Poche le piogge dopo un lunghissimo periodo di siccità, durato quasi tre mesi, a ricordare come i cambiamenti climatici siano divenuti variabile di primaria importanza in agricoltura. Ciò però non ferma gli agricoltori, i quali si stanno avviando alle fasi iniziali del ciclo di produzione di molteplici colture orticole di pregio, sia in pieno campo, sia in ambiente protetto.


Pomodori, peperoni, melanzane, patate, fragole, meloni ed altri ortaggi da frutto, a foglia o bulbo, sono colture che presentano caratteristiche e necessità agronomiche differenti, pur essendo accomunati dalla dipendenza da tre variabili fondamentali, ovvero clima, acqua e terreno


Se però si può fare poco in termini di clima, molto è invece possibile nelle fasi di post trapianto per favorire l'attecchimento e lo sviluppo dell'apparato radicale. Oltre a ottimizzare la gestione delle acque irrigue, molto si può infatti fare anche sulla biodiversità della flora batterica e fungina all'interno del sistema suolo-pianta.


Le specialità Cifo per partenze al Top

La ricerca di Cifo ha sviluppato in tal senso tre differenti formulati, ognuno specifico e in grado di aiutare e stimolare le piante nelle prime fasi, garantendo sia l'effetto starter, sia il potenziamento della fertilità del suolo, sia lo stimolo al superamento degli stress di vario tipo. Soluzioni che portano rispettivamente il nome di RadiCifo L 24, di Cifoumic e di T34 Biocontrol.

 

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Effetto Starter

RadiCifo L 24 è una specialità utilizzabile in fertirrigazione contenente un mix di matrici organiche tra cui acidi umici, fulvici, alga Macrocystis Integrifolia e L-Triptofano. La loro sinergia crea le condizioni ottimali nella rizosfera per lo sviluppo delle radici, garantendo il perfetto attecchimento delle colture.


Grazie alla presenza delle componenti bioattive contenute nell'alga Macrocystis Integrifolia le giovani piante possono trarre beneficio sia attraverso un'azione termoregolatrice che ne incrementa la resistenza a seguito di stress termici o idrici, sia un'azione ormonosimile che stimola lo sviluppo dell'apparato radicale e la fisiologia della pianta durante le prime fasi di crescita. Il dosaggio consigliato è di 10-15 litri/ettaro (1-1,5 litri/1.000 m2), a partire dalla fase di trapianto e ripetendo l'intervento ogni 7-12 giorni.


Potenziamento della fertilità del suolo

Da parte loro, gli acidi umici e fulvici contenuti all'interno di Cifoumic agiscono positivamente sulla fertilità del suolo ed esplicano un'azione biostimolante mirata a stimolare l'attività biologica nel terreno attraverso un potenziamento dell'attività dei microrganismi del suolo, ma non solo.


Usato in fertirrigazione alla dose di 4-6 kg/ettaro permette alla pianta di incrementare lo sviluppo delle radichette assorbenti ed assorbire con migliore efficacia nutrienti quali fosfati, ferro, microelementi, grazie a un'azione complessante e protettiva.


Coltivazione in suoli con condizioni difficili

Funghi come Fusarium, Pythium, Rhizoctonia, Sclerotinia e Phytopthora possono azzerare le produzioni, portando con rapidità le piante alla morte. L'eccessiva e prolungata umidità o i ristagni a cui sono esposte le radici delle piante, determinano le condizioni favorevoli per l'attacco dei funghi patogeni.


Il fungicida biologico T34 Biocontrol a base di Trichoderma asperellum, in formulazione in conidi del ceppo T34, è unico sia per la sua concentrazione, con 12 miliardi di conidi (forma prontamente attiva per la colonizzazione), sia per il suo innovativo meccanismo d'azione. Impiegato in fertirrigazione o incorporato direttamente nel substrato è in grado di esplicare tre azioni in maniera simultanea: ovvero l'azione preventiva, curativa e stimolante


La prima è dovuta alla rapida colonizzazione della radice con sottrazione degli spazi e dei nutrienti a danno dei funghi patogeni, innalzando al contempo le difese endogene delle piante. L'azione curativa si esplica invece parassitizzando i funghi patogeni e sintetizzando sostanze capaci di bloccarne il metabolismo. Infine, l'azione stimolante sull'apparato radicale che ne permette una maggiore crescita ed efficienza, grazie alla simbiosi che si genera tra il microrganismo e la pianta.