"Questa edizione del Global Berry Congress ha rappresentato un momento davvero eccezionale per il business internazionale dei frutti di bosco - ha commentato il direttore editoriale di Fruitnet per l'Europa, Mike Knowles -. Il fatto che così tante persone da tutto il mondo si siano riunite per trovare modi per migliorare quella che è un settore già di grande successo, penso che sia un segno estremamente positivo".
Nei tre giorni dell'evento, che si è tenuto dal 25 al 27 marzo scorsi al Beurs-World Trade Center di Rotterdam, i visitatori hanno potuto conoscere le ultime novità che riguardano i piccoli frutti, oltre a visitare i luoghi di produzione, distribuzione e ricerca e sviluppo.
Cinquanta i relatori che negli incontri in programma hanno affrontato i temi più attuali per il settore, come gli sforzi per ridurre gli imballaggi in plastica, le richieste per soddisfare la crescente domanda dei consumatori per prodotti più sani e più convenienti, l'introduzione e l'impatto di nuove tecnologie come raccolta automatizzata e illuminazione a Led e la necessità di rendere la produzione più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Focus sulla salute
Nell'edizione di quest'anno un focus particolare è stato fatto sulla salute.Dale Pinnock, star televisiva, autore e nutrizionista, noto anche come "The medicinal chef" ha illustrato ai presenti le proprietà nutrizionali dei frutti di bosco ed è seguita una discussione su come comunicare in modo più efficace le proprietà di questi frutti ai consumatori, nel rispetto delle leggi.
"Dobbiamo capire come trasmettere nel modo giusto ai consumatori le informazioni chiave, sia che si tratti di bambini o di adulti - ha affermato Rachel Montague-Ebbs, responsabile del marchio e delle comunicazioni di Soloberry -. Fino ad ora ci sono state sempre splendide immagini di frutta raccolta a mano nei campi, ma nulla in realtà che stimoli le persone a consumare i piccoli frutti nei diversi pasti, non solo a colazione o come spuntino".
Sabina Wyant, responsabile tecnico per i frutti di bosco di Tesco, ha detto che l'azienda sta facendo tutto il possibile per ridurre l'impatto ambientale degli imballaggi, come chiedono sempre più consumatori. "Abbiamo adottato un approccio flessibile e pragmatico per decidere se è possibile rimuovere l'imballaggio per determinati prodotti - ha spiegato Wyant -. Da una ricerca che abbiamo condotto, è emerso che i consumatori collegheranno il packaging compostabile al coltivatore e quindi rifletteranno sul prodotto biologico e su come produrre in un ambiente naturale e ridurre la plastica".
Wyant ha inoltre aggiunto: "Crediamo che i piccoli frutti biologici abbiano un grande potenziale, ma dobbiamo anche essere realistici in quanto i frutti di bosco devono essere trasportati a livello mondiale dai paesi produttori in tutto il mondo per rifornire i nostri scaffali e deve esserci un periodo di prova e aggiustamenti perché funzioni a livello globale. Il primo passo è puntare sul riciclo, il secondo passo è come eliminare le materie plastiche".
Nuove possibilità
Si è parlato anche dei nuovi canali commerciali per far crescere la domanda di frutti di bosco freschi.Amy Lance, direttrice del new business development alla società britannica Berry Gardens, ha suggerito i distributori automatici, le palestre, i negozi di alimenti naturali pop-up e i servizi di pasti completi, come possibili percorsi alternativi non ancora sfruttati appieno.
"Ci sono diversi modelli in cui la distribuzione non è consolidata, si tratta al tempo stesso di una sfida e di una grande opportunità - ha detto Lance -. Uno dei maggiori problemi che dobbiamo affrontare è come mantenere una buona shelf-life e la rotazione delle scorte; trovare una soluzione non è facile, ma è possibile".
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