Arrivano le prime conseguenze internazionali dei nuovi ritrovamenti di Aethina tumida in Sicilia.
Ad ottobre scorso infatti erano stati ritrovati adulti e larve del coleottero in due nuclei sentinella, uno nel centro di Messina e uno ad una decina di chilometri fuori, dopo oltre 4 anni di assenza dall'Isola.
Un ritrovamento che ha fatto scattare l'istituzione di una nuova zona di protezione e di sorveglianza.
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E ora, a seguito di queste due segnalazioni del piccolo coleottero parassita degli alveari nel messinese, il Regno Unito ha disposto il blocco delle importazioni apistiche dalla Sicilia.
Il Defra, il Dipartimento dell'Ambiente, degli Alimenti e degli Affari rurali britannico, ha deciso di vietare l'ingresso di api, di sottoprodotti e di materiale apistico usato proveniente dalla Sicilia per ridurre il rischio di introdurre accidentalmente il parassita sul proprio territorio nazionale.
In particolare, non potranno entrare in Gran Bretagna api da miele, bombi, sottoprodotti apistici non lavorati, attrezzature apistiche usate e prodotti apistici in favo per il consumo umano, anche se confezionati.
Nel dettaglio per sottoprodotti apistici non lavorati si intende miele, polline, cera, propoli e pappa reale non destinati al consumo umano.
Mentre riguardo al materiale apistico usato il divieto è limitato alle arnie, parti di arnie e attrezzature da apiario.
Il divieto è scattato dal primo novembre 2024 e rimarrà in vigore fino a data da destinarsi, cioè fino a che le autorità britanniche non riterranno che il pericolo sia rientrato.
Si tratta di un provvedimento uguale a quelli erano già in vigore per la Calabria e per il dipartimento francese dell'isola de La Reunion, nell'Oceano Indiano, dove il coleottero è presente già da tempo.
Gli apicoltori siciliani e i commercianti comunque potranno continuare a vendere prodotti confezionati e pronti per il consumo umano, come miele, polline, propoli e pappa reale, eccetto quelli in favo.
Per saperne di più si può consultare il sito ufficiale britannico sulle restrizioni alle importazioni.