Tutti gli agricoltori sanno che quando si effettua un trattamento fitosanitario è necessario seguire scrupolosamente le indicazioni d'impiego riportate in etichetta. Questo non solo per tutelare l'ambiente e il consumatore, ma anche per essere aderenti alla normativa e quindi evitare multe.
In pochi però si rendono conto che l'etichetta stampata su un flacone di agrofarmaco può diventare vecchia il giorno dopo che lascia i magazzini del rivenditore. Questo perché il Ministero della Salute aggiorna di continuo le etichette, anche più volte all'anno, senza però poter, ovviamente, modificare le informazioni stampate sulle confezioni. Il rischio concreto allora è che l'agricoltore, seguendo in buona fede quanto riportato in etichetta, commetta degli errori. E la situazione diventa ancora più critica visto che dal primo gennaio 2026 sarà obbligatoria la compilazione del registro dei trattamenti digitale, contenuto all'interno del Quaderno di Campagna dell'Agricoltore.
Di tutto questo si è discusso durante un evento organizzato da Image Line® a Milano, lo scorso 2 aprile, che ha visto la partecipazione di Marco Vieri, docente presso l'Università degli Studi di Firenze e membro dell'Accademia dei Georgofili, Manuel Isceri, responsabile di Federchimica Agrofarma - Assofertilizzanti, e Ivano Valmori, fondatore di Image Line® e direttore responsabile di AgroNotizie®. Quest'ultimo ha presentato agrinput®, un'app che grazie all'intelligenza artificiale è in grado di riconoscere il flacone di agrofarmaco e fornire all'agricoltore l'ultima versione dell'etichetta.
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Ivano Valmori, fondatore di Image Line® e direttore responsabile di AgroNotizie®, durante la presentazione di agrinput®
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)
agrinput®, l'app che semplifica l'uso degli agrofarmaci
Nell'attuale contesto normativo, segnato da una crescente complessità e da continui aggiornamenti regolatori, avere accesso all'etichetta aggiornata degli agrofarmaci diventa fondamentale per lavorare in conformità con la legge. Lo ha spiegato durante il convegno Ivano Valmori ripercorrendo l'evoluzione normativa iniziata nel lontano 1968, anno in cui è stata introdotta in Italia la prima legge organica sulla difesa fitosanitaria.
Un'analisi condotta da Image Line® sulla banca dati Fitogest® ha mostrato che nel solo ultimo anno il 41% dei prodotti presenti sul mercato ha subìto una variazione dell'etichetta, con una media di 1,37 modifiche per ciascun prodotto interessato. Ciò significa che quasi la metà dei prodotti sugli scaffali di aziende agricole e rivenditori potrebbe riportare informazioni non più attuali.
Basta un errore, anche in buona fede, per incorrere in sanzioni, perdita dei contributi o addirittura in un procedimento penale, come raccontato dallo stesso Valmori, che ha citato il caso concreto di un agricoltore multato per aver utilizzato un prodotto revocato senza esserne consapevole.
Per aiutare gli operatori del settore a districarsi in questo ginepraio, Image Line® ha sviluppato agrinput®, un'app gratuita che sfrutta intelligenza artificiale, sistemi OCR e tecnologie di riconoscimento visivo per identificare i prodotti fitosanitari e i fertilizzanti, semplicemente inquadrando la confezione o, più precisamente, il numero di registrazione riportato sull'etichetta.
agrinput®, l'app che semplifica il controllo di agrofarmaci e fertilizzanti
(Fonte foto: Image Line®)
Una volta identificato il prodotto, l'app fornisce all'utente informazioni aggiornate in tempo reale: stato autorizzativo, validità dell'etichetta, data di scadenza dell'autorizzazione, tipo di azione (insetticida, fungicida, erbicida, …), scheda di sicurezza, link diretto all'ultima etichetta aggiornata su Fitogest® e, se disponibile, materiali informativi pubblicati dalle aziende. Il tutto in una logica di massima semplicità: l'app non richiede l'uso di QR Code né modifiche alle confezioni da parte delle imprese produttrici.
Inoltre, agrinput® permette di organizzare i propri magazzini digitali, creando collezioni personalizzate per ciascun locale di stoccaggio, con lo storico delle scansioni effettuate. In questo modo l'agricoltore ha sempre sotto controllo quali prodotti possiede, se sono ancora utilizzabili o da smaltire, e in che condizioni normative si trovano.
L'app, disponibile su Google Play e Apple Store, è già in uso da parte di circa settecento operatori e si arricchisce ogni giorno grazie al continuo apprendimento dell'intelligenza artificiale che la anima. Dopo gli agrofarmaci, l'algoritmo è stato esteso anche al riconoscimento dei fertilizzanti e nei prossimi mesi sarà in grado di gestire anche sostanze di base e corroboranti.
"La nostra ambizione è costruire un ecosistema digitale che semplifichi davvero il lavoro quotidiano di agricoltori, tecnici e rivenditori", ha sottolineato Valmori. "agrinput® è uno strumento gratuito per l'utilizzatore finale, che nasce proprio per evitare errori costosi e migliorare l'accesso alle informazioni tecniche e normative, oggi più che mai indispensabili".
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L'etichetta digitale di agrofarmaci e fertilizzanti
Accanto alla soluzione tecnologica proposta da Image Line®, emerge con forza la necessità di un'evoluzione normativa che sappia tenere il passo con l'innovazione. Lo ha ribadito con decisione Manuel Isceri, secondo cui "non possiamo ignorare l'evoluzione tecnologica in corso, né restare ancorati a sistemi informativi statici che complicano la vita agli agricoltori e rallentano l'intera filiera".
Isceri ha evidenziato come l'etichetta fisica, da sola, non sia più sufficiente a garantire un'informazione aggiornata, chiara e accessibile. Troppo spesso, ha spiegato, le etichette vengono modificate senza che gli aggiornamenti raggiungano tempestivamente gli utilizzatori finali. E in un contesto normativo in continuo mutamento, questo può comportare errori operativi, sanzioni e perdita di contributi.
La soluzione, secondo il responsabile di Agrofarma, è passare all'etichetta digitale, non solo come duplicato dell'etichetta fisica, ma come spazio informativo dinamico, accessibile in tempo reale anche offline e in grado di fornire contenuti tecnici aggiornati, come dosi, colture, bersagli, modalità d'uso e condizioni autorizzative, incluse quelle relative agli usi eccezionali.
L'etichetta digitale dovrebbe alleggerire quella cartacea, lasciando alla parte fisica solo le informazioni di sicurezza obbligatorie, e spostando le specifiche agronomiche nel formato digitale, dove possono essere aggiornate con maggiore tempestività.
La sfida è duplice: semplificare la vita degli operatori agricoli e allo stesso tempo garantire la tutela dei cosiddetti gruppi vulnerabili, cioè chi ha meno familiarità con il digitale. Per Isceri, la chiave è rendere gli strumenti gratuiti, accessibili anche offline e facili da usare, puntando sulla formazione, sul dialogo con le istituzioni e sulla costruzione di una cultura digitale diffusa.
Serve un cambio di paradigma per non lasciare indietro nessuno
Lo sviluppo di una etichetta digitale e dell'app agrinput® si inserisce in un contesto ben più ampio di digitalizzazione dell'agricoltura, come sottolineato dal professor Marco Vieri. La sfida, ha ricordato, non è solo tecnica o normativa, ma culturale. "Dobbiamo superare il 'si è sempre fatto così' e costruire una nuova agricoltura, basata sulla competenza, sull'uso consapevole delle tecnologie e sull'acquisizione di nuove conoscenze digitali".
Un momento di confronto durante il convegno organizzato da Image Line®
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)
Secondo Vieri, la digitalizzazione non è una semplice innovazione di prodotto, come può essere l'acquisto di una nuova macchina, ma una profonda trasformazione di processo che richiede l'introduzione di competenze, infrastrutture e capitale umano. E in questo passaggio, ha ammonito, non basta dotarsi di strumenti digitali se poi non si è in grado di utilizzarli.
L'intelligenza artificiale e le tecnologie digitali, ha evidenziato, sono strumenti straordinari, ma devono essere governati da chi conosce il contesto, le colture, le criticità del campo. Solo così potranno davvero aiutare l'agricoltore a migliorare la qualità delle produzioni, ottimizzare l'uso dei mezzi tecnici e ridurre l'impatto ambientale.
Ma per farlo servono regole aggiornate. Le normative attuali sono spesso obsolete e non tengono conto dell'innovazione. Basti pensare al paradosso dei trattamenti a basso volume: grazie a macchine intelligenti, oggi è possibile ridurre le dosi senza compromettere l'efficacia, ma la legge continua a considerare corretta solo la dose prevista in etichetta, ignorando le possibilità offerte dalla tecnologia.
agrinput®, AgroNotizie® e Fitogest® sono marchi registrati da Image Line® Srl Unipersonale