Agrem daà l’arrivederci al prossimo anno. Si è infatti conclusa la tre-giorni dedicata al mondo dell’agricoltura e dell’agroalimentare ospitata nella cittadella fieristica Emaia di Vittoria.
Un’edizione – la XXVII - che verrà ricordata per gli importanti “battesimi”.

In primis quello di Agrorà, l’azienda guidata da Rosario Sallemi che per il primo anno ha messo in campo la sua esperienza e le conoscenze del comparto e del territorio ragusano per l’organizzazione di Agrem.
Prima volta anche per l’assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari Elio D’Antrassi che - in occasione dell’inaugurazione – ha speso parole di ottimismo per il futuro della filiera, per le grandi potenzialità di sviluppo del ragusano e in particolare per la città di Vittoria "che ha dimostrato di avere una classe di operatori del settore stabile e produttiva, meritevole di aver mantenuto stabile la vitalità del tessuto", come ha sottolineato al taglio del nastro di venerdì 1 aprile.
Prima esperienza anche per Slow Food Sicilia, che forte delle precedenti collaborazioni con Agrorà, ad Agrem ha registrato il tutto esaurito di partecipazioni ai due Laboratori del gusto, “Caciocavallo o cosa cavaddu: la produzione casearia degli Iblei tra tradizione e innovazione” e “Pane e Cioccolata”.

"Abbiamo raggiunto l’obiettivo più importante, quello cioè di offrire la giusta vetrina a tutti i protagonisti della filiera produttiva locale e non – ha affermato Sallemiospitando anche alcuni marchi internazionali provenienti dalla Francia, dal Belgio e dalla Spagna che riconoscono le qualità della nostra produzione. Il confronto tra domanda e offerta in fiera ha permesso anche di chiudere contrattazioni e gettare le basi per future collaborazioni".

Agrorà pensa già alla prossima sfida, come anticipa Sallemi: "Il 30 giugno è la data di un’altra importante sfida: il primo premio nazionale 'Tomato Excellent', che vogliamo dedicare alle varietà migliori del pomodoro, e che si rivolge alle società sementiere presenti nel territorio siciliano. Una commissione composta da esperti e docenti premierà premieranno le varietà che si distinguono sul mercato per caratteristiche organolettiche, adattabilità nel territorio, resistenze genetiche e competitività nazionale e internazionale. Una serata di prestigio che vuole essere un omaggio di Agrorà a tutti i suoi ospiti che giungeranno da ogni parte d'Italia e d’Europa.
 

 

I convegni 

Il workshop 'Le opportunità per l’Agricoltura e la Pesca ragusana offerte dal PSR Sicilia 2007-2013: attuazione e prospettive', organizzato con il patrocinio della Regione Siciliana e del Comune di Vittoria, ha fatto emergere quanto la provincia di Ragusa sia dinamica.
Il territorio ibleo si è mosso in modo massiccio per l’attivazione di risorse confermando eccellenti indici di utilizzo reale delle risorse stesse attinte. Particolarmente interessante la partecipazione dei funzionari dell’Ismea.
La Regione Siciliana ha stanziato 37 milioni di euro per Ismea, istituto che può fornire garanzie dirette, o con il sistema della co-assicurazione, alle aziende agricole, fino al 70 per cento dell’investimento. Nel corso del workshop un importante momento di informazione dell’iter procedurale di accesso, per i numerosi istituti bancari e sei Op che insieme rappresentano circa il 30 per cento della produzione della fascia trasformata.
“Questi eventi - ha affermato Gianni Polizzi, direttore di Promo.Ter.Sud s.r.l. società organizzatrice del workshop – che andrebbero ripetuti con maggiore frequenza, rappresentano le sinergie necessarie alla divulgazione degli strumenti per l’accesso al credito e costituiscono un punto di riferimento per l’incontro tra istituti, produttori, banche e professionisti”.

Incontro tecnico, invece, quello promosso da Certis Europe B.V. che ha puntato l’attenzione sulle malattie della piante ortive, solanacee e cucurbitacee e sui nuovi prodotti di difesa.

La giornata informativa 'Il controllo funzionale delle macchine irroratrici: stato dell’arte e prospettive', coordinato da Enama con la partecipazione della Regione Siciliana e dell’Università di Catania, dipartimento Gesa, ha messo in luce tutti gli aspetti legati al controllo, la gestione e la funzionalità delle macchine irroratici nel quadro generale di garanzia della sicurezza degli operatori e dell’ambiente. Gli interventi hanno fatto emergere l’importanza delle certificazioni traendo le basi dall’analisi dei rischi, per concludere con la necessità di sviluppare e soprattutto applicare un sistema generale di riferimento unitario tra le Regioni.
La sostenibilità nell’utilizzo dei fitofarmaci, in accordo con le direttive europee ha completato il quadro definendo le linee guida del controllo funzionale. “Il servizio di controllo delle macchine irroratrici deve essere inteso come un’ opportunità di crescita delle aziende agricole – ha spiegato Silvio Balloni, del dipartimento Gesa, Università di Catania -, di risparmio di agrofarmaci e di incremento dei livelli di sicurezza degli operatori anche nelle aziende dotate di impiantistica fissa, come spesso si evidenzia nel settore orticolo in serra dell’area mediterranea”.

L’importanza dell’incontro - moderato da Ivano Valmori, direttore responsabile di Agronotizie - e del confronto tra aziende produttrici ed utilizzatori finali è stata posta in evidenza nel workshop 'Sistemi di coltivazione: substrati e nutrizione', organizzato da Pavoni Spa, Perlite Italiana s.r.l. e Palmeco. Ecosostenibilità, controllo della produzione e sicurezza del prodotto le linee guida analizzate dai relatori.  

 

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