Al grano dobbiamo molte delle eccellenze gastronomiche italiane, come la pasta e il pane. È una coltura su cui vale la pena investire: in campo richiede pochi interventi ma mirati, per massimizzare produzione e qualità. Infatti, il grano ha bisogno principalmente della concimazione in pre semina, della concimazione di copertura e del diserbo.

 

In questo articolo ci concentreremo sulla concimazione in pre semina del grano, sia tenero che duro, spesso trascurata ma cruciale per preparare la pianta ad affrontare la stagione invernale.

 

A tal proposito, abbiamo intervistato Carlo Alberto Antoniazzi direttore commerciale di Agribios Italiana, ed Enrico Boscolo marketing specialist dell'azienda specializzata in concimi organici e organo-minerali.

 

Ma quindi, è davvero così importante concimare il grano in pre semina? Sì, in quanto questo intervento prepara la coltura per affrontare l'inverno e favorisce una ripresa vegetativa adeguata in primavera. Ce lo spiega meglio l'agronomo Antoniazzi: "In questa fase servono l'azoto e, soprattutto, il fosforo. L'azoto è necessario a far arrivare il grano a gennaio e febbraio in un buono stato di sviluppo vegetativo. Il fosforo, invece, aiuta nello sviluppo di un apparato radicale forte, fondamentale per permettere alla pianta di intercettare tutti gli elementi nutritivi e l'acqua che riceverà in primavera.

 

L'acqua, in particolare, deve essere intercettata il più possibile, anche perché gli eventi climatici attuali dimostrano che le precipitazioni sono cambiate. Probabilmente la quantità di acqua che arriva è la stessa, ma è cambiata la tempistica e la frequenza degli eventi. La pianta deve essere in grado di gestire l'acqua che riceve: se è poca, deve saperla trattenere; se è troppa, deve supportarne la presenza riducendo gli effetti negativi di una eventuale asfissia del terreno".

 

Agribios consiglia, quindi, di non aspettare e limitarsi alla concimazione di copertura: "Bisogna sostenere il grano fino a fine inverno, perché potrebbe presentarsi un febbraio piovoso che impedisce l'accesso ai campi per la concimazione. Potrebbe anche essere un febbraio particolarmente siccitoso, come nel 2022, e in questo caso la concimazione non è utile perché il concime non si scioglie e la pianta non è in grado di assorbirlo. Non bisogna quindi aspettare, dando per scontato di riuscire ad intervenire in copertura nei tempi e nei modi corretti", ci spiega Carlo Alberto.

 

Come concimare in pre semina il grano? I consigli di Agribios Italiana

Per quanto riguarda la concimazione autunnale dei cereali autunno vernini, come il grano tenero e duro, Agribios consiglia soluzioni nutrizionali basate su matrici organiche e minerali che garantiscono una disponibilità costante degli elementi nutritivi, essenziali per il corretto sviluppo dell'apparato radicale e una crescita vigorosa della pianta.

 

L'azienda offre soluzioni specifiche sia per l'agricoltura biologica che convenzionale, ponendo particolare attenzione alla qualità delle materie prime e alla protezione dell'ambiente.

 
Superoro per il grano biologico

Il concime organico Superoro è a base di azoto e fosforo ed è ricco di carbonio organico. A renderlo particolare è l'aggiunta nella formulazione di Eco Booster, una matrice organica che ha come obiettivo principale quello di migliorare la fertilità microbiologica del suolo.

 

L'azoto e il fosforo, legati a molecole proteiche, non sono immediatamente disponibili per la pianta, ma vengono rilasciati gradualmente in forma protetta, sincronizzandosi con i fabbisogni della pianta. Questo approccio evita sprechi e fenomeni di lisciviazione tipici dei fertilizzanti minerali, garantendo una nutrizione costante e sostenibile.

 

In primavera la concimazione può essere completata con Biodieci, un concime organico azotato ottenuto per pellettatura a freddo di una miscela di quattro diverse fonti di proteine animali parzialmente idrolizzate.

 

 

Superprimo 9.20 per il grano convenzionale

Superprimo 9.20 è un concime organo-minerale che combina azoto e fosforo con una matrice organica umificata. Quest'ultima è una miscela di letame (bovino e avicolo) e proteine animali trasformate e parzialmente idrolizzate. Lo scopo è quello di massimizza la protezione degli elementi nutritivi, come azoto e fosforo, oltre a calcio, zolfo e zinco, migliorando l'efficienza nutritiva del concime e consentendo una riduzione delle unità fertilizzanti apportate a parità di risultati ottenuti.

 

Nella fase di ripresa vegetativa primaverile, Agribios consiglia di completare il ciclo nutritivo con Agriazoto 300, un concime organo-minerale ad alto contenuto di azoto. Grazie alla sua composizione bilanciata, rilascia l'azoto in modo graduale, supportando la crescita della pianta e ottimizzando l'assimilazione dei nutrienti.

 

I risultati delle prove in campo

"Noi di Agribios crediamo fortemente nella concimazione pre semina del grano e dei cereali autunno-vernini", ci spiega Carlo Alberto. "Per questo ci impegniamo a fare prove di concimazione nelle zone particolarmente vocate. Per esempio, in Emilia Romagna abbiamo condotto la prova più difficile, cioè la concimazione di un grano biologico, dove gli strumenti a disposizione sono limitati. Tuttavia, nonostante questo, abbiamo ottenuto delle performance molto alte anche quest'anno".

 

La prova si è tenuta presso l'azienda agricola Verucchi di Anzola dell'Emilia (in provincia di Bologna), su frumento tenero varietà Teorema, in coltivazione biologica, tra il 2023 e il 2024. Sono state testate le varie strategie di concimazione di diverse società.

 

"Le nostre tesi erano 2: una prevedeva la sola concimazione pre semina e l'altra prevedeva una concimazione pre semina e una in copertura", spiega Antoniazzi.

 

La strategia migliore, che ha garantito i risultati più alti, è stata quella di Agribios con l'applicazione sia in autunno che in primavera. "Nei campi concimati, la produzione è passata da 6 a 8 tonnellate per ettaro, dimostrando l'importanza sia della scelta corretta del concime, sia della sua applicazione al momento giusto. Tutto fa presupporre che l'Eco Booster come materia prima abbia messo in campo una valenza in grado di fare la differenza tra la tesi Agribios e quelle di altre società".

 

La filosofia aziendale

Agribios Italiana si pone come principale obiettivo aziendale quello di migliorare la fertilità dei suoli, con una particolare attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione delle risorse naturali.

 

"La funzione di Eco Booster è quella di stimolare e incentivare la flora microbica che è già presente nel terreno quindi è molto rispettoso dell'ecosistema in cui va applicato. Inoltre - ci racconta Enrico Boscolo di Agribios Italiana - Eco Booster è prodotto in un'ottica di economia circolare: l'azienda usa sottoprodotti di origine vegetale, provenienti dall'industria di trasformazione".