Investimenti nel settore lattiero caseario in Emilia Romagna e nuove integrazioni sul calendario venatorio in Lombardia. Tutti i dettagli qui sotto.

 

Emilia Romagna

 

Lattiero caseario, un settore ad alto valore aggiunto

In Emilia Romagna si produce il 16% del latte italiano, con oltre un milione di tonnellate di latte vaccino, in una fertile terra di produzione di formaggi Dop, a partire dal Parmigiano Reggiano. "È un settore produttivo estremamente importante per l'economia regionale e nazionale - sottolinea l'assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna Alessio Mammi - come Regione, in questi anni, abbiamo rafforzato il nostro impegno per la competitività dei territori, il prodotto di qualità, il nostro export. Anche nella prossima programmazione avremo un occhio particolare per questo settore, che rappresenta il traino dei prodotti Dop e Igp della nostra regione".

 

Nel periodo 2014-2022 il Psr ha garantito fondi per oltre 408 milioni di euro per la competitività, generando investimenti per oltre 972 milioni. Come focus sul settore lattiero caseario, la Regione ha realizzato 15 bandi, con 173 milioni di contributi concessi, per lo sviluppo di 431 milioni di investimenti. 19 i progetti di filiera finanziati nel settore, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza energetica, l'investimento in innovazione e diversificazione dei mercati, il potenziamento della logistica e la commercializzazione dei prodotti. Infine, sono arrivati circa 3,2 milioni di euro come contributi per i progetti finanziati nel settore.

 

Lombardia

 

Calendario venatorio, nuove disposizioni integrative

La Giunta regionale lombarda ha approvato alcune disposizioni integrative al calendario venatorio regionale 2024-2025 per quanto riguarda la caccia alle specie previste. "Con questa delibera - commenta l'assessore all'Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi - modifichiamo il calendario, uniformandolo al parere di Ispra che espressamente consente l'apertura della caccia al 15 settembre".

 

A partire da mercoledì 18 settembre 2024 è consentita, solo nelle forme da appostamento fisso e temporaneo, e come da raccomandazioni Ispra, la caccia a un determinato numero di specie: colombaccio, cornacchia grigia, cornacchia nera, gazza, ghiandaia, merlo, tordo bottaccio, tordo sassello e cesena. È consentita dal 15 settembre 2024 la caccia a lepre, minilepre, coniglio selvatico e volpe.