Syngenta ha voluto confermare, durante un evento che si è tenuto a Fico Eataly World, la sua vicinanza nei confronti dei frutticoltori illustrando le novità che il Gruppo ha intenzione di lanciare a partire dal prossimo anno. Nuovi prodotti e formulazioni, ma anche estensioni di impiego e partnership con società terze per ampliare la gamma di soluzioni disponibili.
Una delle novità per il 2018 è Isabion, un biostimolante a base di amminoacidi liberi e catene polipeptidiche lunghe e corte, che aiuta la pianta a superare gli stress abiotici. Grazie a questo prodotto si ha un aumento della porzione di suolo esplorata dalla rizosfera che si traduce in una migliore assimilazione delle sostanze nutritive. Con Isabion si hanno piante più vigorose, che generano frutti con caratteristiche quali-quantitative migliori.
Per rispondere alle esigenze degli agricoltori, dopo diverse registrazioni temporanee, nel 2018 Bion 50WG sarà esteso definitivamente anche alla coltura del kiwi. Bion 50WG è un attivatore delle autodifese delle piante per la lotta contro la batteriosi, uno dei problemi principali per l'actinidia. Contenente acibenzolar-s-methyl, Bion 50WG è ad oggi registrato solo su pero, melo, pesco, nocciolo e pomodoro.
Grazie ad una partnership con una società esterna, Syngenta lancerà l'anno prossimo Evure, un insetticida a base di tau-fluvalinate. Si tratta di un piretroide caratterizzato da una elevata selettività nei confronti delle api e degli altri pronubi selvatici presenti nel frutteto. Agisce per contatto sviluppando un'azione neurotossica a livello del sistema nervoso dell'insetto. I target principali di Evure, oltre gli afidi, sono la cicalina e lo Scafoideus della vite, la Cacopsylla vettore degli scopazzi del melo e la cimice asiatica delle pomacee oltre i tripidi di drupacee e dell'uva da tavola.
Il comparto frutticolo italiano vedrà anche molte estensioni di impiego, come nel caso di Geoxe, un fungicida a base d fludioxonil, efficace in maniera preventiva contro maculatura bruna, alternariosi e malattie da conservazione. Oggi disponibile su melo, pero e contro la botrite della vite, dal 2019 sarà applicabile anche su ciliegio, prugno e albicocco.
Cidely, oggi utilizzabile su melo e vite, sarà disponibile anche su pesche e albicocche. Mentre Score 10WG, oggi limitato a pero e melo, sarà esteso anche a albicocco e vite. Scholar, la soluzione di Syngenta per il controllo delle malattie di post-raccolta, oggi registrato sul kiwi, dall'anno prossimo sarà utilizzabile anche su melo, pero, ciliegio, albicocco, prugno e su tutti gli agrumi.
Per contrastare la diffusione di nuovi insetti dannosi, Karate Zeon e Karate Zeon 1.5 saranno autorizzati su melo, pero e pesco per il contrasto della cimice asiatica. Mentre per combattere il moscerino della frutta il Karate Zeon 1.5 sarà utilizzabile su fragola, piccoli frutti e ciliegie.
Il 2018 vedrà inoltre nuove interessanti formulazioni. Sarà ad esempio lanciato il Tiovit Liquido, un prodotto anti-oidico a base di zolfo. E contro il mal bianco sarà disponibile anche Topas in una formulazione deconcentrata.
Spostando lo sguardo ancora più in là Syngenta ha in pipeline due nuovi prodotti per il frutteto che dovrebbe lanciare a partire dal 2019: Taegro, registrato anche per il biologico, a base di Bacillus amyloliquefaciens, utile contro oidio, botrite, alternaria e sclerotina. E nel 2021 dovrebbe essere registrato un nuovo prodotto contro botrite e oidio.
Novità importanti sono in arrivo nel campo del contrasto ai lepidotteri. Nel 2018 dovrebbe arrivare la nuova etichettatura dell'Affirm, un prodotto ormai affermato sul mercato. La ri-registrazione probabilmente vedrà misure di mitigazione più ampie con il rischio concreto che si perda l'applicabilità su molte colture arboree. Per evitare problemi ai frutticoltori Syngenta ha messo a punto Affirm Opti, una formulazione in granuli idrosolubili efficace a dosaggi minori del 50%, pari a 2 chilogrammi/ettaro. Affirm Opti introduce interessanti innovazioni, come la tecnologia Visiq, che evita la fotodegradazione del prodotto, e la formulazione 'pepite', microgranuli di altissima qualità che garantiscono una rapida solubilizzazione in acqua.
Durante l'incontro ampio spazio è stato dedicato a come ottenere una agricoltura intensiva e sostenibile. Giovanna Azimonti, dirigente del Centro internazionale per gli antiparassitari e la prevenzione sanitaria, ha illustrato il lungo e rigoroso iter attraverso il quale i nuovi agrofarmaci devono passare per ottenere la registrazione. Un processo complesso e costoso che però, a dispetto di alcuni titoli giornalistici, garantisce prodotti efficaci, salvaguardando la salute dell'uomo e la sostenibilità ambientale.
Principi attivi e formulati devono infatti prima ottenere una autorizzazione a livello europeo e poi a livello di zona, macroaree che raggruppano diversi Stati europei. "La ditta che ha sviluppato il prodotto deve presentare un dossier che deve contenere tutti gli studi previsti da normativa", spiega Giovanna Azimonti.
"Gli studi devono rispettare le rigorose linee guida che vengono predisposte a livello internazionale. La documentazione che ne deriva è di migliaia di pagine che noi analizziamo attentamente, andando a spulciare i dati".
Particolare attenzione deve poi essere posta sulla distinzione tra rischio e pericolo. "Non si possono usare come sinonimi, il pericolo è una caratteristica intrinseca di un prodotto, ma solo in determinate condizioni si ha un rischio. La valutazione di rischio ambientale, necessaria a registrare un formulato, valuta la probabilità che avvenga un evento avverso se si usa quel prodotto in determinate condizioni".
Sul fronte della sostenibilità Syngenta ha da tempo messo in campo diversi progetti per supportare gli agricoltori. Come il network Interra Farm, una costellazione di aziende che implementano le migliori pratiche agricole per lavorare in sicurezza e nel rispetto dell'ambiente. Su AgroNotizie abbiamo già parlato di alcuni progetti, come Operation Pollinator ed Heliosec.