Peggiorano le attese sugli sviluppi del settore agricolo. Lo rende noto l'Ismea che in 'Tendenze', il trimestrale di analisi e previsioni dell'Istituto, articolato nei diversi comparti dell'agroalimentare, rivede al ribasso la stima per il valore aggiunto nel 2008, a causa dell'andamento negativo previsto nella terza parte dell'anno, che capovolge la tendenza dei primi due trimestri.
Nel luglio-settembre 2008 si stima una riduzione del valore aggiunto reale dell'8% rispetto ai precedenti tre mesi e dell'1% in confronto allo stesso periodo del 2007. Il cambiamento di segno è da mettere in relazione, secondo le stime Ismea, con il forte calo che la produzione agricola totale avrebbe accusato nel terzo trimestre sul precedente (-7%). La riduzione è da attribuire principalmente all'andamento negativo delle coltivazioni industriali, della barbabietola da zucchero in particolare, e al calo della produzione di frutta e agrumi. Il decremento in generale risulta meno accentuato su base annua (-1,8%). Nel complesso, il 2008 dovrebbe chiudere, comunque, con una leggera crescita della produzione agricola totale (+0,6% rispetto al 2007), determinata da un aumento dell'1,3% delle coltivazioni agricole e da un leggero calo della produzione zootecnica (-0,5%).
Tra luglio e settembre 2008, spiega ancora l'Ismea in 'Tendenze', si è ribaltata in agricoltura anche la dinamica dei prezzi alla produzione, scesi nel periodo considerato del 7,2% rispetto ai tre mesi precedenti. I maggiori cali congiunturali hanno riguardato i cereali, la frutta, gli ortaggi e i vini. Per quanto riguarda invece l'andamento dei costi di produzione delle aziende agricole, l'Istituto calcola nella media del terzo trimestre un incremento dell'1,1%, con forti tensioni ancora sui prezzi dei concimi, che ha comportato un ulteriore peggioramento degli indici di redditività del settore. Prosegue intanto la stagnazione dei consumi alimentari delle famiglie italiane, cresciuti in termini quantitativi di appena lo 0,3% su base annua nei primi nove mesi del 2008. A fine anno Ismea prevede un più 0,2% rispetto al 2007.
E' attesa invece una crescita della spesa del 3,5%, che sconta i forti aumenti dei prezzi registrati nella prima metà del 2008. La bilancia commerciale agroalimentare, infine, secondo le stime dell'Ismea, avrebbe chiuso i primi nove mesi di quest'anno con un aumento del disavanzo monetario dell'1,8% rispetto allo stesso periodo del 2007. In valore le esportazioni avrebbero fatto segnare un incremento del 13%, non riuscendo però a compensare totalmente, in termini assoluti, il maggiore esborso registrato sul versante delle importazioni (+10,7%).