Oggi un controllo efficace dei nematodi viene assicurato dai prodotti fumiganti, ma in futuro un'altra alternativa potrebbe essere disponibile: il controllo tramite feromoni. Pheronym è una società statunitense che sta sviluppando dei prodotti per il biocontrollo dei nematodi sfruttando i feromoni, ormoni già largamente utilizzati in agricoltura per controllare un gran numero di insetti dannosi.
I ricercatori della startup, che abbiamo incontrato durante il World Agri-Tech Innovation Summit (di cui AgroNotizie è partner), hanno allevato in laboratorio diverse specie di nematodi per poi raccoglierne le secrezioni e analizzarle. Per ottenere un quantitativo di materiale minimo su cui lavorare ci sono voluti 4 milioni di nematodi, ma dalle loro secrezioni i ricercatori sono stati in grado di isolare i feromoni utilizzati per comunicare.
Sono due le strategie sulle quali i ricercatori di Pheronym stanno lavorando. Da un lato utilizzare i feromoni per allontanare i nematodi del terreno dalle aree coltivate. Dall'altro utilizzarli per spingere i nematodi 'buoni', quelli che ad esempio parassitano insetti dannosi per le colture, ad andare in cerca di cibo.
Si tratta, è bene dirlo, di studi preliminari che non hanno ancora portato a nessun prodotto commercializzato, neppure negli Usa. Tuttavia quello del biocontrollo è un tema di estrema attualità, non solo perché gli agricoltori sono sempre in cerca di nuove soluzioni per difendere le proprie colture, ma anche perché i consumatori e i legislatori stanno spingendo sempre di più verso soluzioni 'sostenibili'.
Uno dei feromoni studiati dalla cofondatrice della startup, Fatma Kaplan, è il 'dispersal pheromone', un feromone prodotto dai nematodi stessi quando sono troppo concentrati in uno stesso fazzoletto di terra e che li spinge ad allontanarsi per cercare altre fonti di cibo. Riuscire ad utilizzare questo feromone, ad esempio nella concia delle sementi, significa poter allontanare in maniera 'naturale' questi dannosi microrganismi.
Resta sempre il tema dell'efficacia. Un approccio convenzionale al problema dei nematodi assicura il loro controllo nel terreno. Affidarsi ai feromoni è molto più incerta come soluzione, perché più suscettibile a variabili non controllabili, come la temperatura del terreno, la composizione del suolo o del microbiota dello stesso.
Ma i nematodi, oltre che ad affliggere le piante, sono in grado di parassitare anche gli insetti dannosi per l'agricoltura. Già oggi esistono in commercio dei nematodi benefici che vengono utilizzati per il biocontrollo degli insetti dannosi. L'approccio di Pheronym è complementare e ancora una volta si basa sull'utilizzo di feromoni. L'obiettivo è infatti quello di sfruttare i segnali che i nematodi utilizzano per radunarsi. In questo modo per l'agricoltore sarebbe possibile 'liberare' nematodi benefici nel suolo e spingerli a rimanere in loco e ad andare 'in caccia' alla ricerca di insetti da parassitare.