Il nocciolo presenta una spiccata caratterizzazione territoriale, ripartendosi in pochi Paesi e all'interno di questi, spesso in regioni ad elevata specializzazione colturale. Il motivo di questa concentrazione territoriale è da ricercarsi essenzialmente nelle esigenze pedoclimatiche della coltura e nelle caratteristiche ambientali ad essa favorevoli. I principali paesi produttori di nocciole nel mondo sono, in ordine d'importanza, la Turchia, l'Italia, la Spagna e gli Stati Uniti, ai quali si sono aggiunti di recente l'Azerbaijan, la Georgia, il Cile, l'Argentina e il Sud Africa.
L'Istat registra dati interessanti riguardo sia alle superfici coltivate che alle produzioni ottenute. Nel 2022 la superficie coltivata a nocciolo è di circa 94.529 ettari con una produzione complessiva di circa 1.048.793 quintali, ciò si traduce in un aumento del +5% in superficie e del +20% in produzione rispetto all'anno 2021 (Istat.it).
Nelle principali regioni italiane produttrici di nocciole troviamo il Piemonte primo in classifica, seguito dal Lazio e dalla Campania. Un altro aspetto rilevante da tenere in considerazione è il fatto che nel corileto molte delle pratiche colturali possono essere meccanizzate e l'impiego di manodopera è limitato rispetto ad altre colture, come quelle viticole, cerealicole e frutticole. Per questa ragione, oggi la coltivazione del nocciolo potrebbe rappresentare una valida alternativa alle coltivazioni sopra menzionate a livello produttivo, economico e occupazionale.
Come aumentare la resa finale del nocciolo e ridurre lo scarto?
Il nocciolo è una pianta rustica e piuttosto adattabile a tutti i tipi di suolo anche se la pianta non tollera i suoli sciolti e quelli tendenti al ristagno idrico. Essa predilige suoli con un pH compreso tra 6.0 e 8.0 e con percentuali di calcare non superiori a 8-10%.
Il nocciolo tollera i freddi invernali, anche se temperature al di sotto di -5/-10 °C possono causare danni agli organi fiorali soprattutto nel periodo della piena fioritura. Invece, le temperature estive superiori ai 35 °C possono compromettere lo sviluppo vegeto-produttivo della pianta.
Dunque, per coltivare il nocciolo al meglio è necessario adottare poche tecniche colturali e scelte agronomiche che riguardano: la qualità del materiale vivaistico, la varietà, l'allevamento, l'irrigazione, la potatura, il frappage per il controllo della cimice e la nutrizione. Quest'ultima risulta essenziale per garantire sia un aumento della resa e della qualità finale del nocciolo che un reddito remunerativo per l'imprenditore agricolo.
La metodologia Ilsa
Ilsa suggerisce una metodologia consolidata nel viterbese a base di specialità nutrizionali e biostimolanti da utilizzare nella fase di accrescimento frutti ed inizio invaiatura. Tali specialità nutrizionali e biostimolanti sono ottenuti da un processo esclusivo di Ilsa denominato Idrolisi Enzimatica (FCEH®) applicato a materie prime di origine animale oppure vegetale. Questo tipo di idrolisi si caratterizza per l'attitudine a liberare peptidi ed amminoacidi in forma prevalentemente levogira, ovvero quella forma biologicamente più attiva ed utile per le piante.
IlsaC-on è un biostimolante 100% vegetale liquido, ammesso in biologico, a base di idrolizzato enzimatico di Fabaceae®, ricco in amminoacidi levogiri, triacontanolo naturale, saponine, polifenoli, acido γ- e β- amminobutirrico e polisaccaridi. Queste molecole organiche ad azione specifica favoriscono la moltiplicazione cellulare, l'assorbimento dei nutrienti ed acqua ed attivano i meccanismi di tolleranza della pianta a situazioni di stress ambientale (elevate traspirazioni e temperature, siccità, ecc.).
Etixamin è una specialità nutrizionale idrosolubile ammessa in biologico, apporta azoto organico (14%) e amminoacidi (90%) prontamente assimilabili per un'azione mirata per supportare l'accrescimento dei frutti. L'azoto svolge un'azione nutrizionale essenziale durante la fase di accrescimento frutto. Invece, il pool di amminoacidi funge da riserva di azoto e ha un'azione sia complessante nei confronti dei nutrienti che da carrier nel veicolare, in poco tempo, questi elementi nei vari organi della pianta.
(Fonte: Ilsa)
Ilsamin Calcio è una specialità nutrizionale in formulazione liquida, anch'essa ammessa in biologico ed è a base di calcio (8%) complessato da amminoacidi per favorire l'ispessimento dei tessuti in corso di formazione, aumentare la consistenza dei frutti e conferirne maggiore coesistenza e resistenza agli attacchi da cimice. Inoltre, gli amminoacidi presenti hanno una azione positiva nell'attivare il processo fotosintetico e i meccanismi di risposta delle piante a stress abiotici (sbalzi di temperatura, siccità, ecc.) prevenendo di conseguenza la cascola dei frutti.
Etixamin Bio-K è una specialità nutrizionale idrosolubile, ammessa in biologico, ricca in potassio (18%) e zolfo (15.5%) essenziali per la fase di formazione ed accumulo delle sostanze grasse nel nocciolo e amminoacidi (presenti in Gelamin®) con azione veicolante e antistress. Etixamin Bio-K migliora le caratteristiche qualitative delle nocciole garantendo un prodotto finale in linea con le esigenze dell'industria dolciaria e di trasformazione.
(Fonte: Ilsa)
Come utilizzare IlsaC-on, Etixamin, Ilsamin Calcio ed Etixamin Bio-K?
- In fase di accrescimento frutti: IlsaC-on si impiega alla dose di 2 (Kg/ha) in associazione ad Etixamin alla dose di 5 (kg/ha) e ad Ilsamin Calcio alla dose di 2 (kg/ha). Si suggerisce di effettuare 2 interventi a cadenza di 10-15 giorni;
- inizio invaiatura frutti: IlsaC-on si impiega alla dose di 2 (Kg/ha) in associazione ad Etixamin Bio-K alla dose di 5 (kg/ha). Si suggerisce di effettuare 1 oppure 2 interventi a cadenza di 15-20 giorni.
Tutti i biostimolanti e specialità nutrizionali Ilsa sono prodotti innovativi ottenuti da tecnologie green ad altissima sostenibilità ambientale. Tali prodotti sono in grado di garantire ai nostri produttori di nocciolo di aumentare la resa e la qualità dei loro raccolti, anche in condizioni difficili causati da vari fattori, permettendo loro di competere sul mercato nazionale ed internazionale.
Inoltre, i prodotti Ilsa sono 100% compatibili con tutti i prodotti commercializzati in commercio (commodity e fitosanitari) e possono essere impiegati anche in agricoltura convenzionale.
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Fonte: Ilsa