Tecnologia, innovazione e ricerca, tutto per continuare a tenere al centro l'agricoltura integrandola con i cambiamenti climatici. Questi i tre capisaldi della nuova edizione di Fieragricola 2024, che con la sua 116esima edizione apre i battenti a VeronaFiere dal 31 gennaio prossimo, e che è stata presentata al Parco dei Principi Grand Hotel a Roma lo scorso 23 gennaio.
La fiera durerà fino al prossimo 3 febbraio e vedrà anche la partecipazione del ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf) Francesco Lollobrigida. Per il ministero ci sarà uno stand ad hoc.
Quest'anno la manifestazione può vantare numeri record: 820 espositori provenienti dall'Italia, undici padiglioni (52mila metri quadrati, 4.600 metri quadri dedicati alle mostre zootecniche), venti Paesi stranieri (Austria, Cina, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Libano, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria), delegazioni e accrediti da ventotto Paesi (Albania, Algeria, Armenia, Azerbaijan, Cile, Costa Rica, Croazia, Danimarca, Egitto, Etiopia, Georgia, Ghana, Guatemala, Kazakhstan, Kenya, Macedonia del Nord, Mozambico, Pakistan, Polonia, Repubblica Ceca, Senegal, Serbia, Slovacchia, Spagna, Tunisia, Turchia, Ungheria e Uzbekistan), 140 convegni previsti.
"È una fiera nata nel 1898 e cresciuta in questi anni con uno sguardo sempre più internazionale - osserva il presidente di VeronaFiere Federico Bricolo - rappresenta un settore che vale 600 miliardi di euro, con 60 miliardi di fatturato: un pilastro importante dell'economia italiana. Ci aspettiamo un grande afflusso, con il ritorno dopo due anni della più importante manifestazione agricola italiana e tra le principali a livello internazionale".
Riflettori accesi quindi sulla crescita della formazione nel comparto. Approfondimenti saranno dedicati alla meccanica agricola, alla zootecnia, alle colture specializzate (come vigneto, frutteto, olivo), alle energie rinnovabili, alla chimica verde, alle imprese multifunzionali, naturalmente alle tecnologie per la crescita dell'agricoltura sostenibile, non dimenticando il ruolo della robotica e dell'intelligenza artificiale.
"Noi stiamo facendo quello che fino ad oggi per l'agricoltura non era mai stato fatto - rileva il sottosegretario all'Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra - il Governo ha messo l'agricoltura al centro dell'agenda politica con l'obiettivo di migliorare il dialogo all'interno delle filiere, creare maggiore valore aggiunto e distribuirlo con maggiore equità. Abbiamo innalzato a 6 miliardi di euro nel Fondo del Pnrr le risorse per i contratti di filiera, e pochi mesi fa abbiamo approvato con il passaggio in Parlamento la sperimentazione delle Tea in campo. Serve una visione e stiamo cercando di creare un Piano Strategico Nazionale agricolo". Per La Pietra si tratta "di un appuntamento che è anche l'occasione per fare il punto su tutto ciò che è stato fatto in questo anno dal Governo e dal Masaf e per fare la proiezione di quello che può esser fatto per il futuro".
Per Bricolo "oggi siamo alle prese con nuove sfide, dai cambiamenti climatici al ricambio generazionale: tra il 2010 e il 2020 in Europa siamo passati da 12 milioni a 9 milioni di aziende agricole. Inoltre, il bisogno di cibo sano e sicuro resta un obiettivo da conseguire su scala mondiale e il ruolo dell'Unione Europea, attraverso politiche mirate di crescita, deve essere rafforzato".
Il coordinatore scientifico di Fieragricola, Marino Berton, ricorda - in proposito - che ci saranno una serie di eventi "non tanto per parlare genericamente dei cambiamenti climatici ma per dare delle risposte, e alcune indicazioni in tutti i comparti. Quella del clima è una delle più impegnative sfide che l'uomo si trova a fronteggiare e il mondo della produzione agricola è il più esposto. Dobbiamo utilizzare al meglio le innovazioni sia tecnologiche che di governance per aumentare la resilienza degli agroecosistemi. Dovremo accelerare il processo di digitalizzazione dell'agricoltura e utilizzare le nuove opportunità che la genetica responsabile ed equilibrata è in grado oggi di fornire, insieme ad un approccio agronomico che ci permetta di utilizzare con più efficienza e sostenibilità le risorse naturali come l'acqua, il suolo, il sole".