I tre marchi del Gruppo Bcs sono stati i portabandiera del settore isodiametrico nazionale. Nessuna news di rilievo, ma tutte le gamme nel pieno delle rispettive linee di prodotto

 

Esordio internazionale per i nuovi isodiametrici di media potenza del Gruppo Bcs, i 'Valiant' di Bcs, i Cobram' di Ferrari e gli 'Eos' di Pasquali. Lanciati in occasione dell'Eima, a Parigi hanno vissuto la loro prima apparizione su un palcoscenico estero risultando, assieme alle macchine di Goldoni, gli unici rappresentanti del comparto isodiametrico italiano.

A dimostrazione di una vitalità, da parte del Gruppo lombardo, che per il momento non ha risentito di crisi. Bcs ha in effetti chiuso il 2008 con il fatturato pressoché analogo a quello dell'anno precedente, 133 milioni di euro contro 136, realizzandolo per un buon 68 per cento grazie al suo comparto agricolo e, all'interno di tale ambito, giocando su un volume di esportazioni del 55 per cento.

Fra i vari marchi è ovviamente Bcs quello che fa la parte del leone con una partecipazione al volume d'affari dell'agricolo del 59 per cento circa, più del doppio rispetto al marchio Ferrari che incide per poco più del 27 per cento sul fatturato di settore. Pasquali contribuisce per quasi il 14 per cento, cifra nella quale, come per le precedenti, rientrano sia i trattori sia i monoasse sia le attrezzature da fienagione, tutte macchine che, come accennato, il Gruppo commercializza soprattutto in Italia e nell'Europa del Centro-Ovest, Paesi che meno dovrebbero risentire della crisi rispetto a quelli dell'Europa dell'est. (...)

 

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Tratto da Macchine Trattori - Marzo 2009

in collaborazione con Orsa Maggiore Edizioni