Tempo di proteste per gli agricoltori. Ne danno notizia molti giornali in questi ultimi giorni, a iniziare dal quotidiano cremonese “La Provincia” che il 16 settembre dedica ampio spazio alle manifestazioni degli allevatori francesi in occasione della fiera zootecnica che si è svolta a Rennes. Anche in Belgio è tempo di proteste degli allevatori e “Il Sole 24 Ore” del 17 settembre lascia il compito ad una fotografia di testimoniare la portata della protesta, con decine di carri spandiliquame che versano il latte nei campi. Un'iniziativa che sarà imitata anche dagli allevatori italiani, come riportano le cronache del “Corriere della Sera” e de “Il Giorno” del 19 settembre. E si replica con il blocco delle frontiere per chiedere, si legge sul “Corriere della Sera” del 22 settembre, sostegno al prezzo e incentivi alla produzione. Sulla scia delle proteste arriva la convocazione presso il ministero dell'Agricoltura di un “tavolo straordinario” dal quale si chiede, stando alla cronaca riportata da “La Prealpina” del 22 settembre, interventi a sostegno dei formaggi. Ma non c'è solo il latte ad accendere gli animi, ma un po' tutti i settori dell'agricoltura. Lo ricorda il quotidiano piacentino “Libertà” del 17 settembre, illustrando l'iniziativa di alcuni sindacati agricoli che hanno manifestato ai caselli autostradali di Modena e Faenza. Anche dalle colonne de “La Provincia” del 20 settembre si ricordano i motivi che hanno indotto gli agricoltori e gli allevatori ad alzare la voce.

 

Cereali in caduta libera

Una protesta, questa degli agricoltori, che nasce dalla caduta dei prezzi, quelli dei cereali e della frutta in primo luogo, come ricorda “Libertà” del 17 settembre. A soffrire è anche il prezzo del risone, che le pagine de “La Provincia Pavese” dicono essere crollato del 30%. Difficoltà si registrano anche per l'export della pasta, un problema segnalato da “Il Sole 24 Ore” del 21 settembre. Pasta il cui prezzo però non scende, a dispetto del crollo delle quotazioni del grano, come denuncia la Coldiretti dalle pagine di “Liberal” del 17 settembre. Parlando di prezzi un grido di allarme si alza anche dagli olivicoltori, ormai in ginocchio come titola “La Gazzetta di Bari” del 20 settembre.

 

Novità per la diabrotica

Fra i problemi fa ancora capolino la diabrotica del mais e il divieto di impiego anche per il 2010 dei neonicotinoidi. Se ne parla su “La Provincia” del 20 settembre, annunciando le iniziative di Confagricoltura per supportare gli agricoltori nella difesa delle coltivazioni di mais. Sull'argomento interviene anche “Il Giornale” del 18 settembre, puntando l'indice sull'eccessivo catastrofismo con il quale si è parlato in passato della moria delle api. Dalle pagine del “Corriere della Sera” del 19 settembre arriva intanto la notizia che dal gene dell'origano possono essere ricavati tratti di Dna capaci di  mettere al riparo le piante di mais dagli attacchi di questo parassita. In attesa che queste ricerche possano portare a risultati concreti, “Italia Oggi” del 18 settembre evidenzia la crescita del settore agrochimico, con Bayer CropScience che fa segnare il raggiungimento di buoni risultati in quanto a fatturato, con una interessante tendenza alla crescita per il settore biotecnologico.

 

La “forza” dell'agricoltura

Pur a fronte di queste molte difficoltà, all'agricoltura è riconosciuto un ruolo fondante per l'ambiente, un concetto che emerge dalla cronaca riportata da “La Padania” del 16 settembre all'indomani dell'incontro dei ministri dell'Agricoltura della Ue riuniti in Svezia. Intanto in Italia dalle colonne del “Riformista” si apprende che le aziende agricole hanno superato l'industria in quanto a numero di nuove aziende, per lo più guidate da giovani. A proposito di giovani, è ancora “Il Riformista” che ricorda le iniziative del piano Zaia per consentire ai giovani di valorizzare le terre del demanio. Dall'agricoltura e dalla genomica verde, ricorda “Nova”, dorso scientifico de Il Sole 24 Ore, arrivano anche nuove possibilità in tema di alimentazione e di energia. In tema di energia dalle colonne di “Italia Oggi” giunge la conferma da parte del presidente di Finbieticola (e di Confagricoltura), Federico Vecchioni, della crescita della rete di agroenergie. Un sostegno all'aumento dell'energia ricavata  da fonti rinnovabili la dà anche il fisco che secondo quanto afferma “Affari e Finanza” del 20 settembre considera i proventi derivanti da questa attività come reddito agricolo.