L'azienda Cora Seeds sarà presente al Fruit Logistica 2010, allo scopo di presentare le sue più importanti cultivar al mercato orticolo internazionale. Cora® Seeds è la società sementiera costituita nel 2006 a Cesena da Maurizio Bacchi, che produce e commercializza sementi da orto destinate all’utilizzo professionale. Svolge un’intensa attività di ricerca e di sviluppo nella propria stazione sperimentale.

Cora® Seeds è distributore esclusivo per l’Italia dei prodotti delle società olandesi Pop Vriend Seeds e Agrisemen.

L’intensa attività di miglioramento genetico e di sperimentazione che Cora® Seeds sta eseguendo ormai da alcuni anni all’interno della stazione sperimentale di Cesena (che dispone di una superficie di 10 Ha) e nelle stazioni sperimentali sparse per l’Italia e per l’Europa ha permesso di individuare diverse selezioni e varietà molto interessanti e valide.

Spinaci e cipolle in vetrina
Tra le diverse varietà che Cora Seeds presenterà durante la manifestazione tedesca sono da segnalare:

PV 7151 F1 (Rakaia): Spinacio bolloso  per cicli primaverili-estivi ed estivi - autunnali, con accrescimento semi-eretto, foglia bollosa spessa e con colore verde molto scuro e brillante. Presenta resistenza alla Peronospora Pf 1-10 ; Rakaia è idoneo  per la produzione per il mercato fresco, per sfalciati adulti e baby leaf.

PV 7131 F1 (Waitiki): Spinacio bolloso primaverile-estivo-autunnale, a ciclo medio-tardivo, con accrescimento della pianta eretto, foglia bollosa e spessa con colore verde molto scuro. Presenta resistenza alla Peronospora Pf 1-10 ed è idoneo per la produzione per il mercato fresco, per sfalciati adulti e baby leaf.

CRX 2399 F1 (Elenka): Ibrido di cipolla gialla a giorno lungo, di colore bronzeo molto intenso a ciclo medio-tardivo, indicato per la raccolta dalla fine di  luglio in poi ed idoneo al lungo stoccaggio. Viene utilizzata sia per il mercato fresco che per l'industria. La pianta è vigorosa e molto rustica. Il bulbo appare di calibro medio-grosso ed omogeneo, forma rotonda, estremamente duro, idoneo per la raccolta meccanica e lo stoccaggio alla rinfusa. La lunga conservazione non porta alla riduzione dello standard qualitativo. 

Lattughe resistenti a Fusarium
Da qualche anno è diventato ancora più difficile coltivare lattughe di qualità a causa anche della crescente presenza di malattie di vario genere.

Oggi esiste su gran parte del territorio nazionale un ulteriore fungo che provoca problemi vascolari con conseguente avvizzimento del fogliame e, in diversi casi, la morte delle piantine con gravi perdite economiche da parte delle aziende colpite. Questo patogeno, identificato come Fusarium Oxisporum f. Sp. Lactucae razza 1, è un fungo del terreno che aggredisce le lattughe creando infezioni prevalentemente in corrispondenza dei rialzi termici.

Inizialmente la malattia si manifesta con stentato sviluppo delle piante, per poi concludersi con avvizzimento e forte clorosi fogliare, fino ad arrivare alla morte della cultivar. Le piantine infette sezionate longitudinalmente mostrano un evidente imbrunimento o arrossamento vascolare che dalla radice fittonante si spinge all’interno della corona. Con il procedere della malattia spesso si formano delle cavità a livello dei vasi. La necrosi è frequente anche a livello delle nervature fogliari.

Fino ai primi anni del 2000 non se ne aveva traccia in Italia; la vera e propria esplosione si è verificata soprattutto nelle zone del bergamasco e del bresciano. Da allora si sono avute notizie anche di infezioni nelle zone della Romagna, della Piana del Sele e in diverse aree del Veneto, storiche per la produzione di questo prodotto.

Cora Seeds e Agrisemen sono riusciti ad ottenere, con attività di breeding in Italia, varietà di lattuga resistenti a Fusarium.

"In laboratorio - spiega Maurizio Bacchi, direttore di Cora Seeds - siamo arrivati alla conferma che, con inoculo forzato, in ambiente sterile con temperature controllate ottimali per lo sviluppo del patogeno, abbiamo linee resistenti."

"Vi sono 2 lattughe a cappuccio, Altadis (AS 7016) e Natexis (AS 7019), e tre batavie Susybel (AS 7170), Aquarel (AS8155) e Loribel (AS7162), che non presentano alcun danno apportato dal fungo Fusarium Oxisporum Latucae Razza 1 quando con le medesime condizioni si ha una mortalità quasi totale del testimone principale. Queste varietà sono resistenti anche a tutti i 26 ceppi di Bremia Lactucae attualmente riconosciuti e alla Nasonovia Ribisnigri (afide rosso delle lattughe)."

"Inoltre - spiega Bacchi - sono molto interessanti per le caratteristiche tipiche. Le due lattughe a cappuccio Altadis e Natexis sono adatte ai trapianti primaverili e autunnali, presentano un cespo molto pesante di colore verde medio e sono destinate sia al mercato fresco, ottime per la commercializzazione verso GDO, sia per la produzione industriale rivolta alla quarta gamma dove riscontrano un ottimo successo per la loro elevata resa in bianco.

"Le batavie gentiline SusybelAquarelLoribel coprono in ordine i trapianti dalla primavera all’estate e al contrario verso l’autunno. Presentano anche esse un cespo voluminoso e pesante con un colore verde medio molto brillante che le porta, grazie anche alla loro morbida arricciatura del fogliame, ad essere molto apprezzate dal mercato nazionale ed internazionale."