Oggi è il turno di halauxyfen metile. I dati, come sempre, sono tratti dall'etichetta ministeriale e dalla bibliografia comunemente reperibile.
Novità 2019 per i cereali primaverili e autunno-vernini: halauxyfen metile, erbicida sistemico selettivo di post-emergenza efficace prevalentemente sulle infestanti a foglia larga, nelle quali penetra principalmente per via fogliare.
Dopo l'assorbimento, la sua traslocazione procede velocemente attraverso il floema e lo xilema raggiungendo in breve tempo tutti i tessuti delle piante bersaglio, nelle quali agisce come regolatore di crescita di tipo auxinico. Lo sviluppo dell'infestante risulta quindi rallentata fin dalle prime ore dall'assorbimento fino ad arrestarsi completamente.
La morte sopraggiunge dopo qualche settimana.
In bibliografia si possono reperire dati sulla solubilità in acqua e sul coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua, il quale descrive l'affinità delle sostanze attive per le matrici lipidiche.
Halauxifen metile mostra un valore di solubilità in acqua di 1.830 mg/L e un LogP di 3,76. Ciò implica una buona affinità per le cere vegetali, quindi resistenza al dilavamento, ma non così elevata da impedirne la penetrazione nelle lamine fogliari e la successiva traslazione tramite la linfa.
Una caratteristica chimico-fisica alquanto equilibrata che permette alla sostanza attiva di diffondere al meglio nei tessuti delle piante target espletando completamente la propria azione inibitoria sulla loro crescita.
Gli arylpicolinati, famiglia chimica cui appartiene halayxifen metile, sono una classe completamente nuova di auxine sintetiche classificate in Gruppo 0 dall'HRAC, ovvero l'herbicides resistance action committee. Grazie a una mirata sostituzione chimica è stato inserito un anello arilico nella struttura auxinica, producendo un nuovo agente attivo dotato di una potenza erbicida significativamente aumentata che ne permette usi a dosi inferiori rispetto ad altri erbicidi sintetici auxino-simili.
Ciò perché la differente struttura consente a questa sostanza attiva di legarsi a recettori differenti rispetto a quelli classici cui si legano altre molecole con il medesimo modo di azione, come per esempio 2,4-D, MCPA o triclopyr.
Tale differenza permette ad halauxifen metile di controllare anche alcune foglie strette, solitamente insensibili agli auxine simili, come per esempio Echinocloa.
Molecole come halauxifen metile appaiono quindi particolarmente utili quando si fronteggino popolazioni di infestanti dicotiledoni divenute nel tempo resistenti agli ALS inibitori come le solfoniluree.
Dotato di un profilo tossicologico e ambientale positivo, halauxifen metile si propone quindi come importante novità nel segmento dei diserbi di post-emergenza dei cereali a paglia. Al momento è registrato in Italia in miscela con altre sostanze attive, come per esempio in Zypar, un'emulsione acqua/olio che contiene halauxifen metile, florasulam e cloquintocet mexyl in ragione rispettivamente di 6,254, 5 e 6 grammi per litro.
Registrato su frumento, duro e tenero, farro, orzo, segale e triticale, Zypar si impiega a dosi comprese fra 0,75 e 1 litro per ettaro in funzione della flora infestante che si deve fronteggiare. Cambia anche il timing in funzione dell'epoca di semina.
In caso di cereali primaverili Zypar va applicato quando la coltura si trova allo stadio di tre foglie vere, mentre per i cereali vernini si applica da inizio accestimento fino alla fase di secondo nodo.