Era da molto tempo che la domanda mondiale di fertilizzanti non subiva una diminuzione come quella della campagna appena trascorsa.

Secondo le stime dell'Ifa, l'Associazione internazionale delle industrie di fertilizzanti, il consumo globale dovrebbe attestarsi nel 2008-2009 a 159,6 milioni di tonnellate di elementi nutritivi, corrispondente a un calo di circa il 5%. Nonostante questo, l'associazione è fiduciosa per i prossimi cinque anni.
 
A livello mondiale il consumo dovrebbe già riprendersi di circa il 3,6% nella campagna che sta per iniziare. La previsione è +2,6% per l'azoto, +6,1 per il fosforo e +4,1 per il potassio. La crescita, seppure in maniera disomogenea, è attesa in tutte le aree del mondo.
Dovrebbe essere forte in Nord America, più flebile in Asia, praticamente nulla in America Latina.
 
Nell'Europa centrale ed orientale, mediamente, dovrebbero essere recuperati circa 1 milione di tonnellate di elementi nutritivi, dopo la perdita di 3,4 milioni nella passata campagna. Supponendo un aumento annuale dei consumi del 2,3%, il livello del 2007 sarebbe raggiunto nel 2011. In Europa occidentale l'aumento dovrebbe essere molto più contenuto al +0,8%, ma rappresenterà comunque una svolta positiva dopo 2 decenni di stagnazione.
 
Nonostante la ripresa dei consumi, nel 2013 l'offerta di azoto dovrebbe essere superiore alla domanda grazie all'aumento delle capacità produttive. Il rapporto surplus/approvvigionamento dovrebbe raggiungere l'8% sui prodotti azotati (5% nel 2009) e il 6% per l'urea (2% nel 2009). Tale rapporto dovrebbe ridursi per l'acido fosforico al 7% (10% nel 2009) e per lo zolfo al 4,5% (6,3% nel 2009). Per il potassio si stabilizzerà al 25%.