Un fatturato di 202 milioni e un margine operativo lordo (Ebitda) pari a 16 milioni sono i positivi risultati del 54esimo bilancio approvato dai soci al termine di sette assemblee separate, completato da un consolidato del Gruppo Coprob che presenta un fatturato pari a 233 milioni e un utile netto di 2,8 milioni di euro.
L'assemblea generale dei soci delegati rappresenta anche l'occasione per l'incontro annuale con i principali stakeholders della Cooperativa ai quali il presidente Claudio Gallerani ha illustrato le strategie messe in campo per affrontare l'imminente fine delle quote di produzione zucchero decisa da Bruxelles.
Il programma di Coprob si basa principalmente su un nuovo protagonismo dei soci, promosso dai Club territoriali della bietola che si pongono come veri motori dello sviluppo della filiera nel territorio, e sull'innovazione.
"I bieticoltori soci di Coprob credono fermamente nella produzione di zucchero italiano - ha sottolineato Gallerani - e stiamo valorizzando la produzione nazionale, quale garanzia di continuità di approvvigionamento per l'industria agroalimentare oltre che di certificazione sotto il profilo ambientale e della qualità".
Alla presenza di centinaia di soci e numerosi ospiti sono stati illustrati i collegamenti esistenti tra le campagne di Emilia Romagna e Veneto e le tavole di tutti gli italiani. Barbara Barone, Massimo Patergnani e Stefano Zeccardi in rappresentanza dei Club territoriali della bietola emiliani e veneti hanno infatti testimoniato il clima di fiducia in Coprob con riferimento alla nuova bieticoltura 4.0, una bieticoltura di precisione attraverso la quale è stato possibile produrre fino al 50% in più rispetto alla media della Cooperativa. Un segnale, questo, che dimostra come si può essere competitivi con il Nord Europa e garantire ai clienti industriali e finali uno zucchero veramente made in Italy.
I lavori sono poi proseguiti con le valutazioni di Elio Accardo (amministratore delegato di Cedral Tassoni), Alberto Marchetti (membro fondatore della Compagnia gelatieri) e Luigi Serra (ceo Serra industria dolciaria) che hanno esposto il loro pensiero sull'italianità stimolati da Stefano Dozio (neo direttore generale di Coprob) e Giancarlo Fontana (esperto di marketing dei consumi).
A Giovanni Tamburini (vicepresidente di Coprob e presidente di Unionzucchero) e Maurizio Gardini (presidente dell'Alleanza delle cooperative italiane) il compito di cercare di inquadrare il futuro della filiera bieticolo saccarifera italiana, con il supporto di interventi da parte delle istituzioni, in particolare di Paolo de Castro (primo vicepresidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo) e Simona Caselli (assessore all'Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia Romagna), e delle realtà agroalimentari.
"Siamo fortemente impegnati nella ricerca di maggiore produzione di zucchero in campo e in fabbrica - ha proseguito Gallerani - e contiamo sui soci e collaboratori che devono essere orientati all'innovazione in tutti i settori. Dopo il 2017 i bieticoltori di Coprob vogliono essere più forti e più competitivi, uniti a tutti gli attori dell'agroalimentare italiano per garantire futuro e più valore allo zucchero made in Italy".
"Per fare questo - ha concluso Gallerani - occorre però che le istituzioni lavorino al nostro fianco e sostengano il settore. Ringraziamo pertanto il ministero dell'Agricoltura e il ministero dell'Economia e delle finanze che hanno permesso, lavorando di concerto, di sbloccare una partita ancora legata agli aiuti 2010. Stiamo inoltre strutturando con il Mipaaf un Piano di settore che contiamo potrà dare nuovo impulso al comparto bieticolo".
Nel corso della tavola rotonda "Il futuro della filiera bieticolo-saccarifera italiana", Maurizio Gardini ha affermato: "Coprob è motivo di orgoglio per la comunità, per il territorio e per Confcooperative".
"Oggi Coprob - ha continuato - ha raccontato il percorso unico e distintivo di questi anni che ha consentito di salvare un settore fondamentale dell'agroalimentare italiano. Il coinvolgimento dei soci, sviluppato attraverso la costituzione dei Club della bietola, ha permesso di ottenere risultati straordinari restituendo fiducia e speranza all'intera filiera.
Un percorso che insieme all'innovazione ha creato garanzia di reddito, ma che non può prescindere dalla convinta partecipazione delle istituzioni".
In seguito Simona Caselli ha ribadito l'importanza dei Club della bietola per rafforzare la filiera e aumentare la partecipazione dei soci.
"In questi anni Coprob - ha affermato l'assessore - ha attuato scelte fondamentali, orientate alla differenziazione della gamma e all'innovazione, che hanno garantito sviluppo e consolidamento al settore e redditività per i produttori".