Appuntamento a Torino il prossimo 12 maggio: alla Biblioteca civica Villa Amoretti, ore 15.30, in occasione del Salone Off si terrà l'incontro 'Tecnologia Hyst: dagli scarti, cibo ed energia per tutti' durante il quale sarà presentato il libro Scienza per amore: la realtà non va difesa ma raccontata.
Tema della giornata sarà lo 'scarto'. Lo scarto è il "rifiuto della società, colui che viene emarginato; è l'edificio industriale abbandonato; è il testo letterario o musicale censurato. Ma è anche il rifiuto che viene riciclato". Proprio in merito ad un'innovativa utilizzazione degli scarti, nell'ambito della manifestazione trova spazio la tecnologia Hyst.
Hyst, una tecnologia innovativa
Pierpaolo Dell'Omo dell'Università di Roma La Sapienza - Diaee, e Francesca Luciani dell'Istituto Superiore di Sanità - Crivib, illustreranno il funzionamento della Hyst e le sue possibili applicazioni nel campo dell'energia e dell'alimentazione umana e zootecnica.
Tale tecnologia consente di lavorare a costi irrisori e senza alcun impatto ambientale gli scarti dell'industria molitoria, ricavandone alimenti inediti per valore nutrizionale e contenuto di vitamine e minerali. Dagli scarti delle attività agricole si producono invece mangimi e 'basi' che vengono trasformate in biocarburanti a basso costo. Lo scarto, quindi, attraverso la Hyst diventa fonte di nutrimento ed energia sostenibile.
Questa tecnologia è stata oggetto, il 23 febbraio scorso, di un convegno alla sede del Consiglio nazionale delle ricerche Roma1. Inoltre, il 4 maggio, nell'ambito dell'European flour millers congress, organizzato dall'Italmopa, il coordinatore Tecnologie biomasse e bioenergie dell'Enea, Vito Pignatelli, ha citato la tecnologia Hyst come esempio di tecnologia italiana all'avanguardia per l'utilizzo a fini energetici delle paglie di cereali, oggi considerate 'scarti' di cui disfarsi.
La tecnologia Hyst (Patent application Wo 2011/061595A1) è un sistema di trattamento delle biomasse, che agisce per via esclusivamente fisica 'disaggregando' le strutture dei vegetali attraverso ripetuti stadi d'urto ad alta velocità tra i frammenti del materiale processato. E' un procedimento semplice, a basso costo e a impatto ambientale nullo, alternativo ai comuni processi che modificano la materia per via chimica o termochimica. I risultati sin qui conseguiti autorizzano a ritenere che il sistema Hyst possa essere una soluzione per la valorizzazione di molte biomasse, tra cui scarti e sottoprodotti, al fine di conciliare necessità alimentari ed energetiche.
Impiegare la stessa biomassa per più scopi è il concetto chiave: una risorsa per cibo, energia, chimica, farmacopea.
Il libro
L'inventore della rivoluzionaria tecnologia è Umberto Manola, la cui ricerca è stata finanziata dall'associazione Scienza per Amore. Nell'ambito della conferenza, sarà presentato il libro che racconta la storia dell'Associazione, nonché le vicissitudini legate al percorso della tecnologia e al progetto Bits of Future: food for all, ad essa collegato. Si tratta di un progetto umanitario che ha lo scopo di mettere la Hyst a disposizione dei Paesi in via di sviluppo, a partire dall'Africa per combattere la fame, la povertà e le carenze energetiche.
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