La Giunta della Regione Molise con la delibera numero 171 dell'11 maggio 2023 ha approvato il progetto di fusione dei Consorzi di Bonifica Trigno e Biferno e del Consorzio di Bonifica Integrale Larinese nel neoistituito Consorzio di Bonifica Basso Molise.
Il Consorzio di Bonifica Trigno e Biferno ed il Consorzio di Bonifica Integrale Larinese sono pertanto soppressi; il Consorzio di bonifica Basso Molise, con sede legale in Larino e sedi amministrative a Termoli e Larino, subentra in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi degli enti soppressi e ne ricomprende interamente i territori amministrati.

 

La nuova realtà consortile ha competenza così su un comprensorio di circa 100mila ettari, di cui oltre 20mila sono irrigui e riceverà una dote di 8,8 milioni di euro sul Fondo Nazionale Complementare per un importante progetto infrastrutturale, già registrato a nome del costiduendo nuovo Consorzio di Bonifica Basso Molise. L'irrigazione è assicurata dall'imponente opera della Diga del Liscione, che sbarra il fiume Biferno formando il Lago di Guardialfiera: una risorsa utilizzabile da 137 milioni di metri cubi d'acqua che è gestita dall'Azienda Speciale Regionale Molise Acque.

 

Soddisfazione è stata espressa dall'Anbi per la conclusione dell'iter politico e legislativo, che ha portato alla nascita del Consorzio di Bonifica Basso Molise, sancita dal provvedimento della Giunta Regionale molisana a seguito della fusione fra i preesistenti enti consortili Trigno e Biferno ed Integrale Larinese.

 

"Per l'importante risultato raggiunto - commenta Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi) - il nostro grazie va al presidente della Regione Molise, Donato Toma, ed all'assessore all'Agricoltura del Molise, Nicola Cavaliere che, attraverso le strutture regionali, hanno operato in stretta collaborazione con quelle dei consorzi di bonifica interessati, portando a termine un'operazione che avrà profondi riflessi sull'uniformità di gestione del territorio nella prospettiva sia della prevenzione idrogeologica che dell'ottimizzazione d'uso delle risorse idriche".

 

Una fusione importante, perché è propedeutica al perfezionamento dell'imminente emissione di un Decreto di assegnazione da parte del Ministero dell'Agricoltura dell'importo di 8,8 milioni di euro, risorse recate dalla Legge 30 dicembre 2020, numero 178 (Legge di Bilancio per il 2022), con carattere di complementarietà a quelle recate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Missione 2 - Componente 4 (M2C4) - Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche.

 

Tale somma andrà a finanziare il progetto infrastrutturale presentato dal Consorzio di Bonifica Integrale Larinese, ma registrato dal Masaf a nome dell'istituendo Consorzio di Bonifica Basso Molise, elemento che ha reso urgente e indifferibile il perfezionarsi del procedimento di fusione.

 

La fusione prevede l'integrale trasferimento delle poste contabili, dei rapporti giuridici attivi e passivi, dei rapporti di lavoro con i relativi inquadramenti, nello stato in cui si collocano antecedentemente alla fusione, la quale determina l'estinzione dei consorzi esistenti coinvolti, per dar vita al nuovo unico Consorzio che li assorbe e sostituisce, acquisendone i relativi patrimoni e subentrando in tutti i loro rapporti.

 

I consorziati dell'uno e dell'altro Consorzio saranno, al contempo, di diritto, consorziati del nuovo soggetto, con le medesime posizioni attive e passive, fintanto che non verrà redatto un unico Piano di Classifica.