Continua il riavvicinamento tra agricoltori e apicoltori, divisi da anni da accuse e contraccuse sull'uso e gli effetti negativi degli agrofarmaci.

A prendersi l'impegno di garantire il rispetto e la tutela delle api e degli insetti impollinatori ora è Copagri, la confederazione dei produttori agricoli presente in 18 regioni con oltre 651 mila agricoltori associati.

Pionieri di questo riavvicinamento furono nel 2017 Assosementi e Ara, l'associazione degli apicoltori dell'Emilia Romagna, con un accordo regionale per cercare di condividere una strategia comune per la tutela dell'attività apistica e di quella sementiera.

Poi il 25 settembre di un anno fa la stesura di un protocollo di intesa nazionale, firmato a Roma che vide come firmatari Cia e Confagricoltura, l'Associazione sementieri mediterranei Ass.se.me., la Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani, il Consorzio delle organizzazioni di agricoltori moltiplicatori di sementi Coams, la Federazione nazionale dei commercianti di prodotti per l'agricoltura Compag, la Federazione apicoltori italiani Fai e l'Unione nazionale associazioni apicoltori Unaapi.

Ora a un anno da quella firma si aggiunge quella di Copagri per mano del suo presidente Franco Verrascina, alla presenza del sottosegretario all'agricoltura Alessandra Pesce, che si impegna a nome della confederazione per una corretta applicazione delle buone pratiche agricole e la salvaguardia del patrimonio apistico.