Il modello di produzione nelle aziende agricole si basa sull’impiego di trattori che vengono utilizzati per periodi di tempo limitati e hanno come obiettivo quello di massimizzare l’area lavorata nell’unità di tempo. Specie in Nord America, questo ha portato ad avere mezzi di elevata potenza, collegati a grandi attrezzature.

 

L’avanzata della robotica sta scardinando questo approccio, in cui il fattore limitante sono le ore che un uomo può lavorare in una giornata. Sono diverse infatti le startup che propongono l’impiego di ‘sciami’ di robot (Swarm Robot), di piccole dimensioni e alimentati con pannelli solari, in grado di gestire superfici limitate nell’unità di tempo. Ma lavorando quasi in continuo e in numero elevato, questi sciami dovrebbero riuscire ad equiparare le performance delle grandi attrezzature.

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Swarm robot, nuova forniera

I vantaggi? Completa autonomia, impronta carbonica zero, maggiore sostenibilità ambientale (grazie al diserbo meccanico) e possibilità di raccogliere dati durante le operazioni. Un esempio di questo approccio è Aigen, una startup che ha appena raccolto 12 milioni di dollari per sviluppare dei robot per il diserbo meccanico delle colture, alimentati esclusivamente da energia solare.

 

Aigen, piattaforma robotica solare dotata di sensori, telecamere e software avanzati, che monitora e gestisce la vegetazione in campo in modo modo autonomo

 

"È sempre stato parte della nostra visione non utilizzare combustibili fossili durante il funzionamento del robot", ha raccontato Kenny Lee, cofondatore di Aigen, in una recente intervista ad AgFunderNews. "Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo sviluppato una piattaforma robotica solare dotata di sensori, telecamere e software avanzati, che monitora e gestisce le piante nei campi in modo autonomo".

 

Il cuore di questa innovazione risiede nella capacità dei robot di navigare autonomamente nel campo e riconoscere, tramite AI, le infestanti e la coltura principale. Le malerbe vengono quindi eliminate attraverso lame posizionate alle estremità di due bracci meccanici. Ma ciò che rende veramente interessanti questi robot è l'uso esclusivo dell'energia solare come fonte primaria di alimentazione. I pannelli, oltre a fornire energia, fungono anche da "vele", consentendo ai robot di sfruttare al massimo eventuali venti presenti in campo.

 

"Quello che entusiasma davvero i nostri clienti è l'alimentazione solare", sottolinea Lee. "Il robot può passare la notte in campo, senza dover tornare a casa per ricaricarsi o avere qualcuno che lo rifornisca costantemente di gasolio".

 

Automazione e dati: la chiave del futuro 

Avendo dei robot che attraversano i campi in maniera autonoma e frequente la raccolta di dati è facilitata. I robot analizzano costantemente le colture, fornendo agli agricoltori dati dettagliati per supportarli nelle decisioni. Questa combinazione di automazione e intelligenza artificiale promette di rivoluzionare la gestione agricola, consentendo agli agricoltori di adottare pratiche più sostenibili ed efficienti.

 

Ma Aigen è solo l’ultima di una lunga serie di startup che sta sposando il concetto di robot integrato con pannelli solari. La svizzera Ecorobotix ha sviluppato un suo robot agricolo specializzato nel diserbo meccanico, anche se negli ultimi tempi si è concentrata nello sviluppo di attrezzature portate per l'applicazione di precisione dei fitofarmaci.

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Farmdroid FD20 è un altro esempio di robot agricolo alimentato esclusivamente da energia solare. Questo robot si occupa di diverse operazioni, dal diserbo alla semina dei campi, ed è già attivo nei campi italiani.

 

FD20 dell'azienda danese Farmdroid

FD20 dell'azienda danese Farmdroid

(Fonte foto: Farmdroid)

 

Solinftec ha introdotto un robot agricolo alimentato da pannelli solari che offre una vasta gamma di servizi, tra cui il monitoraggio delle colture e il controllo delle infestanti, contribuendo così a migliorare l'efficienza e la sostenibilità delle operazioni agricole.

 

Anche gli atenei stanno lavorando a diversi concept. L'Università di Sydney ha presentato il Ladybird, un robot agricolo versatile progettato per svolgere una serie di compiti, dalla semina alla raccolta, utilizzando energia solare per il suo funzionamento.

 

Ancora tanti gli ostacoli all'avanzata dei robot

Gli ostacoli che frenano l’adozione di questi robot sono molti, primo fra tutti il costo e il livello di maturità tecnologica. Ma ci sono anche problemi di ordine culturale e il timore, sempre presente, che lasciare un robot a lavorare da solo in campo porti al furto del robot stesso.

 

Ladybird, robot agricolo versatile progettato dall'Università di Sydney

Ladybird, robot agricolo versatile progettato dall'Università di Sydney

(Fonte Foto: Università di Sydney)

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