Cinque pilastri e quattordici punti strategici sui quali costruire il dialogo e le politiche agricole e alimentari europee del futuro. Il tutto contenuto nella relazione del Gruppo di Dialogo Strategico sul Futuro dell'Agricoltura nell'Ue, presieduto dal professor Peter Strohschneider. Un report molto teorico, di poco meno di un centinaio di pagine, contenente le idee che la Commissione Ue di Ursula von der Leyen potrebbe prendere in prestito per le linee guida che saranno presentate nei primi cento giorni del secondo mandato della presidente von der Leyen.

Leggi anche Strategic Dialogue on the Future of Eu Agriculture: cosa c'è nel documento che ispirerà i primi cento giorni di attività della Commissione Ue

Gli obiettivi sono trasparenti: favorire il dialogo tra gli stakeholder (agricoltori, Ong, consumatori e rivenditori di generi alimentari), così da fornire soluzioni durature per rendere i sistemi agroalimentari dell'Unione Europea competitivi, resilienti, diversificati e sostenibili. Risposte adatte, dunque, a contrastare le emergenze che colpiscono la catena agroalimentare: i cambiamenti climatici, la scarsa redditività delle imprese agricole, le difficoltà di ricambio generazionale, gli ostacoli alla transizione verde.

 

Quattro, in particolare, gli ambiti di riflessione, sintetizzati dalla Commissione Ue in altrettante domande: come possiamo offrire ai nostri agricoltori e alle comunità rurali in cui vivono una prospettiva migliore, compreso un tenore di vita equo? Come possiamo sostenere l'agricoltura entro i limiti del nostro pianeta e del suo ecosistema? Come possiamo sfruttare meglio le immense opportunità offerte dalle conoscenze e dall'innovazione tecnologica? Come possiamo promuovere un futuro luminoso e prospero per il sistema alimentare europeo in un mondo competitivo?

 

I risultati dei diversi gruppi di lavoro, costituiti da diversi componenti delle filiere non sempre collocati su posizioni armoniche, hanno portato ad approfondimenti articolati su cinque pilastri:

  • Lavorare insieme per un futuro sostenibile, resiliente e competitivo. In questa sezione emerge la necessità di adeguare la Pac nel contesto dell'attuale transizione verso sistemi alimentari più sostenibili e competitivi, l'importanza di rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena del valore alimentare, l'accesso ai finanziamenti e il ruolo del commercio e delle norme internazionali.
  • Progredire verso sistemi agroalimentari sostenibili, anche per quanto riguarda l'allevamento, e invitano a promuovere una maggiore consapevolezza in tema di benessere degli animali e responsabilizzazione dei consumatori, affinché optino per regimi alimentari sostenibili ed equilibrati.
  • Promuovere la resilienza trasformativa. Ciò significa che, alla luce dei crescenti rischi climatici ed economici, il rapporto sottolinea la necessità di rafforzare gli strumenti di gestione dei rischi e la gestione delle crisi, nonché di preservare e gestire meglio i terreni agricoli, promuovere un'agricoltura resiliente alla carenza di risorse idriche e sviluppare approcci innovativi in materia di selezione vegetale.
  • Costruire un settore attraente e diversificato, così da garantire un efficace ricambio generazionale e una progressione verso la parità di genere, andando verso zone rurali e sistemi agroalimentari dinamici, in grado di tutelare tanto le imprese quanto i lavoratori.
  • Migliorare l'accesso alle conoscenze e all'innovazione e servirsene in modo più efficace, così da favorire l'adozione di sistemi di approccio e analisi basati anche sulla digitalizzazione, opportunità da cogliere.

 

Si tratta, naturalmente, di raccomandazioni, che la Commissione Ue sarà libera o meno di cogliere nelle proprie politiche dedicate ai sistemi agricoli e alimentari. "La Commissione esaminerà con attenzione le loro idee" ha assicurato la presidente Ursula von der Leyen. "È auspicio comune che il settore alimentare e agricolo prosperi in tutto il continente e che vada a beneficio dei nostri agricoltori, dei nostri cittadini e del nostro patrimonio naturale di inestimabile valore. La presente relazione ha creato una base molto solida per lo sviluppo di una nuova visione per l'alimentazione e l'agricoltura in Europa".

Leggi anche Ue, verso un aumento del budget per l'agricoltura?

I quattordici punti strategici

Rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare, incoraggiandoli a collaborare meglio, ridurre i costi, aumentare l'efficienza, migliorare i prezzi e ottenere un reddito dignitoso dal mercato

Sono necessarie misure proattive sia a livello europeo che nazionale per rafforzare la competitività degli agricoltori e della filiera, aumentare la trasparenza nella filiera alimentare, sostenere la cooperazione e lo sviluppo delle capacità, affrontare meglio le pratiche commerciali sleali e collaborare meglio lungo la filiera per garantire la sostenibilità.

 

Implementare un nuovo approccio per garantire la sostenibilità

Il dialogo strategico supporta e si impegna a mantenere e applicare la legislazione Ue esistente e a trovare leve attuabili per migliorarne l'attuazione. I membri chiedono di armonizzare le metodologie di valutazione della sostenibilità nelle aziende agricole, così da misurare la posizione di ogni azienda agricola e settore, facilitare i confronti tra diversi obiettivi e ambizioni di sostenibilità e quindi contribuire a realizzare i passaggi necessari per aumentare gli standard di sostenibilità.

 

Preparare una Pac "fit for purpose"

La politica attuale deve essere modificata per soddisfare le sfide attuali e future e per accelerare la transizione in corso dei sistemi agroalimentari verso futuri più sostenibili, competitivi, redditizi e diversificati.

La futura Pac dovrebbe concentrarsi su questi obiettivi centrali:

  • fornire supporto socio-economico mirato agli agricoltori che ne hanno più bisogno;
  • promuovere risultati positivi per la società in termini di ambiente, sociale e benessere degli animali;
  • favorire condizioni abilitanti rinvigorenti per le aree rurali.

 

Sulla base della redditività economica degli agricoltori, la Pac dovrebbe fornire un sostegno al reddito per alcuni agricoltori attivi in modo molto più mirato. Questo sostegno dedicato dovrebbe impedire l'abbandono delle aziende agricole e contribuire a garantire che gli agricoltori possano avere un reddito dignitoso, mirando a coloro che sono più bisognosi, in particolare le piccole aziende agricole e miste, i giovani agricoltori, i nuovi entranti e nelle aree con vincoli naturali.

 

Premiare e incentivare gli agricoltori a stabilire e continuare a fornire servizi ecosistemici, i pagamenti ambientali dovrebbero andare oltre quanto richiesto dalla legislazione comunitaria e puntare alla massima ambizione in un sistema da collegare a risultati quantificabili utilizzando indicatori solidi. Il sostegno finanziario alle azioni ambientali e climatiche dovrà aumentare in modo sostanziale ogni anno nei due periodi successivi della Pac, a partire dall'attuale quota di bilancio per gli Ecoschemi e gli strumenti agroambientali e climatici.

 

Finanziamento della transizione

Per garantire una transizione sufficientemente finanziata, è necessario mobilitare sia il capitale pubblico che quello privato. Dovrebbe essere istituito un Fondo temporaneo per una transizione giusta al di fuori della Pac per integrare il sostegno alla rapida transizione verso la sostenibilità del settore. La Banca Europea per gli Investimenti dovrebbe implementare uno specifico pacchetto di prestiti di gruppo per il settore.

 

Promuovere la sostenibilità e la competitività nella politica commerciale

La Commissione europea dovrebbe garantire una maggiore coerenza tra la sua politica commerciale e quella di sostenibilità. Allo stesso tempo, l'attuale approccio alla conduzione dei negoziati sull'agricoltura e sull'agroalimentare dovrebbe essere rivisto. Inoltre, è necessaria una leadership più forte nella riforma del quadro della politica commerciale globale.

 

Rendere la scelta sana e sostenibile quella più facile

La Commissione Europea e gli Stati membri dovrebbero adottare politiche dal lato della domanda, che affrontino i sistemi agroalimentari nel loro insieme, per creare ambienti alimentari abilitanti in cui diete sane, equilibrate e meno dispendiose in termini di risorse siano disponibili, accessibili, convenienti e attraenti. In tale contesto, il dialogo strategico osserva una tendenza nell'Ue verso una riduzione del consumo di determinati prodotti di origine animale e un maggiore interesse per le proteine di origine vegetale.

 

Migliorare le pratiche agricole sostenibili

Sono necessarie azioni urgenti, ambiziose e fattibili a tutti i livelli per garantire che il settore operi entro i confini planetari e contribuisca alla protezione e al ripristino del clima, degli ecosistemi e delle risorse naturali, tra cui acqua, suolo, aria, biodiversità e paesaggi. Per procedere in questa direzione, il dialogo strategico prevede raccomandazioni specifiche per promuovere l'agrobiodiversità, ridurre gli input esterni come fertilizzanti minerali e agrofarmaci, migliorare la gestione dei nutrienti, progredire nella decarbonizzazione dei fertilizzanti minerali e sviluppare e utilizzare il biocontrollo. Allo stesso tempo, la Commissione Europea e gli Stati membri devono continuare a sostenere la produzione biologica e le pratiche agricole agroecologiche.

 

Riduzione delle emissioni di gas serra in agricoltura

La Commissione Europea e gli Stati membri dovrebbero lavorare su un mix coerente di politiche, combinando incentivi e misure regolamentari, che includano:

  • l'istituzione di una metodologia completa per stabilire un sistema di contabilizzazione delle emissioni di gas serra e obiettivi specifici per i diversi tipi di agricoltura e le sue condizioni strutturali;
  • un percorso generale per promuovere l'attuazione di misure appropriate e promuovere l'accesso agli investimenti in agricoltura e nei territori al fine di progredire verso gli obiettivi di riduzione delle emissioni stabiliti.

 

Creare percorsi per un allevamento sostenibile nell'Ue

La Commissione Europea dovrebbe istituire un processo per sviluppare una strategia sul ruolo dell'allevamento basato su solide prove scientifiche e sulla consultazione di tutte le parti interessate. Ciò dovrebbe incorporare percorsi concreti per l'azione, tra cui, tra gli altri, sostegno finanziario per investimenti, consulenza e istruzione, sostegno per soluzioni tecnologiche pratiche e avanzate per la riduzione delle emissioni e la promozione di approcci innovativi all'economia circolare.

 

Ulteriori azioni per preservare e gestire meglio i terreni agricoli, promuovere un'agricoltura resiliente all'acqua e sviluppare approcci innovativi di miglioramento genetico delle piante

La Commissione Europea dovrebbe stabilire, insieme agli Stati membri e al Parlamento Europeo, un obiettivo giuridicamente vincolante di "nessuna occupazione netta di suolo entro il 2050" (obiettivo: consumo di suolo zero, Ndr). Inoltre, la Commissione Europea dovrebbe lanciare un nuovo Osservatorio europeo per i terreni agricoli.

 

È necessario, inoltre, sviluppare un sistema completo e orientato alla sostenibilità che supporti le innovazioni nel miglioramento genetico delle piante per mantenere le rese in condizioni climatiche sempre più difficili, salvaguardando la libertà di scelta e riconoscendo al contempo il contributo delle Pmi e degli agricoltori.

 

Promuovere una gestione solida del rischio e delle crisi

Sono necessarie politiche di supporto per ridurre le dipendenze attuali di determinati input critici. Per applicare la prevenzione e l'adattamento del rischio a livello di azienda agricola, è necessario un approccio più coerente ed efficace alla gestione del rischio.

 

Costruire un settore attraente e diversificato

Il rinnovo generazionale nei settori agroalimentari deve essere potenziato, creando uno slancio per la transizione. Facilitare la mobilità della terra, un adeguato sostegno finanziario e una migliore istruzione è fondamentale per attrarre i giovani agricoltori nel settore. Sono necessarie condizioni di lavoro socialmente giuste nel settore agroalimentare e richiedono ulteriori azioni.

 

Migliore accesso e migliore utilizzo di conoscenza e innovazione

Innovazione, tecnologia e conoscenza svolgono un ruolo chiave nella transizione del settore agroalimentare. Per sfruttare appieno questo potenziale, è necessario agevolare la generazione, l'accesso e una migliore condivisione di conoscenze e competenze. I servizi di consulenza indipendenti saranno cruciali in tale processo. Sono essenziali più partenariati pubblico-privati e maggiori investimenti in ricerca e innovazione.

 

Per garantire che l'innovazione possa avvantaggiare gli attori del sistema alimentare, le procedure normative devono essere semplificate e promosse le opportunità digitali. Il ruolo dell'innovazione sociale deve essere riconosciuto e sostenuto.

 

Cambiamento di governance e nuova cultura di cooperazione

Tutte le misure e gli obiettivi proposti fanno parte di un più ampio cambiamento di governance, che deve essere promosso con una nuova cultura di cooperazione, fiducia e partecipazione multistakeholder tra gli attori e all'interno delle istituzioni. Deve garantire praticabilità e coerenza tra le diverse aree politiche e superare il pensiero a compartimenti stagni.

 

Per consolidare questa nuova cultura definita dal dialogo strategico, la Commissione Europea dovrebbe istituire un Consiglio Europeo per l'Agroalimentare (Ebaf). Questa nuova piattaforma, formata dagli attori della filiera agroalimentare, dalle organizzazioni della società civile e dagli scienziati, dovrebbe identificare le strategie necessarie per l'implementazione e lo sviluppo del consenso concettuale del dialogo strategico, al fine di rendere i sistemi agroalimentari più sostenibili e resilienti.


Il logo del progetto CAP4AgroInnovation - Agrifood Edition

 

CAP4AgroInnovation - Agrifood Edition è il nuovo progetto di Image Line®, cofinanziato dall'Unione Europea, al fine di informare i cittadini sulla Politica Agricola Comune.

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito

Questo articolo fa parte delle collezioni: