I mercati internazionali del grano duro fino permangono in una condizione di prevalente staticità, con leggeri movimenti interpretabili più alla luce dei recenti eventi di politica commerciale internazionale che su un piano di gioco tra domanda e offerta. Se permangono assenti le quotazioni del prezzo Fob del Cwad di prima qualità al 13% di proteine in Saskatchewan a causa del gelo che blocca i porti canadesi nella regione dei grandi laghi, si assiste ad una crescita dei valori di 5 dollari e ad un ulteriore calo di 1 euro degli analoghi prezzi espressi dal St. Lawrence Market di Toronto per lo stesso cereale pastificabile. Negli Usa il prezzo Fob del Northern Durum resta stabile in dollari, ma perde altri 5,20 euro solo perché appesantito da una ulteriore e più consistente svalutazione della valuta Usa.
Una situazione questa cui fanno da corollario i livelli dei noli marittimi ancora bassi, ma - stando alle previsioni - in temporanea ascesa, un dollaro Usa calante su euro tornato su valori inferiori a quelli delle elezioni presidenziali Usa e il Future sul Durum a Chicago che torna a calare, se pur di poco, su base settimanale, dopo il rialzo della scorsa settimana.
Sullo sfondo se ne stanno i dazi doganali Usa sul grano canadese al 25%: prima annunciati e poi esclusi, hanno comunque provocato un'ondata di acquisti da parte dei trader Usa in vista della loro prevista entrata in vigore il 2 aprile prossimo, il che spiega il riflesso positivo sui prezzi in dollari. Mentre resta addirittura debole il mercato dei contratti in euro.
Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano nel Saskatchewan, la domanda di grano duro Usa potrebbe far crescere ulteriormente a breve i prezzi del cereale pastificabile, ma sembra che tale aspettativa potrebbe generare un'ondata di vendite in Canada, tale da vanificare in termini di incremento di prezzo l'effetto dell'accentuarsi della domanda Usa. Tutti fenomeni questi, è bene dirlo, che sono innescati dalla scarsa fiducia degli operatori nell'amministrazione Usa, che ha effettuato nel giro di pochi giorni diversi cambiamenti di fronte.
Intanto, le borse merci italiane monitorate da AgroNotizie® nell'ultima settimana sono tutte stabili, sia con riguardo per il prezzo del grano duro fino nazionale che sui valori dei frumenti esteri quotati. Mentre i prezzi all'origine rilevati da Ismea sono tutti fermi, con 13 piazze su 13 che restano sui valori della settimana precedente.
Noli ancora su, ma non per il grano
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 12 marzo 2025 - è aumentato per il quinto giorno consecutivo, salendo di 128 punti al suo livello più alto dal 26 novembre 2024 a 1.559 punti, supportato da tutti i segmenti. E rispetto al 5 marzo scorso, quando l'indice si era attestato a 1.228 punti, si registra una crescita complessiva di ben 331 punti (+26,95%).
E rispetto al 15 gennaio scorso, quando l'indice era attestato a 1.063 punti, si registra un aumento pari a 496 punti (+46,66%). Un aumento di ancor maggiore entità - pari a 593 punti - si registra anche sul valore di 966 punti espresso l'8 gennaio scorso (+61,39%), quando l'indice Baltic era calato ai minimi da fine luglio 2023. L'indice - al 12 marzo 2025 - su base annuale perde il 34,22%, mentre la settimana scorsa perdeva il 43,57%.
L'Indice Panamax, specifico per il trasporto di grano in navi da 60-70mila tonnellate, è salito ieri per la quarta sessione, aggiungendo 94 punti e pervenendo ad un massimo da due settimane di 1.158 punti. Con questo rialzo il Panamax guadagna 158 punti sulla quotazione del 5 marzo scorso (+15,8%).
Inoltre, una nota di Trading Economics diramata ieri, 12 marzo 2025, afferma: "Baltic Dry è aumentato di 562 punti o del 56,37% dall'inizio del 2025, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity". E ancora, secondo la medesima fonte, "Si prevede che Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 1.345,54 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 1.194,48 tra 12 mesi". Ovvero previsioni dello stesso segno ribassista della scorsa settimana.
Chicago, Future Durum Wheat Index -0,30%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi (ex Dwyoo) alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti l'11 marzo scorso di porta a 674,24 punti, poco più di 6,74 dollari Usa per bushel, in diminuzione di 1,97 punti rispetto al 4 marzo 2025, quando quotava 676,21 punti base, poco più di 6,76 dollari Usa per bushel (-0,30%). Il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre scorso, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha a questo punto recuperato 49,76 punti (+7,97%).
Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021- l'indice l'11 marzo porta il recupero a 66,67 punti (+10,97%).
Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre, la quotazione dell'11 marzo scorso, valorizzata al cambio di ieri, 12 marzo 2025, è pari a 227,37 euro alla tonnellata, in diminuzione di 4,68 euro alla tonnellata sulla quotazione del 4 marzo scorso valorizzata in euro al cambio del 5 marzo 2025 e pari a 232,05 euro (-2%). La diminuzione del valore in euro è solo in parte dovuta alla lieve flessione delle quotazioni in dollari Usa, ma è in buona parte spiegata dall'ulteriore svalutazione del biglietto verde contro l'eurovaluta, che vede passare il tasso di cambio tra il 5 ed il 12 marzo 2025 da 0,93 a 0,92 euro per un dollaro Usa.
Prezzi Fob in Canada calano in euro
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 5 marzo 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 325 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati sul biglietto verde e di 304 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così sul 26 febbraio scorso un aumento di 5 dollari sui contratti in moneta Usa e un calo di 1 euro su quelli in eurovaluta.
In questa ultima data si erano registrati sul 19 febbraio 2025 stabilità sui contratti legati al biglietto verde e un primo calo di 2 euro su quelli in eurovaluta. Il prezzo Fob del Cwad di prima qualità su questa piazza del 5 marzo in dollari Usa torna sullo stesso valore già raggiunto tra il 9 ed il 16 ottobre scorso.
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 5 marzo 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 100 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 5 marzo 2025 perdono 89 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 10 marzo 2025, non riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine, perché questo valore non è rilevabile per effetto della chiusura per ghiaccio dei porti nella regione dei grandi laghi canadesi. Dalla fine della stagione di spedizione per Thunder Bay, le partenze di grano duro canadese sono limitate ai terminal sul fiume San Lorenzo e a Vancouver sulla costa occidentale fino alla prossima primavera.
L'ultimo prezzo rilevato è quello del 2 dicembre 2024, quando tale valore si era portato a 449,45 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 2,30 dollari canadesi rispetto alla quotazione del 25 novembre scorso, quando invece si era verificata una flessione di 0,91 dollari sui 448,07 raggiunti il 18 novembre 2024, a seguito di una fase rialzista caratterizzata da sette settimane consecutive di aumenti a partire dal 23 settembre 2024. Pertanto, la quotazione del 2 dicembre 2024 aveva registrato un incremento di valore sulla quotazione del 23 settembre scorso, pari a 391,29 dollari canadesi, di 57,16 (+14,60%).
Prezzo Fob Usa perde 12,80 euro in un mese
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 7 marzo 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna aprile 2025 è di 323 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 31 gennaio scorso in avanti, quando si era manifestato un calo di 4 dollari sui 327 dollari Usa alla tonnellata raggiunti il 24 gennaio 2025 a seguito di un aumento di 20 dollari sulle precedenti quotazioni di 307 che si erano tenute stabili tra il 6 dicembre 2024 ed il 17 gennaio 2025.
La quotazione del 7 marzo 2025 del Northern Durum, valorizzata al cambio del 12 marzo 2025, è pari a 296,56 euro alla tonnellata, in diminuzione di 5,20 euro alla tonnellata sull'identica quotazione in dollari del 28 febbraio scorso, ma valorizzata al cambio del 5 marzo 2025. Tanto accade unicamente per la svalutazione del biglietto verde intervenuta tra il 5 ed il 12 marzo 2025, passato da 0,93 a 0,92 euro per un dollaro Usa.
Il prezzo Fob del Northern Durum, a parità di quotazioni a 323 dollari alla tonnellata, è calato dai 309,96 euro alla tonnellata del 5 febbraio ai 296,56 euro del 12 marzo 2025, perdendo 12,80 dollari alla tonnellata (-4,14%) in un mese. Tale perdita di valore è pertanto interamente imputabile alla svalutazione del dollaro Usa sui mercati valutari internazionali.
Canada, prezzo all'ingrosso in calo
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 10 marzo 2025 ha rilevato il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 339,88 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 9,19 sull'ultima rilevazione del 24 febbraio scorso, quando sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - tale valore era stato di 349,07 dollari canadesi alla tonnellata, ancora stabile sulla quotazione del 17 e del 10 febbraio scorso, quando invece si era rilevato un calo di 18,37 dollari canadesi sui 367,44 dollari registrati il 3 febbraio scorso.
Nel giro di poco più di un mese, il prezzo all'ingrosso all'esportazione ha decisamente perso terreno, calando di ben 27,56 dollari canadesi alla tonnellata tra i 367,44 dollari del 3 febbraio e i 339,88 dollari del 10 marzo 2025. In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre scorso, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato comunque fino al 10 marzo 2025 ben 45,56 dollari canadesi alla tonnellata (+15,648%).
Il 10 marzo scorso, per effetto della chiusura per ghiaccio dei porti della regione dei grandi laghi, non sono stati calcolati i corrispettivi export basis. L'ultima rilevazione dei costi di trasporto dagli elevatori canadesi ai porti dei grandi laghi risale infatti al 2 dicembre scorso, quando erano stati fissati in 118,76 dollari canadesi, in ulteriore aumento di 2,30 dollari sui 116,46 registrati il 25 novembre 2024.
Canada, prezzi all'origine in rialzo
Il 10 marzo la Commissione ha rilevato il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori in 332,54 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 4,29 dollari canadesi sui 328,25 dollari rilevati il 24 febbraio scorso, quando si era rilevato un altro rialzo di 2,94 sui 325,31 dollari del 18 febbraio 2025.
Con il valore del 10 marzo scorso, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 43,46 dollari (+15%). È da tenere presente che il 3 settembre scorso, per la prima volta dallo scorso maggio, si era interrotta la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 54,46 dollari (-14,07%).
Infine, secondo la Commissione nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 10 marzo scorso, il prezzo medio offerto dagli agricoltori per le consegne differite a maggio 2025 è pari a 332,54 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 2,70 sui 329,84 dollari canadesi alla tonnellata registrati lo scorso 24 febbraio, quando si era rilevato un altro aumento di 2,69 sui 327,15 dollari canadesi alla tonnellata del 18 febbraio 2025.
Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto 2024 all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continuava a registrare una tendenza, fino al 10 marzo 2025, di ripresa dei prezzi pari a 42,91 dollari (+14,81%).
Singolarmente si osserva che i prezzi medi spot e a consegna differita del 10 marzo 2025 convergono sullo stesso valore di 332,54 dollari canadesi alla tonnellata.
Grano duro canadese, gli Usa ne hanno fatto incetta a gennaio
Secondo il rapporto del 10 marzo 2025 della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "Le esportazioni di grano duro di gennaio 2025 dal Canada sono state elevate, pari a 692mila e 800 tonnellate: il 79% in più rispetto al volume di gennaio 2024". Sempre secondo gli analisti della Commissione "Le esportazioni di gennaio sono state consistenti per tutti i principali clienti del Canada (Algeria, Marocco, Italia, Stati Uniti), ma le esportazioni verso gli Stati Uniti sono state insolitamente elevate, pari a 149mila e 400 tonnellate; i clienti statunitensi sembrano essersi riforniti in vista delle incombenti nuove tariffe doganali".
Le esportazioni canadesi di grano duro nella trentesima settimana di campagna commerciale 2024-2025 sono state pari a "85mila e 300 tonnellate" è scritto nel rapporto, dove si sottolinea: "Circa due terzi del volume sono stati spediti da Vancouver, mentre il resto è stato spedito negli Stati Uniti. Le consegne di grano duro sono state consistenti".
Grano duro canadese esentato (per ora) dai dazi Usa
Secondo gli analisti della Commissione "Non c'è stato molto movimento nei prezzi del grano duro dopo l'implementazione delle tariffe doganali. La mancanza di movimento conferma che le offerte che abbiamo visto nelle ultime settimane avevano già incorporato la minaccia delle tariffe". La scadenza del 2 aprile si avvicina, ma, almeno per ora, il grano rientra tra i prodotti che l'amministrazione Usa ha esentato dalla tariffa doganale del 25%, mentre invece il grano per entrare in Canada è soggetto ad un dazio del 25%.
"Con la minaccia delle tariffe di nuovo sospesa (per ora) i prezzi del grano duro potrebbero avere l'opportunità di apprezzarsi. Prenderemmo in considerazione di concludere le vendite nelle prossime settimane prima che il 2 aprile si avvicini troppo" commentano gli analisti della Commissione.
Sembra di capire che almeno per questa annata commerciale i canadesi intendano vendere tutto il grano che hanno, almeno sulla carta, prima della entrata in vigore dei nuovi dazi doganali Usa (vigenti dal 2 aprile prossimo), perché evidentemente non si fidano dell'esclusione del grano dalle tariffe, pure comunicata dell'amministrazione Usa. Ma proprio questa concentrazione dell'offerta in poco tempo lascia temere che i prezzi possano non recuperare granché, nonostante l'intensa domanda Usa registrata sin qui.
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 12 marzo 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 337 euro alla tonnellata sui minimi ed a 342 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 5 febbraio scorso in avanti, quando invece si era verificato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 29 gennaio scorso. Dall'8 gennaio al 5 marzo 2025, il prezzo del cereale pastificabile sulla piazza di Foggia è cresciuto di 20 euro alla tonnellata.
Dal 18 settembre 2024, quando le quotazioni di questo cereale a Foggia stazionavano su valori di 310-315 euro, al 12 marzo 2025 si rileva un recupero complessivo delle quotazioni pari a 27 euro alla tonnellata. In pratica le quotazioni di ieri del frumento duro fino a Foggia uguagliano quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, proprio sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 13 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 12 marzo 2025 perdite per 118 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 12 marzo 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 5 febbraio in avanti, quando invece si era manifestato un aumento di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 29 gennaio scorso.
Dall'8 gennaio al 12 marzo 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Roma è aumentato così di 13 euro alla tonnellata.
Tra il 3 luglio 2024 e il 12 marzo 2025, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 2 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 293-298 euro. Mentre sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 19 euro alla tonnellata sui minimi e di 24 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 12 marzo 2025 perdite pari a 112 euro alla tonnellata sui minimi e a 117 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 11 marzo 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 4 marzo scorso, quando si era verificato un calo sulla ancor precedente seduta del 25 febbraio 2025.
Il 4 febbraio scorso si era verificato un aumento di 20 euro alla tonnellata sulla seduta del 21 gennaio scorso, incremento ora completamente vanificato dai successivi cali. Infatti le quotazioni dell'11 marzo e del 21 gennaio 2025 risultano identiche. E dal 17 dicembre 2024 all'11 marzo 2025, sulla piazza di Napoli il frumento duro fino è aumentato di 10 euro alla tonnellata. La quotazione di 350-355 euro del 25 febbraio è inferiore di 10 euro a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano pertanto prezzi uguali sia sui minimi che sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno erano proprio di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano all'11 marzo 2025 perdite pari a 115 euro sui minimi e 125 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
Alla Borsa Merci di Bari l'11 marzo 2025 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, è stato fissato a 332 euro alla tonnellata sui minimi ed a 337 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 28 gennaio 2025 in avanti, quando si era invece verificato un aumento di 6 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 21 gennaio scorso.
Il frumento duro fino sulla piazza di Bari tra il 7 gennaio e l'11 marzo 2025 ha visto un incremento di valore pari a 14 euro alla tonnellata. All'11 di marzo l'incremento complessivo delle quotazioni è di 22 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 310-315 euro, che si erano mantenuti stabili dal 30 luglio al 17 settembre 2024. Dalla seduta di esordio del 25 giugno - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - all'11 marzo 2025 sono stati invece bruciati 13 euro alla tonnellata di valore.
E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 17 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano all'11 marzo 2025 perdite pari a 113 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine l'11 marzo non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - è di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi, quando si era verificato un ulteriore drastico calo di ben 25 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 5 novembre 2024. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, l'11 marzo 2025 non è stato quotato. L'ultima quotazione è della seduta del 28 gennaio scorso, quando questo frumento è stato fissato a 328 euro alla tonnellata sui minimi e 338 euro sui massimi, in aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 21 gennaio scorso. Dal 7 al 28 gennaio 2025, il frumento duro iberico sulla piazza di Bari era aumentato di 13 euro alla tonnellata.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano l'11 marzo 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddiviso per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 333 euro alla tonnellata sui minimi e 343 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 4 febbraio scorso in avanti, quando si era verificato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 28 gennaio 2025. Dal 7 gennaio al 4 marzo 2025 le quotazioni di questo cereale hanno guadagnato 13 euro alla tonnellata, rispetto ai valori di 320-330 euro rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Ciò nonostante, i prezzi dell'11 marzo 2025 risultano in calo di 12 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano all'11 marzo 2025 perdite pari a 82 euro alla tonnellata.
- Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 345 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 4 febbraio scorso in avanti, quando si era verificato un aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 28 gennaio 2025. Dal 7 gennaio al'11 marzo 2025 le quotazioni di questo cereale hanno guadagnato 20 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi rimasti stabili dalla seduta dell'8 ottobre 2024 al 7 gennaio 2025. Ciò nonostante, i prezzi dell'11 marzo 2025 risultano in calo di 17 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite all'11 marzo 2025 pari a 85 euro alla tonnellata.
L'11 marzo scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 326 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 4 febbraio scorso in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata solo sui valori massimi della ancor precedente seduta del 28 gennaio 2025. Dal 7 gennaio scorso, questi frumenti risultano aumentati di 6 euro sui minimi e di 5 euro sui massimi.
Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 74 euro alla tonnellata sui minimi e 85 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati l'11 marzo a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 17 settembre 2024 in avanti, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 10 settembre 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 127 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Venerdì 7 marzo 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 342 euro alla tonnellata sui minimi e a 347 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 7 febbraio scorso in avanti, quando si era invece registrato un aumento di 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 31 gennaio scorso.
Dal 10 gennaio scorso, quando il frumento duro fino ad Altamura era quotato 321-326 euro alla tonnellata, si registra un incremento di valore complessivo al 7 marzo 2025 pari a 21 euro alla tonnellata. Dal 13 settembre 2024, quando il frumento duro fino quotava 315-320 euro alla tonnellata, al 7 marzo 2025 si registra un aumento complessivo di 27 euro alla tonnellata. Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 5 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 8 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 7 marzo 2025 pari a 113 euro alla tonnellata.
Il 7 marzo 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta per la diciassettesima seduta consecutiva non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta dell'11 ottobre 2024. Dal 20 settembre 2024, quando quotava 374-377 euro alla tonnellata, questo cereale aveva guadagnato complessivamente 33 euro alla tonnellata. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 6 marzo 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 325 euro alla tonnellata sui minimi e 330 sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 30 gennaio 2025 in avanti, quando invece si era verificato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla precedente quotazione del 23 gennaio 2025. Tra il 9 gennaio ed il 6 marzo il frumento duro fino sulla piazza di Bologna guadagna così 10 euro alla tonnellata.
I valori del 6 marzo 2025 risultano in calo di 10 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 6 marzo 2025 pari a 95 euro alla tonnellata.
Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 12 marzo 2025
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 3 e l'11 marzo 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 12 marzo 2025, danno 13 piazze stabili su 13 rilevate. Lo scorso 5 marzo si erano palesate 12 piazze stabili su 13 rilevate, e una in aumento. Tra l'ultima settimana e quella precedente si accentua la tendenza alla stabilità, che domina tutte le 13 piazze rilevate.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 12 marzo 2024
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 12 marzo 2025, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 314 euro alla tonnellata sui minimi e 319 euro sui massimi, stabili sulle quotazioni dal 5 febbraio 2025 in avanti, quando si era verificato un aumento di 2 euro sul 29 gennaio 2025; valori in ogni caso cresciuti di 9 euro sul 15 gennaio 2025.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 6 marzo 2025.
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