Le Facoltà di Agraria, rispetto alle attuali esigenze di informazione che il consumatore sente in modo sempre più pressante, sono in grado di dare risposte valide sia attraverso la loro quotidiana azione di formazione degli studenti, sia per mezzo delle loro ricerche, condotte secondo canoni di correttezza e imparzialità.
“Anche il ruolo della aziende – sostiene Renzo Angelini, direttore marketing di Bayer CropScience - è determinante nel comunicare le ragioni dell’innovazione in campo agricolo". E proprio in linea con questi principi, Bayer CropScience ha promosso la realizzazione della collana “Coltura & Cultura”, che ha come primo scopo quello di far conoscere i valori della produzione agroalimentare italiana, della sua storia e degli stretti legami con il territorio. La collana prevede la realizzazione di 12 volumi il primo dei quali è stato presentato in occasione dell’odierna giornata di studi.
L’incontro è stato una risposta concreta da parte dei responsabili della scienza, dell’innovazione in agricoltura per promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei prodotti agricoli italiani. Una giornata importante per confrontarsi e sviluppare nuove strategie per far conoscere pregi e virtù della produzione agricola nazionale e comunicarli in modo semplice e comprensibile al consumatore.
“Coltura & Cultura” - L’impegno di Bayer CropScience
Renzo Angelini, direttore marketing di Bayer CropScience
Il gruppo Bayer ha orientato il proprio impegno verso la ricerca di un preciso e chiaro obiettivo: lavorare per creare, attraverso l’innovazione e lo sviluppo, una condizione ottimale per una vita sociale migliore. Con il sostegno a importanti iniziative in ambito culturale, sportivo e sociale, Bayer in Italia ha saputo modellare, inoltre, i propri obiettivi di crescita sempre con il consenso delle comunità in cui si trova ad operare. Impiegare le proprie risorse nella creazione di un equilibrio stabile nel tempo tra uomo e ambiente significa considerare “il rispetto” e la coerenza come massime espressioni dell’agire umano.
In linea con questi principi, Bayer CropScience ha reso possibile la realizzazione della collana “Coltura & Cultura”, che ha come primo scopo quello di far conoscere i valori della produzione agroalimentare italiana, della sua storia e degli stretti legami con il territorio. La collana prevede la realizzazione di 12 volumi tra i quali: grano, mais, riso, pomodoro, vite, pero, melo, pesco, olivo, ecc. Ciò che rende unica la collana nel panorama editoriale di settore è la visione caleidoscopica delle diverse colture: per ciascuna sono infatti trattati i diversi aspetti, dalla botanica al paesaggio e alle varie forme di utilizzazione artigianale e industriale, fino al mercato nazionale e mondiale. E ancora ampio spazio alla storia e a tutte le forme di espressione artistica e culturale, senza dimenticare la parte riservata all’alimentazione, che sottolinea l’importanza di ciascun prodotto nella dieta e i suoi valori nutrizionali e salutistici, con una selezione di ricette della migliore tradizione culinaria italiana. “Coltura & Cultura” rappresenta un’opera di enorme prestigio per l’alto profilo scientifico degli autori che vi hanno collaborato, uno strumento utile non solo agli specialisti, ma a tutti noi in quanto consumatori.
L’auspicio di Bayer CropScience è che questa opera possa contribuire a far conoscere i valori di qualità e sicurezza quali elementi distintivi e caratterizzanti la produzione agroalimentare italiana.
"L’impegno della Facoltà di Agraria dell’ Università degli Studi"
Giorgio Castelli – Università degli Studi di Milano Facoltà di Agraria
La Facoltà di Agraria della Università degli Studi di Milano ha voluto organizzare questo convegno, convinta della opportunità di un sempre più stretto rapporto tra il mondo universitario, il mondo produttivo e l’utente finale, ovvero il consumatore. Caratterizzate da un ampio spettro di competenze, le Facoltà di Agraria si collocano, infatti, in una posizione di rilievo rispetto alle attuali esigenze di informazione che il consumatore sente in modo sempre più pressante. Se da un lato, infatti, queste esigenze inducono il consumatore a cercare risposte serie e concrete ai suoi quesiti, dall’altro esso viene spesso frastornato da una serie di informazioni, a volte tra loro contrastanti. Le Facoltà di Agraria si possono, quindi, collocare come elemento di raccordo, in grado di dare risposte valide sia attraverso la loro quotidiana azione di formazione degli studenti, sia per mezzo delle loro ricerche, condotte secondo canoni di correttezza e imparzialità. Oggi, il binomio cultura – intesa nel senso di una tradizione consapevole – e scienza può, anzi deve, andare nella direzione delle esigenze del consumatore, il quale chiede alimenti sani e sicuri, nel quadro di una alimentazione che tenga conto delle attuali preferenze verso i prodotti italiani e dei nuovi canoni di una nutrizione dieteticamente equilibrata. Questo aspetto non va sottovalutato, anzi, stante la globalizzazione dei mercati, la tipicità dei prodotti italiani deve essere difesa e – come da qualche tempo si sta cercando di fare – esportata in altre parti del mondo. Di pari importanza, poi, si colloca una efficace azione conoscitiva verso il consumatore, il quale poco sa delle attuali tecniche innovative introdotte a vario livello nel settore agricolo e alimentare o – peggio – ne ha una informazione errata o fuorviante. In termini generali, il consumatore percepisce solo confusamente che quanto trova sulla sua tavola è il risultato di una “attività agricola”, mentre la centralità della agricoltura – vista nei suoi aspetti più moderni e variegati – deve essere rilanciata secondo un’ottica di “sistema”. Un ulteriore aspetto spesso sottovalutato è l’importanza che assume l’agricoltura nella creazione e nella conservazione del paesaggio. In questo senso, presso molte Facoltà di Agraria sono stati attivati corsi con questa precisa finalità, con risultati molto incoraggianti. Anche l’ambiente - inteso come elemento di cui l’uomo deve essere sia il fruitore che il difensore – ha un indissolubile legame con l’agricoltura, visto che in un ambiente degradato e inquinato non si può manifestare nessuna attività agricola.
Bayer CropScience, una consociata di Bayer AG, è una delle società leader per volume d’affari e per innovazione nelle tecnologie applicate all’agricoltura. Bayer CropScience nel nostro Paese include le aree protezione delle colture (Crop Protection) e scienze ambientali (Environmental Science). Il Gruppo Bayer ha improntato tutto il proprio impegno verso la ricerca di un preciso e chiaro obiettivo: lavorare per creare, attraverso l’innovazione e lo sviluppo; condizione ottimale per una vita sociale migliore.
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Fonte: Bayer CropScience