AgroNotizie® accresce la sezione approfondimenti con un nuovo appuntamento mensile, con il report Amis, l'Agricultural Market Information System, della Fao che monitora a livello mondiale i trend produttivi, prezzi e mercati delle principali commodity.
Focalizzando l'attenzione sul report di marzo 2025 recentemente pubblicato, si evince come, a livello generale, a febbraio l'outlook e le previsioni sui raccolti siano abbastanza favorevoli, anche se con alcune incertezze. La più grande è certamente la produzione di mais in Sud America dove le temperature sopra la media potrebbero portare a un aumento dello stress delle piante portando problemi al raccolto. Questo ha già fatto schizzare in alto i prezzi del mais a livello mondiale (+25% rispetto al febbraio 2024).
Stabilità per le previsioni della produzione mondiale di grano nel 2025, che ci si aspetta di 796 milioni di tonnellate, in lieve crescita dell'1% rispetto all'anno precedente. Ma andiamo a vedere nel dettaglio le principali commodity.
Frumento
Le previsioni di produzione tengono conto delle stime preliminari di superficie nel Nord e le intenzioni di piantagioni al sud. Con il report di aprile relativo a marzo avremo certamente più informazioni dettagliate sui potenziali raccolti.
Dopo i 788 milioni di tonnellate prodotti nel 2024, le prime stime di gennaio vedevano per il 2025 una produzione record di 805 milioni, ora ridotte a 796 milioni, una lieve crescita trainata in particolare dall'Unione Europea.
Negli Stati Uniti si prevede una superficie in crescita, spinta dall'aumento delle semine invernali, con rese però previste in calo. Buone performance si aspettano dal Canada (35 milioni di tonnellate), date da un'espansione delle superfici messe a grano, da migliori condizioni di umidità del suolo e da una crescita dei prezzi.
Previsto invece un calo sia in Russia (-2%) che in Ucraina, causa l'accesso ai campi e i danni alle infrastrutture.
Stabilità dal punto di vista produttivo per la Cina, che dovrebbe apportare il proprio contributo con 140 milioni di tonnellate.
Dal punto di vista dei prezzi, dopo aver raggiunto il massimo di quattro mesi causa preoccupazioni sui raccolti, ora l'indice mensile è calato del 2,4% e potrebbe raffreddarsi se si dovessero consolidare le ipotesi di una lieve crescita delle quantità.
Mais
Le previsioni dei raccolti del mais per il 2025 sono inferiori rispetto al 2024.
Attualmente in produzione vediamo il Brasile, che sta raccogliendo la semina primaverile sotto condizioni favorevoli, mentre per la coltura estiva la superficie è in aumento. Come scritto nell'incipit iniziale, in Argentina la raccolta attuale sta registrando rendimenti variabili a causa di un mix di deficit di acqua e calore eccessivo.
Rese negative anche in Sudafrica, mentre in Messico annotiamo una riduzione della superficie seminata. Tutte queste condizioni, messe a rapporto con un aumento dell'interscambio, in particolare dato dalle maggiori esportazioni del Brasile e agli acquisti accresciuti da parte di Messico, Filippine, Sudafrica e Turchia, e alla forte riduzione delle scorte, portano a una crescita dei prezzi, che solo nell'ultimo mese, da gennaio a febbraio 2025, hanno registrato un +3% e quasi un +25% rispetto al febbraio 2024.
Riso
Condizioni favorevoli per i raccolti di riso in India e Bangladesh. Aspetti positivi anche in Indonesia, dove il lungo autunno continua a sostenere le produzioni, contribuendo a creare un'area più lunga rispetto alla stagione precedente.
Buone rese anche in Vietnam e prospettive ok anche in Brasile.
Gli elevati raccolti stanno spingendo in calo le quotazioni con un -7% circa su base mensile rispetto a gennaio 2025 e addirittura un -28% rispetto al febbraio 2024.
Soia
Crescita produttiva prevista anche per la soia, che vede le proprie quotazioni annuali in calo di oltre 5% rispetto a un anno fa nonostante la stabilità nell'ultimo mese.
La produzione di soia sta andando egregiamente in Brasile, anche se sale la preoccupazione per una potenziale siccità nell'area meridionale del Paese.
L'autunno concentrato in Argentina ha migliorato le condizioni sia per le semine precoci che per le semine tardive, mentre tutto è ancora da vedere in Sudafrica dove l'incognita meteo la fa da padrone, causa siccità a gennaio. Dipenderà tutto dalle piogge di marzo.