Nei mercati internazionali del grano duro fino si continua a registrare un certo nervosismo. Continuano ad aumentare i prezzi Fob del Cwad di prima qualità al Lawrence Market di Toronto, rilevati dalla Commissione Ue l'11 settembre scorso sia per i contratti in euro che per quelli in dollari Usa, mentre dalle rilevazioni della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan il successivo 16 settembre 2024 giunge una prima eco positiva: un lieve aumento del prezzo Fob rilevato presso i porti della regione dei grandi laghi che avrebbe potuto essere più consistente se non fossero leggermente diminuiti gli export basis proprio per il frumento duro. Il rialzo del prezzo di acquisto del Cwad di prima qualità all'elevatore di Rosetown è accompagnato poi da rialzi anche sui prezzi offerti all'origine dagli agricoltori canadesi.

 

Negli Usa invece il 13 settembre resta fermo il prezzo Fob del Northern Durum a 290 dollari alla tonnellata, mentre si assiste il 17 settembre ad una frenata dell'indice dei Future sul frumento duro a Chicago, che riesce comunque a mantenere i livelli raggiunti a luglio, pur avendo fermato la ripresa durata due intere settimane.

C'è nell'aria un'atmosfera rialzista che non riesce ancora ad esprimersi compiutamente perché non è ancora chiaro neppure quanto produrrà il Canada: secondo gli analisti della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan, si scenderà al di sotto dei 6 milioni di tonnellate previste da Statistics Canada, anche se non si sa di quanto.

 

Inoltre, iniziano ad affiorare i primi dati più concreti sulla qualità: il Saskatchewan produrrà l'8% in meno di Cwad di prima qualità rispetto alla media decennale della provincia, mentre l'Alberta subirà un crollo del 19%. A crescere invece le produzioni di Cwad n 2 e n 3, che non danno garanzie quanto a tetto minimo di proteine. Mancano ovviamente dati più certi, per cui gli operatori indugiano.

 

Tutti questi movimenti - ancora in surplace per la verità - non sono ancora percepiti in Italia, dove invece i prezzi del grano duro fino nazionale restano fermi in tutte le borse merci. Stabili anche i grani duri esteri a Milano - eccezion fatta per i non comunitari che perdono 15 euro alla tonnellata - mentre resta fermo il canadese a Bari e ad Altamura. Prezzi all'origine rilevati da Ismea: 12 piazze stabili su 14 rilevate, mentre si registra un terzo importante aumento a Grosseto ed un rialzo di lieve entità a Napoli.


Noli, domanda forte per il trasporto grani

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 18 settembre 2024 - ha interrotto la sua serie vincente durata due giorni, per gli effetti negativi sul listino del segmento di navi più grandi, scendendo di circa lo 0,6% a 1.890 punti, portandosi così al di sotto dei 1.936 punti raggiunti l'11 settembre scorso di 46 punti.

 

Si tratta di un livello che di fatto azzera i recuperi delle ultime settimane e che si pone al di sotto della quotazione del 4 agosto 2024 (1.902 punti) e ridiventa lontanissimo il livello raggiunto solo il 3 luglio 2024 a 2.064 punti.
Archiviata la ripresa di fine agosto e dei primi di settembre la volatilità del Baltic nel medio termine trova ulteriori conferme, anche perché dai 2.419 punti del 18 marzo 2024 - valore massimo degli ultimi mesi - l'indice registra ieri ancora un arretramento di ben 529 punti (-21,87%). L'indice - al 18 settembre 2024 - su base annuale guadagna ora il 23,85% contro il 58,95% dell'11 settembre 2024.


In aumento durante la settimana trascorsa anche l'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: ieri è salito di circa il 2,5% a un massimo di un mese di 1.502 punti, crescendo di 137 punti sui 1.365 dell'11 settembre scorso (+10,04%).
Inoltre, con riguardo all'indice principale "Baltic Dry è sceso di 204 punti o del 9,74% dall'inizio del 2024, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 18 settembre 2024. E la stessa fonte afferma che il mercato è atteso aumentare leggermente a breve per poi riprendere decisamente quota a medio termine "Si prevede che Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 1.901,43 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 2.189,86 tra 12 mesi".

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -0,54%

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 17 settembre 2024 segnala una diminuzione di 3,44 punti sulla settimana precedente (-0,54%) fino a 632,81 punti (quasi 6,33 dollari Usa per bushel): tale valore resta al di sopra della rilevazione di AgroNotizie® del 30 luglio 2024 quotata a 625,90 punti. Rispetto al punto minimo del mese scorso, i 607,57 punti del 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati il 30 novembre scorso - l'indice mantiene un recupero di 25,24 punti (+4,15%).

 

La scorsa settimana - l'11 settembre 2024 - si era segnalato un ultimo aumento di 10,92 punti sulla settimana precedente (+1,75%) fino a 636,25 punti, che ha di fatto concluso una serie di tre incrementi settimanali dell'indice. E appaiono così decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023, da quando la perdita dell'indice si calcola oggi in 454,82 punti (-41,82%).
Inoltre, la quotazione del 17 settembre al cambio di ieri, 18 settembre 2024, è pari a 209,19 euro alla tonnellata, in diminuzione di 2,90 euro alla tonnellata sulla quotazione del 10 settembre scorso valorizzata al cambio dell'11 settembre 2024 in 212,09 euro alla tonnellata. Tale diminuzione di valore è determinata, oltre che al calo dell'indice in euro, anche alla svalutazione della moneta Usa, quotata 0,91 euro la scorsa settimana e scesa ieri a 0,90 euro per un dollaro Usa.

 

Prezzi Fob in rialzo in Canada

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 16 settembre 2024, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi è di 393,76, in lieve rialzo di 1,47 dollari canadesi sul 9 settembre scorso, quando questo valore si era invece attestato a 392,29 dollari canadesi, in lieve calo di 0,88 dollari sul 3 settembre 2024, quando il prezzo Fob si era invece attestato 397,17.

 

Il 26 agosto scorso questo prezzo Fob si era attestato a 390,79 dollari canadesi alla tonnellata e AgroNotizie® aveva così registrato il crollo di 59,23 dollari canadesi rispetto alla quotazione del 29 luglio 2024 - ultima rilevata prima delle ferie - che era ancora attestata a 450,02 dollari.

 

Pertanto, al 16 settembre, le perdite del prezzo Fob del Cwad di prima qualità sul 29 luglio 2024 ammontano ora complessivamente a 56,26 dollari canadesi alla tonnellata. E dal 10 giugno 2024, quando il prezzo Fob del Cwad in partenza dai porti dei grandi laghi aveva raggiunto 530,18 dollari alla tonnellata, al 16 settembre si registrano perdite ancor più pesanti e pari a 136,42 dollari canadesi (-25,73%).


La quotazione del 16 settembre 2024, valorizzata al cambio del 18 settembre 2024 è pari a 260,60 euro alla tonnellata, in diminuzione di 1,43 euro alla tonnellata su quella del 9 settembre e valorizzata al cambio 10 settembre e pari a 262,03 euro alla tonnellata.

 

In pratica, il lieve rialzo del prezzo Fob espresso in dollari canadesi è stato ampiamente neutralizzato dalla svalutazione della divisa nordamericana, passata da un tasso di cambio di 0,67 euro per un dollaro canadese della scorsa settimana a 0,66 euro per un dollaro canadese di ieri.

 

Rispetto alla quotazione del 29 luglio valorizzata al cambio del 31 luglio 2024 e pari a 300,56 euro resta una perdita ancora di 39,96 euro, seppur in una situazione di tassi di cambio passati da 0,67 euro per un dollaro canadese del 31 luglio a 0,66 di ieri.

 

E resta il fatto che dal 10 giugno, quando il prezzo Fob, valorizzato in eurovaluta al 12 giugno si attestava sui 357,53 euro alla tonnellata, il valore in euro del prezzo Fob del Cwad dalla regione dei grandi laghi americani è calato di ben 96,93 euro (-27,11%).

 

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al'11 settembre scorso, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al Lawrence Market di Toronto è stato di 315 dollari Usa e di 285 euro alla tonnellata, registrando così sulle quotazioni rilevate dalla Commissione il 4 settembre rialzi di 5 dollari alla tonnellata per i contratti in dollari Usa e di 4 euro alla tonnellata per quelli denominati in eurovaluta.

 

In particolare, i contratti denominati in dollari - rimasti stabili sui 295 dollari del 31 luglio fino al 28 agosto 2024 - tornano ora a spingersi verso i valori raggiunti il 10 luglio 2024, pari a 320 dollari Usa alla tonnellata. Similmente, i contratti in euro valuta - il cui declino graduale era iniziato dalla rilevazione del 12 giugno scorso, quando erano attestati a 330 euro alla tonnellata - tornano ora molto vicini alla quotazione del 17 luglio, pari a 284 euro alla tonnellata.

 

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 4 settembre 2024, il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 110 dollari e 108 euro alla tonnellata.

 

Prezzo Fob Usa stabile a 290 dollari

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates il 13 settembre 2024 il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna ottobre 2024 è di 290 dollari Usa alla tonnellata, stabile fin dal 16 agosto, quando era intervenuto un calo di 35 dollari alla tonnellata sulla precedente quotazione di 325 euro, confermata sin dal 21 giugno, quando si era verificato un altro calo di ben 61 dollari sul 15 giugno 2024, con il Northern Durum ancora attestato a 386 dollari Usa alla tonnellata.


Il prezzo Fob del Northern Durum si era attestato a 395 dollari Usa alla tonnellata tra il 26 gennaio e l'8 marzo 2024, con partenza dai porti dei grandi laghi e consegna ad aprile 2024. Da allora ad oggi il prezzo è caduto di ben 105 dollari alla tonnellata.

 

La quotazione del 13 settembre del Northern Durum, valorizzata al cambio del 18 settembre 2024, è pari a 260,83 euro alla tonnellata, in diminuzione di 2,08 euro alla tonnellata sulla quotazione del 6 settembre valorizzata in euro al cambio del 10 settembre 2024 e pari a 262,91 euro alla tonnellata.
A parità di quotazione in dollari Usa del cereale americano, il prezzo Fob espresso in euro riflette unicamente la lieve svalutazione della divisa americana contro euro sopra descritta per l'indice sui Future.

 

Canada, prezzi all'ingrosso in aumento

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 16 settembre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 297,63 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 3,68 dollari canadesi sui 293,95 registrati il 9 settembre scorso, quando invece si era verificata stabilità sulle ancor precedenti quotazioni del 3 settembre 2024.

 

Rispetto al 29 luglio scorso, quando questo valore era attestato a 312,32 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del grano Cwad numero uno è calato comunque di 14,69 dollari canadesi.

Tra il 6 maggio 2024, quando il prezzo all'ingrosso all'esportazione era di 413,37 dollari canadesi alla tonnellata, ed i 297,63 ancora registrati il 16 settembre scorso, questo valore segna una perdita pari a 115,74 dollari canadesi (-28%).

Il valore del 16 settembre 2024 del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto 2023, ha perso 235,16 dollari canadesi.

 

Il 16 settembre scorso gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti dei grandi laghi, sono stati calcolati in 96,13 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 2,21 dollari canadesi rispetto al 9 settembre scorso, quando invece si erano attestati a 98,34 dollari canadesi, a seguito di un primo calo di 0,88 dollari sul 3 settembre 2024.

 

In pratica, il lieve aumento dei prezzi Fob intervenuto tra il 9 ed il 16 settembre 2024, pari a 1,47 dollari canadesi, è spiegato dall'aumento dei prezzi all'ingrosso di 3,68 dollari e dalla contestuale riduzione dei costi di trasporto interni di 2,21.

 

Canada, prezzi all'origine in aumento

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 16 settembre 2024 è di 294,50 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore lieve aumento di 2,48 dollari canadesi sui 292,02 rilevati il 9 settembre scorso.

Dopo la drastica riduzione di 16,54 dollari canadesi alla tonnellata verificatasi tra il 29 luglio ed il 26 agosto scorso, con questo valore attestato a quest'ultima data a 289,08 dollari canadesi, si registra una tendenza, fino al 16 settembre, di ripresa dei prezzi paria a 5,42 dollari (+1,87%).

 

È da tenere presente che il 3 settembre, per la prima volta dallo scorso maggio si interrompe la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 92,50 dollari (-23,90%).

 

Infine, il 16 settembre, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a dicembre 2024 - risulta essere di 292,57 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve ulteriore aumento di 0,27 dollari canadesi sul 9 settembre, quando con un valore di 292,30 dollari si era verificato un secondo incremento di 0,74 sul 3 settembre, preceduto dal primo rialzo di 1,93 sul 26 agosto 2024. In tale ultima data - quando si erano toccati i 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, si era registrato il calo di 2,94 dollari canadesi rispetto ai 292,57 dollari registrati il 29 luglio 2024.

 

Canada, raccolto l'83% in Saskatchewan

Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 16 settembre 2024 "il raccolto di frumento duro è stato completato all'83% in Saskatchewan e al 72% in Alberta".

 

Canada, qualità in calo e prezzi in tensione

Sulla qualità gli analisti della commissione affermano: "Si stima che il 28% del grano duro del Saskatchewan sia di grado 1 CW, mentre si prevede che il 36 percento avrà un grado di 2 CW e il 23 percento avrà un grado di 3 CW. Tanto va confrontato con la media decennale del 36%, 27% e 20% rispettivamente per i gradi 1, 2 e 3 CW. Le stime sulla qualità del raccolto in Alberta suggeriscono che il 41% del raccolto avrà un grado di 1 CW rispetto alla media quinquennale del 60%".

 

In pratica, la provincia del Saskatchewan, dove si produrrà quest'anno l'81% del frumento duro canadese, subirà una perdita percentuale dell'8% di produzione di grano Cwad n 1 sulla media decennale, mentre l'Alberta - dove si produrrà il restane 19% del frumento duro del Paese - perderà il 19% del Cwad n 1 rispetto alla media quinquennale. Il che è sufficiente a spiegare tanto il nervosismo dei mercati canadesi, lì dove gli agricoltori sperano di poter piazzare il Cwad n 1 a prezzi maggiori di quelli ora praticati, quanto l'indifferenza dei mercati italiani, dove gli operatori percepiscono - al momento - solo il fatto che i quantitativi di frumento duro torneranno su livelli elevati nel mercato globale.

 

Canada, produzione 2024 inferiore a 6 milioni di tonnellate

Intanto, proprio gli analisti della Commissione hanno da dire anche sui quantitativi: confermano anche nell'ultimo rapporto che "il raccolto canadese di frumento duro sarà inferiore all'attuale stima di produzione di Stats Canada di 6,0 milioni di tonnellate".

 

Canada, esportazioni 2024-2025

Le esportazioni settimanali di grano duro nella quinta settimana della campagna commerciale 2024-2025 sono state di sole 3mila e 600 tonnellate. Il totale della stagione è ora di 217mila e 500 tonnellate, ovvero il 10% in più rispetto all'anno scorso.

 

Canada, Italia principale acquirente nel luglio 2023

Dal Saskatchewan giunge anche notizia che le esportazioni mensili di grano duro canadese a luglio 2024 sono state di 190mila e 800 tonnellate. L'Italia è stata il principale cliente, importando 48mila e 900 tonnellate di grano duro canadese. Seguono da vicino il Marocco con 45mila 200 tonnellate e gli Stati Uniti con 40mila e 800. Nonostante non abbia importato grano duro a luglio, l'Algeria è stata il principale cliente di grano duro canadese nell'anno di commercializzazione 2023-2024, importando 852mila e 900 tonnellate da agosto 2023 a luglio 2024.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 18 settembre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 310 euro alla tonnellata sui minimi ed a 315 euro sui massimi, prezzi stabili dal 24 luglio scorso, quando invece si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sul 17 luglio 2024.

 

Dal 19 giugno scorso, data di esordio delle quotazioni, il frumento duro nazionale a Foggia ha perso ben 27 euro alla tonnellata. Mentre sale a 40 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio scorso, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 18 settembre 2024 perdite per 145 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 18 settembre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 euro sui massimi, stabile dal 24 luglio scorso, quando invece si era manifestato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla terza quotazione esitata il 17 luglio 2024.

 

Complessivamente, tra il 3 luglio ed il 26 agosto 2024, il frumento duro fino nazionale ha lasciato sul terreno 15 euro alla tonnellata di valore. Pertanto, sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 32 euro alla tonnellata sui minimi e di 37 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 18 settembre 2024 perdite pari a 125 euro alla tonnellata sui minimi e a 130 euro sui massimi.


Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 17 settembre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 343 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 10 settembre scorso, quando si era verificato un aumento di 3 euro solo sui massimi, mentre i valori minimi restarono ancorati al valore della seduta del 6 agosto 2024.

 

Dal 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale, il grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli ha quindi perso complessivamente 25 euro alla tonnellata sui minimi e 22 euro sui massimi. Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno scorso si rilevano pertanto prezzi inferiori di 15 euro sui minimi e di 12 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno erano di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 17 settembre 2024 perdite pari a 130 euro alla tonnellata sui minimi e 137 euro sui massimi.
 
Il frumento duro Turco-Russo al 13% di proteine, dal 9 aprile 2024 non è più quotato. L'ultima quotazione risale al 26 marzo 2024, quando era rimasto stabile sui valori raggiunti nella precedente seduta, confermandosi a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Questo cereale d'importazione dal 16 gennaio aveva perso complessivamente 55 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 17 settembre 2024 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa è stato fissato a 310 euro alla tonnellata sui minimi ed a 315 euro sui massimi, stabile dal 30 luglio scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro sulla precedente seduta del 23 luglio 2024. Dalla seduta di esordio del 25 giugno al 17 settembre sono stati invece bruciati 35 euro alla tonnellata di valore.

 

In questo caso, sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 39 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 17 settembre 2024 perdite pari a 135 euro.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 17 settembre è stato fissato a 375 euro alla tonnellata sui minimi ed a 380 euro sui massimi, stabile dal 30 luglio 2024, quando si era verificato un aumento di 10 euro alla tonnellata sul 23 luglio 2024. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono in perdita di 140 euro alla tonnellata.

 

Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 17 settembre 2024 è stato quotato a 307 euro alla tonnellata sui minimi e 317 euro sui massimi, stabile su tali valori dal 16 luglio scorso, quando si era verificato un calo di 8 euro sulla seconda seduta di quotazione del 9 luglio 2024.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 17 settembre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddivise per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi, stabile sulle stesse quotazioni dal 27 agosto 2024 in avanti, quando si era verificato un calo di 10 euro sulle quotazioni del 20 agosto 2024. Tali prezzi risultano in calo di 33 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 17 settembre perdite pari a 103 euro alla tonnellata.
  • Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 317 euro alla tonnellata sui minimi e 327 euro sui massimi, stabile sulle stesse quotazioni dal 27 agosto scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 5 euro sulle quotazioni del 20 agosto scorso. Tali prezzi risultano in calo di 45 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 17 settembre 2024 pari a 113 euro alla tonnellata.
     

Il 17 settembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 315 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, valori stabili dalla seduta del 27 agosto scorso, quando invece si era verificato un calo di 10 euro sulla precedente seduta del 20 agosto 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 85 euro alla tonnellata sui minimi e 90 euro sui massimi.

 

I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano risultano invece in calo di 15 euro sulla precedente seduta del 10 settembre scorso, quando erano invece risultati stabili sin dalla seduta del 27 agosto: sono stati quotati a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 127 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 13 settembre 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 315 euro alla tonnellata sui minimi e a 320 euro sui massimi, stabile dal 19 luglio, quando invece si era registrato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla quarta quotazione di questa mietitura esitata il 12 luglio scorso.


Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è calato di 32 euro alla tonnellata.

 

E si registra un deprezzamento di 35 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 13 settembre 2024 di 140 euro alla tonnellata.


Nella seduta del 13 settembre 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 374 euro alla tonnellata sui minimi e a 377 euro sui massimi, stabile sin dalla quotazione del 30 agosto scorso, quando invece si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 agosto, che aveva mantenuto le quotazioni di 379 euro alla tonnellata sui minimi e 382 euro sui massimi dal 26 luglio 2024. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 150 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 12 settembre scorso quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa.
Questi i prezzi assegnati: 311 euro alla tonnellata sui minimi e 316 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dall'11 luglio scorso in avanti, quando invece si era verificato un calo di 7 euro alla tonnellata sulla quotazione d'esordio della mietitura 2024, esitata il 4 luglio 2024.

 

I valori confermati il 12 settembre 2024 peraltro risultano in calo di 24 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno scorso e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 5 settembre 2024 pari a 109 euro alla tonnellata.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 18 settembre 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea tra il 26 agosto ed il 12 settembre 2024 monitorati da AgroNotizie® ieri, 18 settembre, presentano su base settimanale 12 piazze stabili e 2 in aumento su 14 osservate.

 

I prezzi rilevati ieri, ad eccezione delle piazze di Grosseto - giunta al terzo aumento consecutivo - e Napoli sono sovrapponibili a quelli monitorati da AgroNotizie® l'11 settembre scorso, con le piazze di Ancona, Macerata, Matera e Perugia ancora ferme al 9 settembre e già rilevate la scorsa settimana, come pure la piazza di Campobasso, da settimane ferma alla rilevazione del 26 agosto 2024.

 

In particolare, come si evince dalla tabella sottostante, Grosseto il 12 settembre scorso guadagna 5 euro sul 5 settembre 2024, portandosi a 297,50 euro alla tonnellata (+1,7%) sui 292,50 euro della settimana precedente. Si tratta del terzo rincaro consecutivo, seguito a quelli conseguiti il 29 agosto scorso sul 22 agosto e di ben 17 euro alla tonnellata (+6,3%) ed il 5 settembre 2024 sul 29 agosto, per 4,50 euro (+1,6%). Dal 22 agosto scorso, sulla piazza di Grosseto il frumento duro fino nazionale ha guadagnato ben 26,50 euro sul prezzo medio all'origine rilevato da Ismea (+9,8%).

 

In evidenza anche Napoli che, il 10 settembre con 339 euro di prezzo medio all'origine, aumenta di 1,5 euro sul valore del 3 settembre 2024 (+0,4%).

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 18 settembre 2024
 (Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 18 settembre 2024, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 295 euro alla tonnellata sui minimi e 300 euro sui massimi, stabili sulla precedente rilevazione dell'11 settembre scorso, quando invece si era verificato un calo sulla ancor precedente rilevazione del 4 settembre scorso di 3 euro sui minimi e 5 sui massimi.


Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile consultare l'articolo del 12 settembre 2024.

 

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