La difesa dei vigneti dedicati alla produzione di uva da vino è fondamentale per garantire la qualità e la quantità delle produzioni. Le malattie fungine come la peronospora e l'oidio, insieme agli stress ambientali come siccità o gelate primaverili, rappresentano minacce significative per la salute delle viti.
La gestione di questi fattori attraverso strategie preventive è cruciale. Nel 2012 l'Università di Avignone, in Francia, ha avviato una ricerca sull'effetto benefico della luce UV-C sulle piante. I raggi ultravioletti, infatti. stimolano le piante a rafforzare le loro difese naturali tramite la produzione di acido salicilico che le fa reagire in modo più efficace a malattie, gelate e siccità.
Dopo anni di studi e risultati promettenti, la società UV Boosting - nata dalla collaborazione tra l'Università francese e Technofounders - ha sviluppato la prima attrezzatura in grado di operare con luce UV direttamente in vigneto.
Valter Bagnarol, viticoltore friulano e fondatore del marchio Mr Bio racconta al sua esperienza con la tecnologia UV Boosting
Malattie sotto controllo con meno agrofarmaci
Per quanto riguarda la gestione delle fitopatologie, l'esposizione delle viti alla luce UV-C si è dimostrata efficace nel prevenire e inattivare lo sviluppo di funghi patogeni, riducendo la necessità di trattamenti chimici fino al 50%.
Questo favorisce una gestione più efficiente e sostenibile del vigneto, contribuendo anche a ridurre l'impatto ambientale ed economico grazie ad un minor impiego di fitofarmaci.
UV Boosting progetta attrezzature per stimolare le difese naturali delle viti con i raggi UV
(Fonte foto: UV Boosting)
Miglioramento della fotosintesi in condizioni di stress ossidativo
In ogni fase, l’esposizione alla luce ultravioletta stimola le risposte di difesa e di resilienza delle piante, riducendo l’impatto di ulteriori stress che normalmente altererebbero l’equilibrio fisiologico e deprimerebbero l’attività fotosintetica e le prestazioni delle piante.
Gli UV-C promuovono la produzione di sistemi di difesa antiossidanti e, nelle giuste condizioni, persino di clorofilla, aiutando a mantenere il raccolto sano e produttivo.
Le attrezzature per il trattamento con raggi UV-C sono adatte a trattori scavallanti o interfilari e alimentate dalla presa di forza
(Fonte foto: UV Boosting)
Tolleranza allo stress idrico e protezione dalle gelate
Parlando di stress ambientali, l'utilizzo di radiazioni ultraviolette per combattere lo stress idrico nelle viti è una tecnica che ha fornito ottimi risultati nel contrasto ai cali di resa.
La condizione di stress può variare da vigneto a vigneto ma l'esposizione delle piante all'UV-C, stimola l'attivazione di enzimi e metaboliti coinvolti nella risposta delle piante alla limitata disponibilità irrigua. Tali sostanze, prodotte grazie all'aumento dell'efficienza fotosintetica, evitano problemi di disidratazione dei grappoli e supportano lo sviluppo delle viti rendendole più produttive e resilienti.
L'applicazione di raggi UV-C nei vitigni, già a partire dallo stadio di punta verde, protegge sensibilmente le piante anche dalle gelate primaverili, garantendo una maggiore percentuale di gemme aperte e un conseguente incremento del numero di infiorescenze. Risulta evidente l'impatto positivo sulle rese finali.
Le attrezzature per vigneto di UV Boosting possono essere adattate a un'ampia gamma di interfile, altezze e spessori di fogliame
(Fonte foto: UV Boosting)
Vantaggi non solo per la vite
L'utilizzo delle attrezzature di UV Boosting per la stimolazione UV-C può portare, già nel breve periodo, a risparmi significativi perché riduce la necessità di trattamenti chimici, limita le perdite e incrementa le rese finali.
L'utilizzo della luce pulsata ultravioletta rappresenta un'opportunità per l'intero mondo agricolo. I vantaggi sono tangibili sia in termini di qualità del prodotto finale che di sostenibilità delle pratiche agricole. UV Boosting si pone all'avanguardia di questa innovazione, offrendo ai viticoltori italiani un modo efficace per proteggere e potenziare i loro vigneti.
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Fonte: UVBoosting