I cambiamenti climatici registrati negli ultimi anni, assieme alle irregolari ed estreme precipitazioni piovose alternate da periodi di siccità e sbalzi termici, hanno favorito lo sviluppo del disseccamento fogliare precoce della cipolla.

Ed è proprio su questa avversità che si è focalizzata Cora Seeds, azienda italiana che commercializza nuove varietà destinate al mercato professionale e che, lo scorso 8 novembre, ha organizzato il primo Onion day.

Questa prima giornata tecnica dedicata alla cipolla è stata quindi l'occasione per descrivere la principale causa di questa manifestazione e la condivisione delle best practices individuate nelle aree di produzione dove si sono manifestate prima queste sintomatologie.


Il disseccamento fogliare precoce

L'avversità è da attribuire allo Stemphylium, fungo patogeno che, da 6-7 anni in Europa Centro-Meridionale e da un paio di anni in Italia, sta causando danni.

Gli effetti del suo sviluppo sulle coltivazioni si manifestano con un anticipato e completo disseccamento dell'apparato fogliare della cipolla che non riesce così a completare l'entrata in quiescenza del bulbo, ossia la chiusura del colletto, lasciando così spalancate le porte all'ingresso e allo sviluppo dei altri patogeni.

L'effetto pratico è, oltre all'evidente riduzione della produzione per riduzione del ciclo, la perdita di una significativa quantità del prodotto raccolto per sviluppo di marciumi durante il periodo di conservazione e di commercializzazione. Negli areali vocati alla produzione della cipolla dei paesi dell'Est dove questo fenomeno è noto già da alcuni anni, il grave impatto sulla produzione ha spinto agricoltori e tecnici a sviluppare accorgimenti e strategie di contenimento.
 
Marciume
Marciume del bulbo della cipolla in conservazione dopo attacco di Stemphylium