La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria (la cosiddetta "manovra d'estate").

La Flai-Cigl, per voce del segretario generale Stefania Crogi, sostiene che "dopo l'approvazione definitiva del decreto legge 112 possiamo affermare con certezza che questo governo sta lavorando con determinazione per rendere la vita più facile alle aziende a discapito dei lavoratori dipendenti".

Le opinioni del mondo agricoli evidenziano invece gli aspetti positivi delle misure fiscali per l'agricoltura. Coldiretti "accoglie la decisione del governo, resa nota dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti, di inserire nella prossima legge finanziaria per il 2009, che sarà esaminata a settembre, misure fiscali per l'agricoltura. Il contenimento della pressione fiscale è un fattore strategico per il settore agricolo in un momento in cui stanno crescendo rapidamente i costi di produzione ed economici". "in un contesto economico pesantemente segnato dalla stagnazione - afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini - la leva fiscale, nell'appuntamento della prossima finanziaria, rappresenta uno strumento importante per sostenere nell'immediato la competitività delle imprese e per rilanciare i consumi delle famiglie che sono fermi anche a tavola. Le misure fiscali contenute nello schema di finanziaria 2009 - conclude Marini - rappresenterebbero una risposta alle richieste che la coldiretti aveva rivolto al governo e sulle quali lo stesso presidente del Consiglio si era impegnato in occasione della nostra assemblea nazionale".

Secondo Confagricoltura, "le proroghe fiscali dell'aliquota Irap all'1,9 per cento, dell'agevolazione sull'accise per le coltivazioni in serra e della proprietà contadina sono una conferma importante per il settore che, senza di esse, andrebbe incontro ad un ulteriore consistente incremento dei costi di produzione e degli investimenti. Pur non trattandosi di quella stabilizzazione definitiva da sempre auspicata ora occorre procedere quanto prima al varo dei provvedimenti. Resta, tuttavia, da rimarcare - afferma la confederazione - l'attenzione del governo su un'altra misura estremamente importante e cioè la conferma della fiscalizzazione previdenziale agricola per le zone montane e svantaggiate prevista dalla legge 81/2006. E' - ad avviso della Confagricoltura - un elemento cruciale per evitare un consistente appesantimento degli oneri datoriali a carico delle imprese quando lo stesso governo persegue obiettivi di semplificazione e di contenimento dei costi del lavoro".

 

Foto: Simone Ramella