La tecnologia riveste un ruolo sempre più centrale in tutti gli aspetti del lavoro agricolo. Pensiamo, ad esempio, agli strumenti che sono entrati a fare parte del lavoro quotidiano di tecnici e agronomi in campo e in serra: termoigrometri che monitorano temperature e umidità dell'ambiente si affiancano a pHmetri, conducimetri e centraline meteorologiche mentre, sempre più di frequente, fanno la loro comparsa strumenti un tempo riservati alla ricerca scientifica di alto livello, a partire da sensori ottici capaci di "leggere" lo stadio di sviluppo e lo stato di salute delle diverse colture. Sistemi evoluti che generano dati che, a loro volta, vengono assimilati, messi in relazione ad altri dati, elaborati e trasformati dai Dss (decision support systems) in modelli previsionali sempre più accurati capaci di prevedere lo sviluppo delle piante o l'andamento di una fitopatia, aiutando il tecnico o l'agricoltore a decidere se, quando e con quali trattamenti fitosanitari intervenire.
Ma non solo: tecnici e agronomi, grazie alla digitalizzazione, oggi possono avvalersi dei dati acquisiti da droni, satelliti e sensori quando disponibili e, in caso contrario, favorire l'adozione in azienda di specifici strumenti, diventando "portatori sani di tecnologia" o, più istituzionalmente, "broker dell'innovazione" capaci di costruire ponti fra lavoro in campo e innovazione digitale, colmare lacune e mettere in collegamento le diverse parti di un nuovo ecosistema agrodigitale. Un ecosistema dove le banche dati digitali sanno fornire risposte immediate e autorevoli direttamente in campo, grazie a strumenti mobili di larga diffusione come smartphone e tablet, dove la verifica dell'ammissibilità di un determinato prodotto fitosanitario è verificabile in un click, dove i registri aziendali sono compilabili rapidamente ovunque ci si trovi, sono sempre accessibili, si avvalgono di verifiche automatiche e possono essere forniti, in tempo reale a istituzioni, enti certificatori e istituti di vigilanza.
La digitalizzazione, poi, ha trasformato anche tanti aspetti più quotidiani del lavoro del tecnico, anche quello più lontano dal campo: accesso ai catasti, attività forensi, progettazione e pianificazione territoriale ma anche formazione professionale (per sé stessi o per terzi) e attività consulenziale a distanza sono solo alcuni esempi di attività che, mediante un pc (o uno smartphone) e una connessione dati, possono essere svolte pressoché ovunque e in tempi molto più rapidi che in passato.
Il tema della digitalizzazione è anche al centro dell'ultima opera curata da Image Line: "Agricoltura Digitale" (Pàtron Editore, in collaborazione con i curatori Cristiano Spadoni e Ivano Valmori, rispettivamente project development leader e ceo di Image Line®). Un volume che raccoglie le analisi e le riflessioni di decine di esperti del settore a formare un percorso chiaro fin dal sottotitolo dell'opera (Innovazioni e tecnologie per l'agricoltura sostenibile di oggi e di domani) ma anche una testimonianza dell'impegno trentennale di Image Line® nello sviluppo di soluzioni digitali integrate per l'agricoltura (da QdC® - Quaderno di Campagna® a SDS OnDemand®) e nella creazione di piattaforme per la comunicazione dell'agroinnovazione e la condivisione di dati e informazioni con la agricommunity del network di Image Line® (tramite AgroNotizie® ed i portali Fitogest®, Fertilgest® e Plantgest®).
QdC® - Quaderno di Campagna®, infatti, è un ottimo esempio delle potenzialità offerte dalla digitalizzazione in agricoltura: la piattaforma di Image Line®, accessibile da qualunque strumento connesso in rete grazie alla sua gestione cloud, rappresenta un supporto fondamentale per tecnici e produttori agricoli nella gestione dell'azienda.
Pensiamo alla tenuta del registro dei trattamenti fitosanitari (in cui ogni dato inserito viene sottoposto a oltre 90 controlli automatizzati che garantiscono il rispetto di norme, regole, disciplinari, revoche e deroghe), alla gestione della tracciabilità di ogni prodotto ma anche all'accesso, in tempo reale, alle banche dati dedicate alla fertilizzazione, ai fitofarmaci e alle avversità di campo, o alla possibilità di produrre con pochi click tutta la documentazione necessaria per i percorsi di certificazione.
Per natura (e per vocazione) QdC® - Quaderno di Campagna®, non solo si innesta perfettamente nel nuovo ecosistema agrodigitale ma si candida anche ad esserne un nodo fondamentale, gestendo in modo efficace e sicuro un'importante mole di dati utili per il mantenimento e lo sviluppo dell'impresa agricola e fornendo servizi al tecnico e all'imprenditore agricolo che permettono di ottimizzare i processi di gestione dell'azienda, di incrementarne la competitività e di crescere, giorno dopo giorno.
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Fonte: AgroNotizie