Le arpe elettriche stanno riscuotendo sempre maggior interesse nel controllo di Vespa velutina direttamente in apiario.
Il loro uso, come stanno dimostrando alcune sperimentazioni portate avanti in Spagna e in Italia, riesce a ridurre sensibilmente l'attività di predazione dei calabroni, permettendo agli alveari di continuare la loro attività di bottinamento, salvaguardando così sia la produzione che il benessere delle colonie.
Ora Pitarresi, una delle più importati realtà italiane per la costruzione di materiale apistico, ha messo in commercio Beeprotector, l'arpa italiana pensata per gli apicoltori italiani e sviluppata in diretto contatto con gli apicoltori liguri, che da oltre 10 anni stanno convivendo e combattendo conto l'invasione di Vespa velutina.
In ogni caso, oltre al calabrone asiatico, il dispositivo è stato pensato e provato anche per il contrasto al calabrone orientale Vespa orientalis, l'altro calabrone che sta danneggiando gli alveari in molte parti di Italia.
L'aspetto innovativo di Beeprotector non è tanto quello di essere made in Italy, ma quello di aver portato modifiche e miglioramenti importanti rispetto ai dispositivi finora in commercio.
Prima di tutto Beeprotector è uno strumento certificato Ce, che garantisce quindi uno standard legalmente riconosciuto di sicurezza e di qualità.
Dal punto di vista prettamente tecnico poi, l'arpa Beeprotector è realizzata interamente in alluminio, acciaio e plastica, rendendola estremamente resistente all'usura dovuta agli agenti atmosferici.

L'arpa Beeprotector (a destra) con il particolare di alcune sue componenti
(Fonte: beeprotector.com)
Altre innovazioni riguardano la presenza di un sensore pioggia, che fa spegnere il dispositivo in caso di precipitazioni, riducendo i rischi di danni al sistema elettrico e permettendo un importante risparmio energetico, dal momento che in caso di pioggia anche l'attività di volo delle api e dei calabroni è molto ridotta o assente, rendendo pressoché inutile l'uso dell'arpa.
Sempre nell'ottica del risparmio energetico, c'è anche un sensore di luminosità che spegne il dispositivo quando arriva la notte, periodo anche questo dove l'attività di volo delle api e dei calabroni cessa e quindi l'utilizzo dell'arpa non è necessario.
Inoltre, i fili elettrificati sono montati su un sistema a molle, che permette di mantenere tesi i fili stessi anche dopo ripetuti impatti con i calabroni.
Infine, sotto i fili, invece di recipienti in plastica con l'acqua, per la cattura dei calabroni, ha una gabbia che permette di far cadere dentro i calabroni e non farli uscire, e consente a quelli che restano in vita di richiamare altri calabroni con il loro comportamento di allarme, che finiranno a loro vola sui fili elettrificati, aumentando le catture e l'efficienza dell'arpa.
Riguardo l'uso è consigliata un'arpa ogni 4-6 alveari.
In una prima sperimentazione fatta in Liguria contro Vespa velutina, in un apiario di 24 alveari, con 4 arpe sono stati catturati 450 calabroni in tre giorni.
Risultati altrettanto incoraggianti sono stati ottenuti anche in una prova contro Vespa orientalis ad Afragola, in provincia di Napoli, mostrando l'efficacia contro tutti e due i calabroni invasivi che stanno minacciando gli alveari.
Beeprotector è disponibile sia con alimentazione a 220 Volt sia con pannelli solari portatili, per adattarsi alle esigenze di tutte gli apicoltori, sia di chi ha un apiario vicino casa, con una presa elettrica nelle vicinanze, sia per chi opera in aperta campagna.































