L'impegno delle donne della Coldiretti inizia nel 1953, quando il Movimento femminile comincia ad intervenire su temi sociali come le pensioni, la scuola, le abitazioni e le infrastrutture del territorio rurale.
Nel 1976 assume il carattere di movimento di categoria autogestito dalleimprenditrici agricole. Inizia ad occuparsi di temi professionali e sindacali, contribuendo al successo di alcune battaglie fondamentali,come quella per la parità dei componenti dell'impresa, quella per la tutela della maternità e quella per la legge di incentivazione dell'imprenditoria femminile.
Nel 1998 il Movimento diventa Coordinamento, con una struttura più snella, più presente in ogni provinciae più inserita, secondo il principio del mainstreaming, nelle attività generali di Coldiretti.
Il Coordinamento femminile della Coldiretti fa parte della Commissione Femminile del Copa (Comitato organizzazioni professionali agricole) che rappresenta le organizzazioni agricole di tutti i paesi dell'Unione europea del Comitato per l'imprenditoria femminile, istituito presso il ministero dell'Industria, ai sensi della legge 215 su 'azioni positive per l'imprenditoria femminile'; dell'Osservatorio per l'imprenditoria ed il lavoro femminile in agricoltura, istituito presso il ministero delle Politiche agricole e fa parte anche di diverse Commissioni di parità a livello territoriale, del Coordinamento Donne d'Impresa, costituito dalle espressioni femminili di undici organizzazioni dell'agricoltura, dell'artigianato,del commercio, della piccola industria e del movimento cooperativo.
Tra le sue finalità promuovere lo sviluppo dell'imprenditoria femminile in agricolturae nel mondo rurale, realizzare una attività culturale e di comunicazione versoi consumatori e la società, elaborare indicazioni e proposte in materia di politiche sociali per il mondo rurale e rappresentare la Coldiretti nelle istituzioni della parità.
 
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