La pesca è il frutto del pesco (Prunus persica della famiglia delle rosacee e appartiene alle drupacee, gruppo di frutti che comprendono anche l’albicocco, il ciliegio, il susino) e deve il suo nome al fatto che in passato si pensava fosse originaria della Persia anche se, in realtà, è una specie originaria dalla Cina.
In Italia esistono tre pesche Igp: la “Pesca di Leonforte” prodotta in Sicilia nella provincia di Enna, la “Pesca di Verona” coltivata in Veneto in provincia di Verona e la “Pesca e Nettarina di Romagna” prodotta in Emilia Romagna nelle province di Ferrara, Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna.

Al fine del consumo, le pesche possono essere divise in dieci distinte categorie:
- pesche a polpa bianca
- pesche a polpa gialla
- nettarine a polpa bianca
- nettarine a polpa gialla
- pesche platicarpe (schiacciate, ufo o saturnine) a polpa bianca
- pesche platicarpe (schiacciate, ufo o saturnine) a polpa gialla
- nettarine platicarpe (schiacciate, ufo o saturnine) a polpa bianca
- nettarine platicarpe (schiacciate, ufo o saturnine) a polpa gialla
- pesche ghiaccio
- pesche percoche
 


 

I dati riportati di seguito sono relativi a pesche gialle senza buccia.
Il contenuto in acqua delle pesche è pari al 90,7%
I valori nutrizionali della pesca sono per 12% di proteine (che corrispondono a 0,8 grammi ogni 100 grammi), ha un contenuto in carboidrati del 85% (pari a 6,1 grammi di zuccheri disponibili, 1,6 grammi di fibra di cui 0,87 solubile, insolubile lo 0,71 - e assenza di amidi); i lipidi sono contenuti in ragione del 3% (pari a 0,1 grammi ogni 100 grammi). La parte edibile della pesca risulta in percentuale del 91%.

Calorie ogni 100 grammi: 27 Kcal
L’apporto calorico della pesca è di 27 Kcal ogni 100 grammi di parte edibile.
E’ un frutto con un apporto calorico particolarmente basso; quindi è consigliabile per diete ipocaloriche.

Indice glicemico: 35
La pesca ha un indice glicemico basso (induce un rilascio di insulina basso al momento dell’assimilazione).

Apporto di sali minerali e vitamine
Per quanto riguarda i sali minerali, la pesca un vero e proprio “integratore alimentare naturale”. Ogni 100 grammi di parte edibile apporta i seguenti minerali in forma altamente assimilabile:
260 milligrammi di potassio;
20 milligrammi di fosforo;
9 milligrammi di magnesio;
8 milligrammi di calcio:
3 milligrammi di sodio;
0,4 milligrammi di ferro;
0,35 milligrammi di zinco;
0,04 milligrammi di rame.

La vitamina maggiormente presente nella pesca è la vitamina C (4 mg/100 grammi) seguita dalla vitamina A (27 µg di retinolo equivalente) e dal gruppo delle vitamine B: Niacina (vitamina B3 o vitamina PP) in ragione di 0,5 mg/100 grammi, Riboflavina (vitamina B2) in ragione di 0,03 e la Tiamina (vitamina B1) in ragione di 0,01 mg/100 grammi.

Colesterolo
La pesca non contiene colesterolo.

Nutraceutica – effetti sulla salute
La pesca ha un sapore e una polpa profumata e delicata e, sia che si tratti di varietà a polpa gialla o a polpa bianca, ha un contenuto elevatissimo in polifenoli, fondamentali per controllare i radicali liberi, svolgere azione antiossidante, evitare l’invecchiamento cutaneo e ridurre l’effetto dell’età.
Questi composti contribuiscono a regolare l’equilibrio acido/base del sangue e regolare la flora batterica intestinale.
Avendo un apporto calorico molto basso è indicata nelle diete ipocaloriche.
E’ una buona fonte di fibre solubili.
E’ uno dei frutti più indicati durante le fasi climatiche molto calde in quanto, con un contenuto molto elevato di sali minerali e grazie all’elevato contenuto in acqua svolge un immediato effetto dissetante.
Grazie al suo apporto in zuccheri semplici è ideale per chi soffre di pressione bassa in quanto vengono immediatamente assorbiti dal torrente circolatorio. Gli zuccheri semplici sono utili, in particolare, per due tipi di cellule: quelle del cervello e quelle dei globuli rossi del sangue che utilizzano prevalentemente il glucosio (contenuto in parte nella pesca) per il loro metabolismo, non potendo utilizzare gli acidi grassi. Non dimentichiamo inoltre che il glucosio è importante per la contrazione muscolare.
Contiene anche una piccola percentuale di grassi.
Ai fini nutraceutici si consiglia l’utilizzo della pesca (in tutte le sue 10 variabili…) con la buccia; infatti la buccia contiene molteplici principi nutritivi, in particolare fibra (che aiuta il transito e la peristasi intestinale) e… piccolo segreto, se impiegate con la buccia “fanno ingrassare di meno”!.

Nutraceutica - nutrire il cervello
Come abbiamo già detto, il glucosio contenuto nel frutto della pesca, è lo zucchero metabolico per eccellenza e assicura nel circolo sanguigno il contenuto in glucosio che deve essere costantemente presente nel sangue (in ragione di 70/120 mg su 100 ml) e mantenuto in equilibrio da insulina e glucagone che sono gli ormoni prodotti dal pancreas.
Studi eseguiti sull’utilizzo della pesca hanno evidenziato che dopo un buon apporto di zuccheri si manifesta una maggiore produzione cerebrale di serotonina che agisce sulla sensazione di benessere e ha un’azione antidepressiva.
Consumare pesche ha quindi un effetto estremamente favorevole sull’organismo e sul nostro umore.
Ma anche sul sonno…questo grazie al coinvolgimento degli zuccheri della pesca nel trasporto del triptofano, un aminoacido essenziale per la regolazione del sonno.

Nutraceutica – utilizzi fitoterapici
Dai semi, inoltre, si estrae un olio di colore giallo con blanda azione lassativa (come l’olio di mandorle) e come emolliente principale per la preparazione di creme per l’idratazione della pelle. Da quest’olio, avendo effetto sedativo sulla tosse, si possono ottenere sciroppi naturali e può essere utilizzato nelle gastralgie (come reflusso gastroesofageo, gastrite, ulcere).
I fiori di pesco tritati e utilizzati come decotto possono essere utilizzati per ottenere sciroppi purgativi.

A chi fa bene
Le pesche sono adatte a tutta la popolazione in normale stato di salute. Sono particolarmente indicate, nelle condizioni di elevato caldo estivo, per gli anziani in quanto risultano particolarmente utili per la favorevole produzione dei microrganismi “buoni” (detti probiotici che facilitano la digestione.

A chi non fa bene
In ragione dell’elevato contenuto in potassio non è adatta per chi soffre di iperkaliemia.
Inoltre potrebbe non adatto a chi soffre di sindromi dismetaboliche o a chi è intollerante ai tricomi presenti nella peluria (non nelle nettarine).
Nelle persone diabetiche il loro consumo deve essere limitato.

Consigli per un "buon consumo"
Si consiglia di scegliere frutti sani, freschi, integri e non “raggrinziti” in quanto la pesca è un frutto delicato e si deteriora facilmente in presenza di lesioni della buccia. Si consiglia di evitare l’acquisto di frutti con aree circolari morbide o scure (le cosidette ammaccature) perché si deteriorano rapidamente.
Per quanto riguarda la consistenza: il frutto deve essere sodo e compatto, ma non eccessivamente duro in quanto è indice di raccolta troppo anticipata. In questo caso il frutto tenderà a raggrinzire e perdere turgidità prima di maturare.
Se si acquistano pesche non ancora mature, possono essere lasciate a maturare per uno o due giorni a temperatura ambiente, prima di conservarlo in frigorifero (dove si bloccano i processi di maturazione ma prosegue la traspirazione dei liquidi; se si lasciano le pesche in frigorifero per troppo temo, queste non maturano ma tenderanno a raggrinzire e perdere peso).
Un altro elemento organolettico per una buona scelta delle pesche è il profumo: i composti fenolici che rilasciano il profumo si generano solo durante la maturazione fisiologica. Una pesca profumata sta maturando naturalmente.

Disponibilità sul mercato
In Italia le pesche sono disponibili da maggio a ottobre.


Codice alimento “Inran”:
007000
http://www.inran.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html?idalimento=007280&quant=100  

D.ssa Anna Laura Magnani 
Laureata in Farmacia conseguita presso la Facoltà Statale di Milano, Master in Nutrizione conseguito presso la New York University (Usa).
La specializzazione in Nutrizione ha reso possibile molte esperienze e consulenze:
• Consulente nutrizionale per radio 105 New York
• Collaboratrice e consulente per la rivista mensile "Starbene"
• Consulente nutrizionale per società professionistica di Basket maschile A1
• Consulente nutrizionale per squadra di pallavolo femminile di A1
• Realizzatrice di un programma radiofonico sull'alimentazione su "Radio Lombardia"
• Consulente per Telelombardia in programmi inerenti alla nutrizione
• Membro del Consiglio Direttivo U.T.C. (Unione Tutela Consumatori)
• Dal 2007 Consulente Nutrizionale per il Centro Benessere "Driadi" di Faenza e "Acqua Fitness" di Ozzano dell'Emilia.
• Fino al 2009 titolare di farmacia sita in provincia di Novara.
• Dal 2010 collaboratrice del gruppo Alce Nero & Mielizia S.p.A.
• Dal 2012 iscritta alla scuola di Nutrizione ed integrazione nello sport presso l'Università degli Studi di Padova
www.irondietzone.com