Su Agronotizie i link per scaricare tutte relazioni presentate.
Federico Giovanazzi
Dg Agricoltura Regione Lombardia
Recepimento italiano della normativa e Piano di azione nazionale
Ampia presentazione di ciò che prevede il Dl 150, con ambito di applicazione, modalità di attuazione, attività del Consiglio tecnico-scientifico (non sarà più un “comitato” per non incorrere nei problemi da spending review) ambiti e contenuti del Pan, sua approvazione e successiva revisione.
Antonio Frattarelli
Ministero Politiche agricole – Expert Group on Sustainable use of pesticides – Dg Sanco
Applicazione della direttiva negli Stati membri
Tutti gli Stati membri hanno fatto decreti legislativi (in Italia con D.Lvo n. 150 del 14/08/2012). Per ora il Pan è stato implementato da Belgio, Spagna, Danimarca, Francia, Svezia, Regno Unito.
Secondo Frattarelli l’Italia dovrebbe finire in leggero ritardo la preparazione del Pan (previsto entro il 26 novembre 2012 ma che slitterà, probabilmente, ai primi mesi del 2013) anche se ha trovato poca collaborazione tra gli stati membri nella creazione e condivisione delle strategie.
Italia, Austria, Belgio, Germania e Francia hanno obiettivi problemi per la realizzazione del Pan a causa di variabilità territoriale e amministrativa.
In generale si delinea una mancanza di risorse per la ricerca e la raccolta dei dati; in tal senso internet viene considerato lo strumento principale per la comunicazione.
Teresa Mammone
Centro internazionale per gli antiparassitari e la prevenzione sanitaria – Icps Milano
La formazione e l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
Ora sono i Comuni e i Dipartimenti di prevenzione Asl che fanno i corsi per il rilascio del certificato di vendita mentre per i patentini per l’utilizzo l’autorità sanitaria di riferimento sono i Dipartimenti di prevenzione Asl, gli Uffici agricoltura Province e le Comunità montane.
Dal 2015 ci saranno due tipologie di utilizzatori e di prodotti (professionali e non professionali). Solo gli acquirenti di prodotti non professionali saranno esentati da corsi di formazione. Consulenti, venditori e utilizzatori di prodotti professionali dovranno essere in possesso di certificati di abilitazione che prevedono periodici rinnovi.
Nella presentazione sono state elencate le materie di formazione dei vari corsi, le modalità di svolgimento e la durata della validità dei certificati di abilitazione.
Nella relazione è stato evidenziato come i certificati di abilitazione dovranno essere acquisiti anche da agronomi, agrotecnici e periti agrari, finora esentati.
Gabriele Zecchin
Servizio fitosanitario Regione Veneto
Attrezzature e manipolazione prodotti fitosanitari
La presentazione ha preso in esame gli articoli 12 e 17 del D.Lvo. 150 che prendono in considerazione la gestione delle attrezzature e manipolazione dei prodotti fitosanitari, con particolare attenzione alle scadenze e alle altre norme in cui questa nuova norma si va ad innestare.
Dalla relazione emerge che sono stati realizzati 3.394 controlli ufficiali presso gli utilizzatori svolti nel 2011 per un totale 550 infrazioni di cui 51 per assenza registro dei trattamenti e 120 per mancato rispetto delle norme di sicurezza.
Beniamino Cavagna
Dg Agricoltura – Regione Lombardia
Strategie fitosanitarie sostenibili
Applicazione di tecniche specifiche in colture specifiche, con particolare attenzione dei compiti che la nuova normativa assegna al ministero, alle Regioni e alle singole aziende agricole, con diversi aspetti che verranno poi recepiti dal Pan.
L’ipotesi è che, per la difesa sostenibile di base, non ci siano limitazioni ai prodotti fitosanitari impiegabili, ma la razionalizzazione del numero massimo di sostanze attive per ogni trattamento, conoscere i monitoraggi e resistenze, prevedere una riduzione dei PF t+/T (ipotesi di riduzione del 20% in 5 anni), introdurre il registro dei trattamenti elettronici.
Per la difesa sostenibile avanzata si prevede l’obbligo dell’uso del sistema di monitoraggio, con sistemi di allerta, il rispetto del divieto di utilizzo di Pf in alcune zone, rispettare norme tecniche di coltura, adottare soluzioni che limitino la deriva, applicare corretti volumi, creare mappe dei problemi fitosanitari, redigere piani aziendali sostenibili.
Dalla relazione è emerso chiaramente come le azioni intraprese dovranno essere monitorate e dimostrate per poi verificarne l’efficacia.
Daniela Altera
Ministero dell’Ambiente – Direzione Valutazioni ambientali
Misure per la tutela dell’ambiente acquatico e delle aree specifiche
Sono stati descritti gli articoli 14 e 15 del D.Lvo. 150 che prende in considerazione le misure specifiche per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile e la riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari o dei rischi in aree specifiche (parchi, giardini, campi sportivi, aree ricreativi, cortili, aree verdi all’interno dei plessi scolastici, le aree gioco per i bambini e aree protette, tra cui la rete Natura 2000).
Giovanna Azimonti
Centro internazionale per gli antiparassitari e la prevenzione sanitaria – Icps Milano
Gli indicatori e l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
Dal paragrafo 20 della direttiva 128 è previsto che gli indicatori di rischio siano armonizzati a livello comunitario… ma ad oggi di indicatori di indici di rischio non ce ne sono quindi non è pensabile che vengano applicati da subito.
Lo stesso decreto di recepimento definisce gli indicatori come “utili alla valutazione dei progressi realizzati”; più semplice da applicare e ricadenti nelle due famiglie di base: indicatori di uso e indicatori di rischio.
La relazione ha presentato teoria, pratica e caratteristiche degli indicatori proposti al fine di garantirne semplicità nell’impiego nonché chiarezza nello scopo, nell’uso e nella comunicazione.
Tiziano Galassi
Servizio fitosanitario Regione Emilia Romagna
Le ricadute della Direttiva sulle aziende agricole
Argomento caldo e prese di posizione su un Pan che non c’è e che sarà disponibile non prima di 15 giorni, con necessità di comunicare in modo semplice come rendere capibile argomenti complessi per chi li dovrà far recepire e recepire. Non ci sono segreti sul Pan, ma una serie di provvedimenti che necessitano di una “filosofia di accompagnamento” nel trasferimento.
Cosa succede alle aziende agricole? I cambiamenti in 10 punti.
- formazione e abilitazione per acquisto di prodotti fitosanitari dal 26/11/2015
- acquisto dei prodotti solo da rivenditori autorizzati dal 26/11/2015
- consulenza e assistenza tecnica solo da soggetti abilitati dal 26/11/2015
- informazione agli astanti (all’entrata in vigore del Pan)
- controllo funzionale delle attrezzature presso centri specialistici abilitati dal 26/11/2015
- manutenzione e regolazione a carico delle stesse aziende dal 26/11/2015
- stoccaggio e manipolazione dei prodotti fitosanitari (all’entrata in vigore del Pan)
- salvaguardia ambiente acquatico e acqua potabile (all’entrata in vigore del Pan)
- riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari o del rischio nelle zone Sic, Zps, Natura 2000 (all’entrata in vigore del Pan)
- applicazione della difesa integrata obbligatoria dal 01/01/2014
In definitiva la direttiva costituisce un’opportunità per far crescere le aziende in un contesto sostenibile e può contribuire a promuovere soluzioni avanzate e innovative.