T. harzianum) ceppi ICC012, T25 e TV1, Trichoderma atroviride (precedentemente T. harzianum) ceppo T11, Trichoderma gamsii (precedentemente T. viride) ceppo ICC080, Trichoderma harzianum ceppi T-22 e ITEM 908, triclopir, trinexapac, triticonazolo e ziram.
I dettagli si possono leggere sulla Gazzetta europea del 7 aprile.
Il farmaco veterinario sotto controllo
Interessa da vicino il mondo degli allevamenti e quello della salute animale il regolamento pubblicato sulla Gazzetta europea del 9 aprile.
Il suo compito è quello di precisare i requisiti per la raccolta dei dati sulle vendite e sull'impiego dei medicinali antimicrobici.
La finalità è quella di accelerare la lotta all'antibiotico-resistenza e per ottenere questo risultato si obbligano gli Stati membri a raccogliere i dati relativi ai farmaci veterinari.
All'articolo sei si precisa fra l'altro che questi dati devono essere precisi completi e coerenti.
Saranno interessate tutte le categorie di animali destinati alla produzione di alimenti, ai quali si aggiungono anche gli animali da affezione, come cani e gatti.
La prima relazione sul volume delle vendite di medicinali veterinari è attesa per il 31 marzo del 2025.
Attenti al residuo
Peperoni melagrane, miele, carote son alcuni dei prodotti interessati dalla applicazione del Regolamento 590/2021 pubblicato sulla Gazzetta europea del 13 aprile.
Con questo atto normativo vengono infatti modificati alcuni allegati di precedenti regolamenti relativi ai livelli massimi di residui dei seguenti principi attivi: aclonifen, boscalid, latte vaccino, etofenprox, pirofosfato ferrico, l-cisteina, lambda-cialotrina, idrazide maleica, mefentrif luconazolo, 5-nitroguaiacolato di sodio, o-nitrofenolato di sodio, p-nitrofenolato di sodio e triclopir.
In modo analogo la Gazzetta europea del 15 aprile, precisa i livelli massimi dei residui di: diclofop, fluopyram, ipconazole e terbutilazina.
Sula Gazzetta europea del 20 aprile si possono infine leggere I livelli massimi di residui dei seguenti principi attivi: fluxapyroxad, imexazol, metamitron, penflufen e spirotetrammato.
OP ortofrutticole
Il Regolamento 652/2021 pubblicato sulla Gazzetta europea del 21 aprile, apporta numerose modifiche ai programmi operativi delle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli.
In particolare si interviene sulle azioni di sostegno per i ritiri dal mercato e sulle misure nazionali per l'assicurazione del raccolto, precisando che queste non possono superare l'80% del costo dei premi assicurativi versati dai produttori a copertura delle perdite.
Accordo "mondiale" per l'olio di oliva
Risale al 2015 la risoluzione delle Nazioni Unite per un accordo sull'olio di oliva e le olive da tavola.
Fra i suoi obiettivi quello di normalizzare le legislazioni nazionali e internazionali relative alle caratteristiche fisico-chimiche e organolettiche degli oli d'oliva al fine di evitare ostacoli agli scambi.
Fra le sue finalità anche quella di promuovere la cooperazione tecnica, la ricerca e lo sviluppo nel settore oleicolo.
Nel 2019 l'accordo è stato al centro di una risoluzione legislativa del Parlamento europeo e oggi, a distanza di sei anni, arriva alla conclusione.
Così sulla Gazzetta europea del 30 aprile si legge una scarna comunicazione dove il Parlamento europeo dà la sua approvazione all'accordo e incarica il suo presidente, dunque David Sassoli, di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione, nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.