Eima international, l'esposizione internazionale di macchine per l'agricoltura e il giardinaggio, è sempre più vicina. La kermesse andrà in scena dal 6 al 10 novembre 2024, con il claim "The Innovation Factory" - la Fabbrica dell'Innovazione. 

 

Accanto all'esposizione di macchine agricole tradizionali, non potrà mancare la terza edizione di Eima Digital, il salone riservato alle tecnologie elettroniche più avanzate e all’agricoltura di precisione, che avrà due padiglioni interamente dedicati (Pad. 37 e 32). 

 

Sistemi di guida satellitare, apparati Gps, computer di bordo, sistemi Isobus, centraline meteo, droni, sensori, software di ultima generazione e robot agricoli saranno in mostra, facendo di Eima una vera vetrina dell'innovazione

Ne abbiamo parlato con Christophe Aube - Ceo di AgreenCulture, azienda francese specializzata nello sviluppo di soluzioni per l'automazione di macchine e robot agricoli, che sarà presente all'interno di Eima Digital. 

 

Christophe Aube, Ceo di AgreenCulture, parla della partecipazione ad Eima 2024 nell'Area Digital

Christophe Aube, Ceo di AgreenCulture, parla della partecipazione ad Eima 2024 nell'Area Digital

(Fonte foto: AgreenCulture)

AgreenCulture per la prima volta ad Eima 2024

Quest'anno AgreeenCulture parteciperà per la prima volta ad Eima International. Cosa si troverà presso il vostro stand? Su cosa punterete la vostra presenza in fiera?

"Non è una vera prima volta, nell'edizione di Eima 2021 abbiamo avuto l'opportunità di avere un robot allo stand di Nobili. Quest'anno invece avremo uno stand tutto nostro (Pad 32 Stand B15) e ci concentreremo sulla nostra attività principale: portare all'industria agricola un kit completo per rendere autonomo ed in sicurezza qualsiasi trattore o macchina agricola. Per raggiungere questo obiettivo presenteremo soluzioni sia in ambito hardware che software.

Inoltre, per accattivare i visitatori allo stand avremo anche un robot, a titolo esemplare, con l'obiettivo di mostrare quali strumenti siano necessari per la l'automazione delle pratiche agricole. I partecipanti alla fiera avranno la possibilità di avviare il robot come se fossimo in campo, a dimostrazione che l'adozione della robotica agricola non è complessa. Presenteremo anche la nostra nuova soluzione basata sul cloud per pianificare, organizzare e monitorare qualsiasi missione per i robot agricoli".

 

Considerando le prestigiose collaborazioni che avete in corso (KUHN, Pellenc, Kubota, Fede), quanto considerate Eima un'opportunità per fare attività di networking? Quali sono le vostre aspettative sul mercato delle vendite?


"L'Italia è rinomata per la sua meccanizzazione agricola, tuttavia non ci risultano molti robot di marchi locali. Saremo presenti a Eima per promuovere l'adozione della robotica e avviare collaborazioni con aziende, concentrandoci principalmente sul networking B2B. Ci teniamo a condividere la nostra passione per la robotica agricola e saremo felici di dimostrare agli agricoltori che i robot possono essere facilmente integrati nelle aziende agricole europee".

 

Quanto considerate importante Eima e il mercato italiano per la robotica agro-alimentare francese?


"Per le piccole aziende Eima è un'ottima opportunità per incontrare rapidamente molti produttori e instaurare possibili collaborazioni. Il nostro know-how sulla robotica, ed in particolare sulla regolamentazione, è molto apprezzato in Europa. Siamo convinti che l'Italia diventerà una nostra nuova area chiave per il business".

 

Quali progetti avete in corso, con quali aziende?

 

"Continuiamo a lavorare con impegno con clienti attuali come KUHN, Pellenc, Kubota e Fede, e siamo molto orgogliosi che il nostro primo robot, l'RX-20 di Pellenc, sia finalmente entrato sul mercato. Saremo felici di incontrare nuovi potenziali clienti tra le aziende espositrici che presenteranno le loro applicazioni durante Eima. Parteciperemo alla kermesse anche per scoprire in anteprima queste applicazioni che ancora non sono di dominio pubblico".

 

Qual è la storia di AgreenCulture?

 

"La mia passione per l'agricoltura ha radici familiari, sono figlio di agricoltori e ho sempre amato lavorare nei campi, ma ho anche una chiara visione del futuro dell'agricoltura che va verso l'automazione. Cercavo una soluzione per permettere agli agricoltori di dedicare più tempo ad attività ad alto valore e ho trovato nella robotica una valida opzione. Così, nel 2016, ho creato e fondato AgreenCulture.

Grazie all'esperienza accumulata in molti anni nel settore aeronautico, in particolare nel campo del posizionamento e della guida satellitare, ho deciso di non concentrare gli sforzi dell'azienda sulla creazione di un robot ex novo, ma piuttosto sulla progettazione di tutto ciò che richiede un elevato livello di certificazione e complessità. Per la realizzazione del robot vero e proprio ho trovato molte aziende pronte a collaborare e avviare la produzione. Infatti, molte realtà che vogliono iniziare a produrre robot agricoli hanno davanti a sè la scelta se sviluppare internamente le componenti e gli strumenti di automazione oppure affidarsi a fornitori esterni.

 

Quale strategia adottate nei confronti del mercato della robotica agricola?

 

"La strategia di AgreenCulture è di posizionarsi come fornitore di competenze e soluzioni tecnologiche per l'automazione di trattori e attrezzature. Attualmente siamo 55 persone in azienda e abbiamo una visione che va oltre il semplice concetto di automazione del lavoro agricolo per affrontare la carenza di manodopera. Crediamo fermamente che i robot agricoli rappresentino un'opportunità per la sostenibilità della produzione alimentare, un aspetto che è già stato ampiamente dimostrato. Resta da affrontare il problema della tempistica delle lavorazioni, che generalmente richiedono più tempo rispetto all'uso di macchinari tradizionali. Sono convinto che la robotica e il nostro kit per l'automazione possano costituire una soluzione concreta per il futuro dell'agricoltura e dei nostri agricoltori".

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