Guerra in Ucraina, i prezzi dei fertilizzanti alle stelle, +149% e +141% per i fertilizzanti azotati e a base di potassio rispetto al 2021. Per i settori in difficoltà sono previsti aiuti finanziari dai 450 milioni di euro della riserva agricola del 2023, dalla revisione del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato e dalla tassazione sugli extraprofitti delle aziende energetiche europee.

 

Resta l'obiettivo Ue di concimi più sostenibili grazie ai programmi REPowerEU, Orizzonte Europea, la strategia per l'idrogeno europeo e una revisione dei Piani Pac, ma la priorità al momento resta quella di garantire approvvigionamenti di fertilizzanti all'industria agricola europea.

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Prezzi dei fertilizzanti alle stelle

Russia, Ucraina e Bielorussia sono tra i Paesi che tra il 2019 e il 2021 hanno esportato la maggior parte dei fertilizzanti azotati e a base di potassio verso l'Ue.

 

La guerra in Ucraina ha provocato forti crisi nelle forniture di gas naturale (dal quale dipende la produzione di molti concimi azotati) e sul mercato internazionale, tanto che i prezzi dei fertilizzanti sono schizzati alle stelle: da settembre 2021 a settembre 2022 i prezzi dei fertilizzanti azotati sono aumentati del 149%, quelli a base di potassio del 141%, mentre il fosfato di roccia è aumentato del 254% rispetto alla media del prezzo tra il 2016 e il 2020.

 

Sospesi i dazi doganali

Una prima misura per garantire le forniture di fertilizzanti e per alleviarne i prezzi era già stata presa lo scorso luglio, quando la Commissione Europea aveva deciso di sospendere i dazi doganali per ammoniaca e urea, usate per la produzione di fertilizzanti azotati.

 

Tuttavia, il 50% della produzione di alimenti nel mondo dipende oggi da azoto, fosforo e potassio, e, dato che gli agricoltori europei continuano a risentire degli effetti dell'inflazione e della carenza di concimi, la Commissione Europea ha presentato una nuova Comunicazione con una serie di azioni e orientamenti volti ad aiutare l'industria agricola europea.

 

Gli aiuti per i settori in difficoltà

Lo scorso luglio la Commissione Europea ha rilasciato la Comunicazione "Risparmiare gas per un inverno sicuro", che ha posto le basi in Ue per affrontare i tagli di gas provenienti dalla Russia, con misure come la diminuzione del consumo di gas in Europa del 15% entro la primavera del 2023, l'abbassamento del riscaldamento, l'acquisto comune di gas, una spinta sulle rinnovabili, ma anche garantire l'approvvigionamento a famiglie e industrie nei settori chiave.

 

Secondo la Comunicazione della Commissione Europea sui fertilizzanti, gli Stati membri, nei loro Piani di Emergenza Nazionale, dovranno dare priorità all'accesso continuo e ininterrotto al gas naturale ai produttori di concimi in caso di razionamento. Questa misura garantirà approvvigionamenti costanti, in modo da consentire loro la possibilità di continuare a produrre fertilizzanti.

 

Altri aiuti finanziari all'orizzonte

La Commissione sta anche studiando degli aiuti finanziari per i settori in difficoltà. Tra questi, la possibilità di utilizzare la riserva agricola per l'esercizio finanziario del 2023, che vale 450 milioni di euro e il "contributo di solidarietà", un'imposta sulle entrate delle aziende petrolifere e di gas europee che, secondo la proposta di Regolamento del Consiglio Europeo, sarà prelevata a un tasso di almeno il 33% sugli extraprofitti di queste società, per aiutare famiglie e imprese più vulnerabili in Ue. Infatti, le aziende energetiche europee hanno beneficiato in modo sproporzionato degli attuali prezzi elevati dell'energia, dato che solo nel secondo trimestre del 2022 le principali aziende petrolifere europee, la TotalEnergies e la Shell, hanno avuto un profitto rispettivamente di 9,8 miliardi di dollari e 11,5 miliardi di dollari.

 

Altri aiuti potranno infine arrivare grazie al nuovo quadro temporaneo sugli aiuti di Stato (modificato a luglio 2022), secondo il quale si possono aiutare compagnie e produttori di fertilizzanti con un massimo di 150 milioni di euro, mentre le aziende agricole individuali con un massimo di 250mila euro.

 

Verso concimi più sostenibili

Per mantenere una produzione sostenibile di concimi in Ue e ridurre le dipendenze da Paesi terzi, la Commissione Europea ha in primis invitato gli Stati membri a una revisione dei propri Piani Pac, per dare priorità a politiche agricole più sostenibili, tra cui piani di gestione dei nutrienti, miglioramento della salute del suolo, l'agricoltura di precisione, l'agricoltura biologica e l'utilizzo delle leguminose nella rotazione delle colture.

 

In secondo luogo, la Commissione incoraggerà i Paesi Ue in investimenti nel biometano e nell'idrogeno sostenibili per la produzione di ammoniaca, principalmente tramite la strategia europea per l'idrogeno, adottata nel 2020, e il Piano REPowerEU.

 

Nei primi quattro mesi del 2023 la Commissione Europea adotterà un Piano di Azione Integrato di Gestione dei Nutrienti per promuoverne un uso più efficiente e per andare verso gli obiettivi del Green Deal europeo, tenendo conto delle situazioni di partenza degli Stati membri.