Il picco record è stato rilevato lo scorso 6 luglio quanto il dato medio ha fatto emergere un poco propiziatorio 17,2°C. Seppur faccia riferimento ad un dato globale, servirsi di questo dato per una disamina a sfondo entomologico inquadrata alle nostre latitudini, gli insetti delle derrate alimentari sfruttano a loro vantaggio l'aumento termico per lo sviluppo e la proliferazione.

Nei centri di stoccaggio così come nei molini, si verificano sempre più frequentemente e per periodi prolungati nel corso dell'anno, temperature ottimali per le attività degli infestanti. A dir il vero, durante le settimane più calde negli ambienti della filiera cerealicola si registrano temperature addirittura superiori al limite termico superiore di talune specie che si vedono costrette a ripararsi dalla calura, annidandosi all'interno degli ambienti. Giocoforza sono necessari degli adattamenti circa le manovre di disinfestazione, in quanto dovranno considerare l'incremento delle frequenze assolute degli infestanti e l'ascesa di determinate specie fin prima considerate meno interessanti per la filiera.

 

Differenziazione della strategia

Nei vari siti di lavorazione le merci in ingresso, per le quali sono previsti periodi di stoccaggio, vengono preventivamente protette da ogni potenziale attacco attraverso l'applicazione ragionata di prodotti fitosanitari, scelti opportunamente in base alla tipologia di cariosside e al periodo previsto di stivaggio.

Viceversa, i diversi locali del mulino subiscono dinamiche differenti in materia di infestanti e gli interventi a loro contrasto devono necessariamente considerare un ventaglio di specie decisamente più ampio rispetto agli insetti capaci di aggredire direttamente le cariossidi intere, per cui generalizzare risulta davvero inopportuno.

 

La gestione degli infestanti all'interno di un mulino deve inoltre considerare le ridotte finestre temporali disponibili per interventi profondi, in virtù del fatto che sempre più spesso le esigenze produttive non concedono tregue. Considerando la cornice operativa nel settore molitorio, Newpharm ha sviluppato un impianto fisso di disinfestazione configurabile, che possa in un certo qual modo sfruttare vantaggiosamente i tempi disponibili per poter abbattere gli insetti ambientali attraverso applicazioni in segmenti temporali ben definiti.

 

Metodologia Ipm (Integrated Pest Management)

La tecnologia 4.0 di Tech Aer San consente di progettare un impianto di nebulizzazione statico che coinvolga tutti i piani della struttura per poter intervenire in ogni occasione utile a vantaggio della gestione integrata degli infestanti. Il sistema consente l'applicazione di insetticidi ad azione abbattente con lo scopo di interrompere il ciclo di sviluppo degli insetti infestanti delle derrate senza gravare sulla produzione. L'impianto Tech Aer San può essere governato manualmente dal tecnico preposto all'Ipm in struttura oppure si possono pianificare da remoto tutti gli interventi, suddividendo le aree e impostando gli orari.

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(Fonte: Newpharm)

 

Il controllo delle merci in ingresso nel sito rimane fondamentale

Gli interventi preventivi che prevedono l'applicazione dei fitosanitari registrati sulle granaglie in fase di stoccaggio rappresenta ancora oggi la miglior strategia di conservazione possibile e garantisce la massima qualità alla filiera. Oggigiorno, considerato anche l'inesorabile andamento termico, intervenire sulle derrate con finalità "curative" ovvero quando si rinvengono insetti sulle merci, determina una mole di lavoro maggiore e un'inevitabile perdita quali-quantitativa senza trascurare le capacità degli infestanti di sfuggire all'intervento.

Viceversa, durante le prime fasi di stoccaggio, si possono sfruttare i naturali percorsi che queste compiono verso il definitivo silos di stoccaggio per pulire, raffreddare e disinfestare le granaglie.

La rimozione di detriti e impurità consentirà di controllare meglio la temperatura delle masse e sottrarrà agli infestanti potenziali ripari. Condizionare le granaglie, inoltre, permette di abbassare la temperatura fuggendo dall'ottimo termico degli insetti delle derrate che si colloca tra i 25 e i 35°C circa.

Infine, il trattamento preventivo a mezzo degli opportuni fitosanitari preserva le proprietà merceologiche delle granaglie per le fasi successive di lavorazione.

 

Nel cuore del mulino

Gli ambienti del mulino sono minacciati dagli infestanti più disparati, soprattutto "secondari". Di piccole dimensioni, essi trovano il modo di entrare sornioni nei locali e insediarsi nei macchinari, nei quadri di comando, nelle fessure e negli angoli, sfruttano ogni detrito utile derivante dalla lavorazione dei cereali. I cosiddetti "fermi produzione" sono sempre meno e purtroppo si sottrae tempo e spazio ad una delle pratiche fondamentali per la tutela del consumatore: la gestione degli infestati
Attraverso le trappole e i dispositivi di monitoraggio ben posizionati all'interno di ciascun locale è possibile ricavare importanti informazioni finalizzate a comprendere la specie infestante prevalente e le sue presunte frequenze assolute in modo da valutare ciascun intervento finalizzato alla loro gestione. Dato per assodato che le specie entomologiche che colonizzano gli ambienti del mulino si distinguono dalle specie che aggrediscono direttamente le cariossidi di cereale, è importante pianificare degli interventi mirati negli ambienti finalizzati a neutralizzare quanti più insetti possibile.   

 

La tecnologia Tech

Tutto viene manovrato dalla centralina di comando. Sarà sufficiente introdurre nel serbatoio inox del Tech Aer San la soluzione insetticida e assicurarsi di agganciarlo alla sorgente di aria compressa. Nel momento desiderato, la soluzione verrà finemente atomizzata nel locale fino a saturazione escludendo la possibilità di bagnare eccessivamente le superfici o di elevare l'umidità ambientale. La durata dell'erogazione sarà proporzionale alla cubatura del piano e ai vari ingombri presenti in ciascuno. 
Impiegando piretro naturale poi, si potrà esercitare la cosiddetta azione snidante ovvero attraverso la nebulizzazione si incentiva la fuoriuscita degli insetti dai vari rifugi, rendendoli vulnerabili. Il tutto senza incidere in maniera determinate sulla produttività del sito. 
La possibilità di governare il sistema da remoto, consente di escludere il trattamento nei locali presidiati dal personale, viceversa sarà possibile intervenire in altri ambienti per un consono periodo di tempo a garanzia dell'efficacia. A differenza di altre metodologie, anche fisiche, che richiedono il fermo completo dell'impianto per poter operare la disinfestazione, mediante il Tech Aer san sarà possibile intervenire ogni qualvolta la densità della popolazione infestante raggiunge livelli critici.

 

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(Fonte: Newpharm)

 

Il piretro secondo Newpharm

Il Nuvex No Pbo, registrazione PMC di Newpharm, certificato per l'agricoltura biologica, è appositamente concepito per questi scopi avendo l'autorizzazione in etichetta per l'utilizzo negli impianti fissi come di fatto il Tech Aer San.
Esclusivamente a base di piretro, garantisce l'azione abbattente contro gli insetti delle derrate senza lasciare residui pericolosi sulle superfici. Il Nuvex No Pbo risulta inoltre una delle migliori suzioni attuabile dal personale del mulino in totale autonomia al termine di interventi di manutenzione degli impianti. Infatti, il prodotto può essere diluito in acqua e applicato con i comuni distributori manuali, come ad esempio le pompe a bassa pressione, direttamente negli spazi carenati degli impianti dove spesso si annidano gli infestanti. 

 

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(Fonte: Newpharm)

 

A vantaggio della saturazione

Il solvente Biosol New, sempre sviluppato da Newpharm, aumenta il potere di saturazione del sistema, consentendo una migliore dispersione delle particelle della soluzione anche in ambienti di grande dimensione. La natura idroalcolica del solvente contribuisce inoltre a introdurre meno umidità nell'ambiente rispetto all'acqua.

 

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(Fonte: Newpharm)