Qui la vite, portata forse dai Fenici, vive da sempre ed ha trovato un ambiente talmente favorevole da rendere la regione una delle più produttive d'Italia, registrando inoltre una forte tendenza all'esportazione.
L'importanza della coltura della vite è testimoniata anche dall'architettura locale: la facciata della Cattedrale dell'Assunta ne riporta immagini sullo splendido portale a simboleggiare la fecondità e l'eucaristia.
Qui sorge la Cantina Crifo.
Costituita nel 1960 da 27 soci fondatori, la Cantina Cooperativa della RIforma FOndiaria (CRIFO) di Ruvo di Puglia conta oggi circa 1.500 soci per una superficie di 1.550 ettari di vigneti. La produzione di circa 140.000 ettolitri di vino è per la maggior parte Doc Castel del Monte e Igt Murgia e Puglia.
I vigneti sono posti nella media collina (250/450 metri di altitudine) su terreni marnosi, poveri, ciottolosi.
I vitigni più diffusi sono Bombino, bianco e nero, Pampanuto, Greco, Uva di Troia.
Il Bombino bianco ha origini non chiare, anche se qualche studioso indica la penisola iberica come luogo d'origine. Ha molti sinonimi, come Stracciacambiale o Pagadebiti, che ne indicano la capacità di dare reddito anche in annate difficili. Si accompagna bene al Pampanuto, la cui presenza è limitata alle zone di Ruvo di Puglia e di Corato, dove si trova anche associato nei filari.
Da queste uve, coltivate su terreni marnosi, leggermente argillosi, misti a sabbie di origine carsica, la Cantina ottiene il Bianco Castel del Monte Doc, dal colore giallo paglierino, il leggero profumo di mela acerba, dal sapore secco e leggermente acidulo.
Pare che il Bombino nero non abbia molto a che fare con quello bianco, e le sue origini sono oscure. Sembra che il nome derivi dalla forma singolare del grappolo, che ha dato origine al sinonimo Bambino con cui alcuni viticoltori ancora lo chiamano. Altro sinonimo è quello di Buonvino, meritato in grazia della sua capacità produttiva e della resa in mosto. L'Uva di Troia è invece un vitigno meno produttivo e costante, che negli ultimi anni ha un poco sofferto della competizione del Bombino. Dall'unione dei due vitigni si ottiene un vino dal colore rosso rubino, che con l'invecchiamento assume riflessi arancioni, dal profumo di amarena, sapore secco, tannico.
Approfondimenti
Lo scopo è quello di seguire le linee di sviluppo della viticoltura nazionale legata alla produzione di vini di qualità, ed alla loro commercializzazione.
Il percorso inizia dalla Sicilia, per risalire fino alla valle del Caffaro, ai confini tra la provincia di Brescia e di Trento.
Toccheremo aziende di dimensioni e caratteristiche molto diverse con l'intento di vedere in quali modi un settore d'avanguardia come quello della nostra produzione vinicola si stia adeguando alle modifiche del mercato e come la competitività internazionale stia plasmando la nostra maglia aziendale.
Fantic è un marchio registrato da Isagro Italia.
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Fonte: Isagro Italia