La necessità di fornire alimenti per la popolazione mondiale in continua crescita è una pressione costante sulla produzione vegetale che deve anche contrastare l’incremento di ambienti degradati, le incertezze derivanti dai cambiamenti climatici e la continua esigenza di migliorare le pratiche agricole.
L’intensificazione delle produzioni in logica sostenibile fornisce opportunità per ottimizzare la redditività delle colture tenendo in considerazione aspetti della sostenibilità che includono impatti, potenziali o reali, sociali, politici, economici ed ambientali. Recenti tendenze indicano che l’applicazione delle conoscenze scientifiche alla gestione dell’agro-ecosistema nella praticola agricola può migliorare la produttività sia sotto l’aspetto qualitativo che quantitativo, oltre a permettere un’idonea gestione della biodiversità e dell’agro-ecosistema.
Nasce a partire da queste valutazioni, la prima Scuola estiva in protezione sostenibile delle piante, organizzata dall'Associazione italiana per la protezione delle piante (Aipp), Giornate fitopatologiche, Società entomologica italiana - Sezione di Entomologia agraria (Sei-Sea) e Società italiana di patologia vegetale (Sipav), con il patrocinio della Facoltà di Agraria dell’Università di Milano e la collaborazione di Syngenta.
I corsi si svolgeranno dal 16 al 20 luglio prossimi nella Facoltà di Agraria di Milano.
La protezione delle piante, in particolare, è in un importante momento di transizione. La Fao prevede che l’incremento demografico a livello mondiale comporterà la necessità di un incremento della produzione di alimenti del 70% entro il 2050. D’altro canto l’opinione pubblica è sempre più avversa all’impiego della chimica di sintesi in agricoltura. La Direttiva 2009/128/CE 'Uso sostenibile dei prodotti fitosanitari', voluta nell’ambito del VI Programma Quadro sull’Ambiente, recepisce tali esigenze e prevede che, grazie all’adozione di un Piano d’azione nazionale (Pan), ciascun Paese membro riduca a livello di sostenibilità l’impiego dei prodotti fitosanitari, con tutta una serie di misure, e stabilisce che, entro il 2014, l’intera agricoltura Europea adotti obbligatoriamente come pratica corrente la protezione integrata.
La Scuola intende fornire informazioni approfondite su attualità, prospettive e criticità legate alla protezione delle colture, anche nel contesto delle recenti normative europee e italiane, tentando di sopperire ad una carenza di formazione che si lamenta in molte sedi universitarie e di sviluppare competenze idonee a professionalità indispensabili nel moderno comparto agricolo sostenibile e di qualità.
E' riservata a Dottori di ricerca e Dottorandi, nonché a laureati in possesso di titolo di studio quinquennale che hanno esperienza di ricerca e/o di studio (tesi di dottorato o di laurea, master, assegno di ricerca, borsa di studio, contratti di collaborazione, pubblicazioni) nell’area dell’Entomologia o della Patologia vegetale.
Il programma
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