L'Ungheria in questo semestre di transizione per le istituzioni Ue ha intenzione - su tutto - di puntare a porre le basi per incrementare le risorse a disposizione della Politica Agricola Comune e - per quanto riguarda le scelte che opererà la prossima Commissione Ue sulla Pac, si dovrà puntare ad una "Politica agricola comune favorevole all'agricoltore", superando il reticolo di imposizioni contenute nella Pac a 2027 e tornando ad una politica che premia le scelte virtuose dell'agricoltore sul piano della sostenibilità ambientale. Ma non solo: dieci Paesi hanno chiesto che ogni decisione assunta sulla Pac debba avvenire alla luce di conoscenze scientifiche certe.
È quanto emerso ieri - 15 luglio 2024 - a Bruxelles, durante il primo Consiglio Agrifish del semestre di Presidenza ungherese del Consiglio Ue. Ed è stata l'occasione per il ministro ungherese all'Agricoltura, István Nagy, presidente di turno dell'Agrifish, di illustrare il programma sulle politiche agricole del semestre di presidenza del Consigli Ue.
In questa occasione, il ministro italiano all'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha colto l'opportunità per perorare la richiesta del Belpaese, già presentata nei giorni scorsi alla Commissione Ue, di attivare la riserva di crisi per attutire gli effetti economici sugli agricoltori italiani della siccità al Sud e dalle piogge persistenti ed eccessive al Nord.
Il programma per l'agricoltura del semestre ungherese
Nel programma del semestre spicca il capitolo dedicato ad "Una politica agricola dell'Ue orientata agli agricoltori" nel quale la premessa è che "l'agricoltura europea potrebbe non aver mai affrontato così tante sfide come oggi". Si va dalle condizioni meteorologiche straordinarie causate dai cambiamenti climatici, all'aumento dei costi di produzione, alle crescenti importazioni da Paesi terzi che deprimono i prezzi di taluni prodotti agricoli dell'Unione, fino alle norme sulla produzione troppo rigorose: tutte concause che "hanno diminuito significativamente la competitività del settore".
Il sommarsi di questi problemi - sempre nell'analisi della presidenza di turno ungherese - ha fatto sì che "il sostentamento degli agricoltori europei è minacciato". Inoltre, diventa essenziale considerare "l'agricoltura non come una causa del cambiamento climatico, ma come parte della soluzione, coinvolgendo gli agricoltori nell'adozione di pratiche di produzione più sostenibili".
Pur garantendo la sicurezza alimentare, gli agricoltori europei forniscono a tutti i cittadini dell'Ue beni pubblici di base. "Pertanto - è scritto nella nota programmatica ungherese - una garanzia a lungo termine della sovranità alimentare e sicurezza alimentare dovrebbe far parte dell'autonomia strategica dell'Ue". Nel semestre appena iniziato la Presidenza ungherese "incoraggerà" perché le politiche per l'agricoltura e la pesca "traggano vantaggio dal periodo di transizione istituzionale" e tenterà di spingere "la nuova Commissione al formulare le norme del programma agricolo dell'Unione per il periodo successivo al 2027 per un'agricoltura competitiva, a prova di crisi e favorevole agli agricoltori".
Infine "La promozione di un'agricoltura sostenibile è una priorità fondamentale per trovare un equilibrio razionale per quanto riguarda gli obiettivi strategici del Green Deal europeo, la stabilizzazione dei mercati agricoli e un tenore di vita dignitoso per gli agricoltori".
L'intervento del ministro István Nagy
Il presidente di turno dell'Agrifish, István Nagy, nel presentare la strategia ha dato conto anche di quanto detto durante l'incontro: "Molte delegazioni di Stati membri hanno espresso preoccupazioni sulle indagini promosse dalla Cina sulle importazioni di maiali dall'Unione Europea, si tratta in realtà di una reazione ad un problema di un altro settore" ha sottolineato il ministro ungherese, alludendo ai dazi temporanei antidumping imposti dalla Commissione Ue sulla vendita di auto elettriche cinesi rese particolarmente economiche grazie alle sovvenzioni del Governo di Pechino all'industria nazionale.
Sulle misure di salvaguardia imposte sulle importazioni di alcuni prodotti agricoli dall'Ucraina, Nagy ha reso noto che stanno funzionando e si pensa di ampliarle a prodotti diversi dove necessario. "È stata inoltre presentata una proposta da parte dell'Austria per incrementare la competitività di agricoltura e silvicoltura - ha sottolineato.
Per togliere all'agricoltura europea la maschera di nemico del clima e dell'ambiente la Presidenza ungherese ha escogitato una dichiarazione congiunta, sottoscritta dai ministri dell'Agricoltura e della ricerca scientifica di 10 Stati membri affinché in futuro nessuna decisione di politica agricola verrà assunta senza prima disporre delle necessarie conoscenze scientifiche: "Le priorità per l'agricoltura proposte dall'Ungheria - ha sottolineato Nagy - hanno oggi trovato un'importante convergenza sulla dichiarazione congiunta, perché la politica agricola sia sempre decisa alla luce della conoscenza". Su tanto si terrà una Conferenza a Budapest il 4 e 5 dicembre 2024.
L'intervento di Janusz Wojciechowski
Il commissario all'Agricoltura Janusz Wojciechowski, complimentandosi con il ministro all'Agricoltura ungherese, ha sottolineato il cambio di passo impresso dalla Presidenza ungherese verso un maggiore sostegno all'agricoltore europeo, una necessità secondo il commissario. Per Wojciechowski "è un bene che molte delegazioni del Consiglio Agrifish abbiano chiesto un budget per la politica agricola più elevato, in modo da poter dare agli agricoltori più incentivi e meno imposizioni".
I ministri dell'Agricoltura hanno discusso misure che renderebbero le aree rurali più attraenti, tra cui il sostegno ai giovani agricoltori affinché possano iniziare a coltivare, la semplificazione, la digitalizzazione, la stimolazione dell'innovazione e lo sviluppo di opportunità commerciali, servizi e infrastrutture.
A tal proposito il commissario europeo all'Agricoltura ha sottolineato che ieri si è anche tenuto in seno all'Agrifish "Un dibattito molto interessante sulla sostenibilità economica e sociale delle aree rurali, nel sostegno delle quali si affianca anche il tema delle politiche di coesione previste dall'articolo 174 del Trattato, ed è risultato molto interessante osservare come integrare le due politiche possa migliorare i risultati fin qui raggiunti". In particolare si è dibattuto sul come porre un argine allo spopolamento delle aree rurali.
Wojciechowski ha inoltre ribadito i buoni risultati nel commercio internazionale dell'agroalimentare Ue: "Nel primo trimestre 2023 il nostro settore agroalimentare era arrivato a 17 miliardi di attivo della bilancia commerciale e nel 2024 abbiamo già ulteriormente incrementato tale attivo: siamo a quasi 18 miliardi di euro nel primo trimestre del 2024 e l'Unione Europea è il maggiore esportatore alimentare al mondo e questa tendenza continua".
I ministri durante il Consiglio Agrifish anno inoltre riconfermato il loro impegno a sostenere l'Ucraina e accolto con favore l'attivazione del meccanismo di freno di emergenza previsto dal Regolamento sulle misure commerciali autonome per uova, zucchero e avena.
Wojciechowski ha anche ricordato che nel confronto "sono emersi i problemi nel commercio, ma gli Stati membri, per esempio, hanno verificato che le misure di salvaguardia dell'Unione verso le importazioni dall'Ucraina funzionano. Verificheremo anche la possibilità per introdurle per mais e miele". Ed ha anche registrato che "C'è una certa inquietudine per l'indagine lanciata dalla Cina sul settore suinicolo europeo".
Infine, concludendo l'intervento, il commissario all'Agricoltura nel complimentarsi per la seconda volta con il presidente di turno ungherese di Agrifish per i temi scelti per il semestre ha detto: "Una politica agricola amica dell'agricoltore sarà lo slogan della prossima Commissione Ue".
Le risposte ai giornalisti in conferenza stampa
Il ministro ungherese Nagy, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha sottolineato che "visto che le abitudini alimentari cambiano, è necessario avere regole più flessibili per rispondere a questi cambiamenti". E ha fatto l'esempio sulle metodiche di conservazione dei cibi, che potrebbero essere riviste e semplificate.
Il ministro Nagy ha inoltre ribadito la necessità di incrementare il budget per la Pac. Un'emergenza, anche se non è chiaro se sarà o meno promossa una variazione del budget per la programmazione in corso. Certo il tema è caldo, considerato che l'intenzione è quella di tornare ad una politica di incentivi con più misure volontarie e meno obblighi e divieti.
Sulle Nuove Tecniche Genomiche, il ministro ungherese ritiene che per chiudere il dossier positivamente sia necessario tenere presente anche gli elementi diversi presenti nel fascicolo e non solo di brevetti. "Ci occuperemo di tutte le preoccupazioni sinora espresse, cercando di trovare un compromesso". "A breve invece - ha concluso - si potrà chiudere il dossier sull'agricoltura che contribuisce a risolvere la crisi climatica".
Lollobrigida: verso un'agricoltura più forte e competitiva
"Una giornata di lavoro, di dialogo e confronto importante nella quale ho ribadito, nel corso del mio intervento, la nostra ferma contrarietà alla proposta della Commissione Ue di dimezzare i fondi per la promozione dei prodotti agricoli perché è una minaccia per la crescita del made in Italy. Ho inoltre reiterato la richiesta italiana di attivazione della riserva di crisi per andare incontro alle esigenze delle aziende agricole colpite da eventi calamitosi". Lo ha detto ieri il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a margine del Consiglio Agrifish dei ministri dell'Agricoltura e della Pesca, a Bruxelles.
Una giornata di incontri proficua. Nel corso della mattinata, nel bilaterale con il collega tedesco, Cem Özdemir, presso la delegazione italiana, "oltre a discutere del prossimo G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa, abbiamo dialogato sulle prospettive e le strategie comuni per rendere l'agricoltura e la pesca europee sempre più produttive e più forti", ha spiegato Lollobrigida.
Per il ministro italiano "Tanti i temi affrontati anche con il neo ministro dell'Agricoltura olandese, Femke Wiersma, esponente del Partito Civico-Contadino con la quale abbiamo trovato molte convergenze nei settori di agricoltura e pesca utili a consolidare il rapporto tra Italia e Olanda". Sempre nel corso della mattinata il ministro Lollobrigida ha incontrato il ministro sloveno, Mateja Calušic: "Abbiamo sottolineato la sinergia tra le due nazioni nel campo di agricoltura e pesca a 360 gradi. Una collaborazione che verte per lo più sul trasferimento delle conoscenze e scambi con le migliori pratiche italiane".