Secondo Michel Pastoureau, accademico alla Sorbona di Parigi e forse il più grande esperto della storia dei colori, il significato dell'arancione è quello di salute e vitalità ed è, infatti, il colore che molto spesso caratterizza le confezioni dei farmaci e dei complessi vitaminici. Una vitalità che sembra aver contagiato, anche nel 2024, i future delle arance, destinate a diventare succhi da consumare prevalentemente nel corso della prima colazione.

 

Complici la siccità e le malattie come il citrus greening, o inverdimento degli agrumi, le quotazioni sono schizzate alle stelle e si prevedono prezzi record per la campagna in corso. Uno scenario che rimanda al film "Una poltrona per due", il classicissimo della Vigilia di Natale con Eddie Murphy e Dan Aykroyd, nel quale i due si arricchiscono spaventosamente proprio per aver scommesso sulle quotazioni delle arance.

 

Anche oggi siamo ai massimi storici, che hanno tagliato i raccolti in Brasile, il principale Paese esportatore a livello mondiale, nel quale si prevede però un raccolto magro. Un allarme già lanciato lo scorso mese di maggio, alle prime avvisaglie di cambiamento climatico e con la siccità che iniziava ad impensierire i produttori e l'industria di trasformazione.

 

Secondo le previsioni dell'associazione di produttori di agrumi e delle aziende di succhi Fundecitrus, nello Stato di San Paolo siamo al cospetto del raccolto più scarso degli ultimi trentacinque anni e c'è chi scommette che sia la peggiore annata mai vista dal 1970. Solamente rispetto al 2023, peraltro non brillantissimo, i raccolti si collocherebbero su una resa inferiore del 25%.

 

Nel frattempo, informa il Financial Times, "i future sul succo d'arancia concentrato scambiati sull'Intercontinental Exchange di New York hanno raggiunto i 4,92 dollari alla libbra venerdì (pari a 9,83 euro/chilogrammo, Ndr), quasi tre volte superiori ai prezzi di due anni fa, mentre le forniture globali di frutta per la spremitura crollano".

 

Comprensibile il panico lungo la filiera, con gli analisti che catalogano la stagione attuale come la peggiore siccità degli ultimi cinquant'anni, e possibili rincari in vista sulle tavole dei consumatori. Anche sul fronte della qualità, a causa della malattia dell'inverdimento, che impone ai produttori di raccogliere in anticipo per evitare la caduta dei frutti, non vi sono buone notizie, in quanto le arance non raggiungono la maturazione corretta. E c'è anche chi pensa di ricorrere al succo di mandarino per "tagliare" o sostituire il succo d'arancia, così da rendere la colazione meno amara.

 

Lo scenario in Italia

Non si producono arance da succo in Sicilia, ma la siccità ha colpito anche la nostra isola. Lo dice Vito Amantia, produttore della Piana di Catania e presidente di Coldiretti Scordia. "La campagna di raccolta prenderà avvio con le arance bionde ai primi di ottobre - dichiara Amantia - e temiamo quest'anno un calo delle rese nell'ordine del 30%, proprio a causa della siccità e della difficoltà, per chi l'ha avuta, di attingere alle risorse idriche, con maggiori aggravi di spesa e, purtroppo, con qualche fenomeno speculativo".

 

La siccità, secondo Vito Amantia, "darà una ulteriore spinta agli espianti di aranceti, in parte come conseguenza della presenza del Citrus tristeza virus, che in passato ha creato non pochi problemi agli agricoltori, e per i maggiori costi di produzione, che non sempre sono riconosciuti dal mercato".